Urbino, fine aprile 2006
Roberto Mione continua la
sua preziosa opera di
raccordo tra i vari
componenti del gruppo. Per
sei mesi via internet e per
posta viaggiano gli
spartiti, i titoli delle
canzoni da preparare e
finalmente nell’Aprile del
2006 si decide di provare il
repertorio. Ora, devo
mantenere la promessa, fatta
nel maggio del 2005:
portare il gruppo ad
Urbino, prenotare la sala
prove e l’albergo per gli
amici che arriveranno. Tutto
è pronto. L’albergo
prenotato, la sala prove
prenotata, un poster
dell’avvenimento nel
music-pub di Urbino. Bruno
Isidoro, arriva in aereo
all’aeroporto di Ancona.
Mi reco in Ancona in
automobile per portarlo in
Urbino. Prima di arrivare in
Urbino, altra tappa alla
stazione di Pesaro,
dove arrivano Antonio
Morreale e Pino Calvo.
Maurizio Mormile ed Enzo
Trapani arriveranno
direttamente ad Urbino da
Roma con un autobus di
linea, che effettua il
servizio giornaliero
Roma-Urbino. Roberto
Mione ed Ugo
Balistreri giungeranno in
automobile. Uccio
Genovese arriverà nel tardo
pomeriggio con la moglie.
Punto di ritrovo il music
–pub "La Stazione".
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1968 - Uccio
Genovese |
2006 - Uccio
Genovese |
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? |
1968 - Marisa Milani |
Non ci è pervenuta
nessuna foto |
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Raffaele Brignone
e la figlia
Raffaela
fanno gli onori di
casa |
L'incontro ad
Urbino, tra i primi
arrivati |
Si pranza nel music pub,
spaghetti allo scoglio per
tutti, e si trascorre parte del
pomeriggio, chiacchierando e
discutendo i brani da provare il
giorno dopo. Nel tardo
pomeriggio accompagno gli amici
in albergo, per sistemare i
bagagli nelle stanze prenotate,
e poco dopo telefona Uccio, il
quale ci annuncia che si trova
al casello dell’autostrada di
Pesaro in compagnia della sua
signora. Decido di andare verso
Pesaro, ritrovare Uccio e fargli
da battistrada nel tratto Pesaro
Urbino. Trovato Uccio, gli
dico di seguirmi con il suo
fuoristrada, percorriamo la
strada avvolti da una leggera
nebbia, giunti in Urbino e scesi
dalle automobili, entriamo in
albergo, nella hall gli amici
che attendono l’arrivo di Uccio.
Bruno Isidoro lo vedo dietro al
banco della reception che al
telefono finge di rispondere ad
una prenotazione parlando in
inglese. Gli amici hanno
preparato uno scherzo al nuovo
arrivato.
L’ignaro Uccio, non riconoscendo
Bruno, si avvicina alla
reception dicendo: - Sono
Genovese Stellario, ho una
camera matrimoniale prenotata-.
Il falso portiere, Bruno, finge
di controllare nel computer le
prenotazioni, quindi si rivolge
a Stellario dicendo: - Mi
dispiace signore, ma non trovo
nessuna prenotazione a suo nome,
quando ha prenotato la camera -?
Uccio un po’ in difficoltà e a
disagio risponde: - non ho
prenotato io la camera ma
Brignone, che ha prenotato per
me e per questi signori,… sa,
siamo amici, e facevamo parte di
un gruppo musicale. Per molto
tempo non ci siamo visti, ora
siamo qui in Urbino per provare
a suonare ancora insieme -.
- Controlli meglio, la mia
prenotazione è stata fatta
sicuramente! – dice guardandomi
con aria interrogativa.
Bruno continua a fingere di
controllare nel computer, ed
esclama.
- Quindi Lei conosce Brignone, e
dice di aver suonato con lui.
Qui leggo che non è vero, Lei ha
preso il suo posto nel complesso
dopo la sua partenza per il
servizio militare, quindi non
può aver suonato con lui, Lei è
un bugiardo ed ha poca memoria
-.
Il povero Uccio diviene di tutti
i colori e non riesce a capire
come il portiere dell’albergo
possa conoscere la nostra
storia, né come queste
informazioni potessero risultare
dal computer dell’albergo. Bruno
ricarica la dose. Lei, Signor
Genovese, non ha mai suonato con
Brignone, che dice di conoscere,
ma con me Bruno Isidoro e non mi
ha riconosciuto! Tutti scoppiamo
in una grande risata, Bruno ed
Uccio si abbracciano dandosi
grandi pacche sulle spalle,
lacrime di commozione e di
felicità inondano gli occhi di
entrambi.
