Fine estate 1966
La voglia di suonare
e di formare un buon gruppo musicale continuava ad assillarmi e sentivo che
sarebbe stato difficile non cadere in tentazione. Succede nella vita che un
avvenimento accada inaspettato e non voluto, e che poi sia proprio quell’avvenimento
a segnare il nostro futuro. Così fu anche per l’incontro dei primi fondatori di
quel complesso che in seguito prenderà il nome di The
Milords.
Un pomeriggio, uno
dei tanti trascorsi nel cortile dei Fratelli Cristiani giocando a calcio-balilla
nella stanza dell’Azione Cattolica, quella vicino all’ingresso delle aule dove
stazionava sempre il nostro
Fratel Amedeo,
incontro
Antonio Morreale.
Parliamo a lungo di
musica e di complessi, la nostra comune passione, e Antonio mi confida di aver
sentito parlare dei miei trascorsi da chitarrista. Da qualche tempo lui stesso
aveva deciso di dedicarsi allo studio della batteria… Che fosse finalmente
arrivata l’occasione che stavo aspettando? Quasi all’unisono ci chiediamo:
- Perché non proviamo
a formare un complesso musicale?…
- Perché no!
- Conosco un buon
cantante - mi dice - il fratello di
Sergio Mormile,
Maurizio,
canta nel coro, qui dai Fratelli, e so anche di un ragazzo, un certo
Uccio Ventura,
che dice di essere un bassista, ma non l’ho mai sentito suonare…
…
Inizia una nuova
avventura
Maurizio
(Maurizio Mormile) |
VOCE |
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Raffa
(Raffaele Brignone) |
CHITARRA
RITMICA |
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Uccio (Uccio
Ventura) |
CHITARRA
BASSO |
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Tony
(Antonio Morreale) |
BATTERIA |
Alla nostra
formazione mancava solo uno strumento solista, un’altra chitarra o un organo.
Maurizio propone “C’è
Roberto Mione,
un ragazzo in gamba, che ha studiato musica con il Maestro
Deodati…E’
un chitarrista mancino molto bravo!”
Non conoscevo questo
Roberto, né avevo mai sentito parlare di lui, quindi decidemmo di invitarlo alle
prove per sentire quello che sapeva fare. Un pomeriggio a casa di Antonio (dove
si provava) arrivò Roberto, capelli lunghi ma non troppo, perché a Tripoli in
quel periodo i capelloni rischiavano di essere portati in caserma per ricevere
un super taglio gratis dalla polizia! Roberto, viso scavato, aria da sognatore,
un incrocio tra il beat e l’intellettuale, sfodera la sua chitarra con tutte le
corde montate al contrario per adeguarla alla sua mano mancina e prova qualche
pezzo che anche noi conosciamo. Lo seguiamo facilmente e dopo aver suonato
alcune canzonette ci guardiamo con un cenno di assenso e gli chiediamo di far
parte del gruppo. Avevamo trovato il nostro solista… Dopo qualche prova, chiamo
in disparte Uccio, il bassista, e gli chiedo :
- Da quanto tempo
suoni il basso?
- A dire il vero non
da molto. Prima suonavo la chitarra ma è uno strumento poco richiesto nei gruppi
perché la suonano già in tanti…di bassisti invece c’è gran bisogno visto che
sono in pochi a dedicarsi a questo strumento. E’ per questo che ho cominciato a
suonare il basso, ma è da poco che ci provo…così, a orecchio, come per la
chitarra...
- Infatti vedo che ti
muovi sempre con un leggero ritardo rispetto agli altri, aspetti sempre di
vedere l’impostazione del chitarrista per sapere in quale accordo suonare…
- Raffaele, sei
l’unico che se ne sia accorto ma è proprio così…
Riuniti gli altri
componenti del complesso e messi anche loro al corrente della situazione, dopo
una breve discussione, decidiamo di esprimere a Uccio il nostro parere: avevamo
bisogno di qualcuno più esperto per non rallentare le prove e la realizzazione
dei pezzi; di qualcuno in grado di dare alle canzoni del nostro repertorio un
suo apporto originale.
- Vedi Uccio, noi
vorremo costruire un complesso serio e musicalmente preparato, non una cosa
fatta solo per stare insieme e fare musica...e bisogna ammettere che la tua
attuale conoscenza dello strumento non è ancora soddisfacente… Uccio riconobbe
le sue carenze musicali e senza obiettare lasciò il gruppo, mantenendo con tutti
un rapporto di sincera e leale amicizia. Uccio Ventura in seguito, entrerà a far
parte dei Gemini
5 e lo
ritroveremo, come bassista ormai esperto, al fianco di Claudio Ali durante il
Festival dei
complessi.
Con Uccio Ventura avevamo un bassista con qualche pecca, ora però, ci
ritrovavamo senza nemmeno quello: avevamo bisogno di un nuovo elemento. Antonio
propose per un provino
Ugo Balistreri,
il quale,
essendosi
dimostrato un valido musicista, entrò a far parte del gruppo.
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The Milords, la formazione
definitiva |
Dopo una
lunga attesa e quasi per caso, quel
pomeriggio di fine anno, nasceva il
complesso che per trentotto anni avrei
portato con me, nel ricordo nostalgico
ed entusiasmante di un periodo magico,
durante il quale sembrava che tutto
fosse possibile.