Ceniamo nell’albergo che ospita
gli amici Milords, e dopo cena
tutti al pub, dove per
l’occasione si esibisce un
gruppo rock di giovanissimi.
|
|
"...Na
tazzulella 'e cafè"
dopo cena |
Gruppo rock di
giovanissimi al Pub |
Il pub è frequentato da molti
giovani, tra cui diversi
musicisti, e la notizia che un
gruppo musicale degli anni '60
arriverà in Urbino per provare
un’esibizione dopo 36 anni di
assenza dai palcoscenici, gira
per il paese. Paese
piccolo, la gente mormora.
Urbino, le prove, l’ignoranza
dei giornalisti.
|
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Il gruppo
Milord sulle
pagine locali de
"Il Resto del
Carlino" |
L’avvenimento viene
ripreso dalla stampa locale di
Urbino , dopo aver rilasciato
un'intervista alla giornalista
Solidea Vitali Rosati del Resto
del Carlino. Mi rincresce
ammettere che, qui in Italia,
la storia di noi italiani
nati e cresciuti in Libia fino
al colpo di stato del 1969
e poi espulsi senza
misericordia nel 1970, è
conosciuta da pochi. A riprova
di ciò possa raccontare un
episodio
che mi è successo personalmente
non molto tempo fa. Durante un
normale controllo venni
fermato , al volante della mia
macchina, da una pattuglia
dei carabinieri. Il carabiniere,
gentilissimo, dopo aver
controllato la mia patente,
mi chiese anche il
permesso di soggiorno. Gli
spiegai con calma, che pur
essendo nato all'estero ero
italiano a tutti gli effetti.
Quella richiesta , pur
consapevole della perfetta buona
fede del carabiniere, mi
lasciò colmo di amarezza.
Ma torniamo all'articolo scritto
sulla stampa locale di
Urbino.
La prima incongruenza sta in una
delle parole del
titolo, "ESILIATI".
Secondo me la giornalista non ha
compreso, che pur essendo nati
in Libia, noi siamo "italiani
veri"; lo eravamo
e lo siamo sempre stati!
La stessa giornalista riporta
nell'articolo, in modo
erroneo, una mia
dichiarazione. Durante
l'intervista avevo detto che
all'età di 10 anni, quando per la
prima volta venni in Italia con
i miei genitori come turista,
avevo avuto l'impressione di
trovare l'Italia un passo
indietro rispetto alla Libia, da
un punto di vista tecnologico,
per la carenza di
elettrodomestici, frigoriferi,
lavatrici ecc. Purtroppo
devo ammettere che la
giornalista o mi ha frainteso
oppure ha fatto un pò di
confusione nella stesura del suo
articolo. Quanto alla
parte finale dell’articolo
posso dire che è pura fantasia
giornalistica.
I
Milords
nella sala prove
del comune di
Urbino, posano
con la
giornalista, Solidea
Vitali Rosati,
del
Resto del
Carlino. |
|
M. Mormile, B.
Isidoro, R.
Brignone, P.
Calvo, S.
Genovese,
Solidea Vitali
Rosati
(giornalista),
U. Balistreri,
A. Morreale e R.
Mione.
Ma…Enzo Trapani,
dov’è ?... sta
fotografando! |
Le prove
|
|
Lucio, il
figlio di Raffaele
Brignone, mette a
punto
l'amplificazione |
Ugo Balistreri
e Roberto Mione
accordano gli
strumenti |
|
Il direttore
batterista
Tony
Morreale |
|
Non si è
più
adolescenti,
a
qualcuno
servono
gli
occhiali
per
seguire
lo
spartito
! |
Urbino, sala prove, 29
aprile 2006
Il mattino del 29
aprile, parto da Pesaro
e mi reco in Urbino per
prelevare gli amici in
albergo e portarli alla
sala prove. La moglie di
Roberto con un’amica e
la moglie di Uccio, si
dirigono al centro di
Urbino per visitare la
città ducale. Alle 9.27
del 29 aprile 2006 i
Milords
tornano a suonare
insieme, l’ultima loro
esibizione, come
descritto da Maurizio
nel suo diario, fu il 14
febbraio 1970. Enzo
prova un brano di
Peppino di Capri, ”Piano
piano, dolce dolce”,
Maurizio ed io lo
seguiamo nel coro. Alla
fine del brano,
applaudiamo alla nostra
performance, Maurizio mi
sussurra, - ho la pelle
d’oca- io, con un groppo
nella voce rispondo- se,
durava ancora un po’ mi
sarei messo a piangere
-.
Il momento è veramente
magico, in un attimo 36
anni di pausa forzata
sono stati spazzati via,
anche gli anni che hanno
inesorabilmente cambiato
il nostro aspetto fisico
sembrano volatilizzati.
Io affronto quel momento
anche con una grande
sofferenza psicologica,
non ho la mia chitarra,
Maria Elena, e
sono impossibilitato,
per i miei guai fisici,
a seguire nei brani i
miei amici
Milords
, con la mia chitarra.
Ho superato altri
momenti difficili e sono
sicuro che con l’aiuto
dei
Milords
supererò anche questo.
Tutti noi, nessuno
escluso è emozionato, ed
abbiamo tutti gli occhi
lucidi, pervasi da un
misto di felicità e
commozione con la
convinzione che i
Milords
torneranno a suonare
ancora insieme alla
presenza del loro
pubblico. Si continua
provando altri brani,
Ugo e Bruno si alternano
alla chitarra basso,
Enzo e Maurizio nel
canto solista, Roberto
ed io nei cori.
I brani che provati due o tre volte non
riescono bene sono
scartati o rimandati ad
altre prove. Oltre alla
mattina avremo a
disposizione il
pomeriggio ed il giorno
successivo.
Il viaggio è stato lungo
e faticoso, la notte
breve, qualcuno si e
lascia vincere dal
sonno, dalla stanchezza
nonostante la musica
sprigionata dagli
amplificatori degli
strumenti all’interno
della sala.
|
Ugo,
leggermente
assopito |
Si prova anche il giorno
30, con una breve pausa
per un frugale pranzo a
base di pizza e coca
cola. Ci rendiamo conto
che tornare a suonare
dopo una così lunga
pausa non è facile, e
nonostante l’impegno
profuso e la carica
d’entusiasmo, le
difficoltà sono molte,
alcune nostre
aspettative sono deluse.
Il progetto di inserire
alcuni arrangiamenti
all’interno dei brani
non è portato a termine
per mancanza di tempo.
|
|
|
|
Maurizio
Mormile |
Raffaele
Brignone
|
Uccio
Genovese |
Bruno
Isidoro |
Tutti
concentrati
a
provare |
Alla ricerca del perduto
affiatamento. Non essere
giovani, con il peso
degli anni in corpo è
tutto molto più
difficile, ma il sogno
resta più vivo che mai.
Enzo Trapani , ideatore
del suo sogno nel
cassetto, non si perde
d’animo ed incoraggia i
più pessimisti dicendo -
alla vigilia del 28
maggio troverò il modo
di fare ancora qualche
prova, conosco una sala
prove ad Ostia lì
potremmo rifinire alcune
cose.
|
Enzo
Trapani,
cantante |
Roberto, il mancino
silente, ma musicista
preparato, nota che in
molti brani si sente la
mancanza della mia
chitarra ritmica e
propone l’intervento del
cugino Sergio Battaglia
quale chitarrista, che
prenderà il mio posto
forzatamente vacante.
|
In
primo piano
Sergio
Battaglia,
sostituto di
Raffaele
Brignone al
Palacavicchi |
Con queste ultime due
proposte, ci sentiamo
più rincuorati ed
ottimisti, e decidiamo
di festeggiare con una
cena a base di pesce in
un ristorante vicino al
mare a Pesaro.
L’interno della sala
dove ceniamo è la
riproduzione del ponte
di un veliero, e noi
novelli corsari, pronti
a salpare per la nuova
avventura:
Il
ritorno dei Milords
|
The
Milords
2006
con
l’accompagnatore
Pino
Calvo |
Arrivederci a
Ciampino,
discoteca
Palacavicchi, il
28 maggio.
E’ trascorso un
anno e siamo ad
un passo dal
sogno.
Dal giorno 26
siamo tutti a
Roma, il 27 ci
spostiamo ad
Ostia per
provare ancora
una volta i
brani che
abbiamo
preparato. Nel
pomeriggio ci
raggiungono
anche altri
amici , che
parteciperanno
all’esibizione,
per provare
anche loro i
brani da
proporre al
Palacavicchi.
Cason ci informa
che la sala
prenotata non
mette a
disposizione
l’amplificazione
per voci e
strumenti. Noi,
dovendo
noleggiare la
batteria per
Antonio,
decidiamo di
farci carico
anche
dell’amplificazione
(ottocento
euro).
Amplificazione e
batteria che
servirà anche
agli amici
musicisti che
hanno aderito
all’esibizione.
A loro quale
ringraziamento
per la loro
disponibilità
non sarà chiesto
di partecipare
alle spese
sostenute. Nei
giorni
precedenti Enzo
Trapani con
Gianni Chiara
ed i fratelli
Cason, hanno
preparato alcune
scenografie da
inserire nel
palco del
Palacavicchi.
I lavori della
preparazione
delle
scenografie.
Enzo
Trapani,
Gianni
Chiara
e
Paolo
Cason
preparano
le
scenografie
per
l'evento |
E, finalmente, il grande giorno, il 28 maggio 2006, segnerà
il ritorno
dei Milords
sul
palcoscenico
davanti ai
loro amici
tripolini.
Domenica 28 maggio 2006, mattina ore 6.00.
Alcuni
elementi dei
Milords, e
lo stesso
Paolo,
giungono al
Palacavicchi
per montare
la
scenografia
preparata
dall’amico
Gianni
Chiara,
giunto da
Montefiascone
ed Enzo
Trapani dei
Milords, Ugo
ed io,
collaboriamo.
|
L’immenso salone del Palacavicchi |
Ore 10.30, arriva l’amplificazione |
|
Arriva anche
Giacinto, in
arte Mimmo,
con le sue
tastiere.
Mimmo,
sempre
presente con
la musica
anni ’60 ai
raduni di
Paolo Cason.
Nel
settembre
2007 è stato
anche a
Paderno, al
raduno
ex-allievi
de La Salle.
|
Mimmo Giacinto sul palco del Palacavicchi |
Gli ospiti del raduno occupano la sala del Palacavicchi |
All’esterno
della sala
gli amici
continuano a
salutarsi,
cercarsi,
emozioni
oltre ogni
limite. Sono
presenti
amici
provenienti
da diverse
parti del
mondo, Stati
Uniti,
Inghilterra,
Svezia,
Malta,
Svizzera,
Grecia,
Francia,
Israele, e
qualche
amico libico
da Tripoli.
|
|
Di spalle Sergio Disco, Luciano Frugoni e Domenico Ernandes |
Nini Occhipinti, Domenico Ernandes, Felice Fortuna e Luciano Frugoni |
Ore 12.15,
inizia il
pranzo
Durante il pranzo, alcuni dei numerosi ex-allievi de La Salle di Tripoli presenti all'incontro |
Una
curiosità:
del
gruppo
dei
MILORDS,
io sono
un ex
lasalliano,
come
pure
lo sono
Ugo
Balistreri,
Maurizio
Mormile,
Antonio
Morreale
, Bruno
Isidoro
e
Roberto
Mione.
Cronaca
: Paolo
Cason,
nella
sua
immensa
generosità,
non
riesce a
dire di
no agli
ultimi
arrivati
senza
prenotazione.
Continua
ad
accogliere
gli
amici
anche
domenica
mattina.
In
questi
casi il
cuore e
la
generosità
non
andrebbero
ascoltati
per non
compromettere
l’organizzazione.
I cuochi
in
cucina
non
riescono
più a
coordinare
le
porzioni;
nasce
qualche
contestazione
poichè
qualcuno
rimane
purtroppo senza
pranzo.
Paolo
Cason si
scusa
per il
disguido
e a
quelli
rimasti
senza
pranzo
restituisce
i soldi
pagati.
Ore
15.00
I
MILORDS
dopo
quaranta
anni
tornano
sul
palcoscenico
davanti
al loro
pubblico.
Il loro
sogno è
finalmente
diventato
realtà.
I molto
emozionato
provo a
presentare
la
serata.
|
Raffaele Brignone , emozionato, prova a presentare la serata |
Dopo una
breve ed
applaudita
esibizione
dei
MILORDS,
sul
palcoscenico
si
alternano
altri
musicisti
e
cantanti
tripolini,
primi
fra
questi i
gemelli
Bordone,
Carlo ed
Andrea.I
gemelli
Bordone,
cantano
con una
base
musicale.
Molto
apprezzato
il loro
intervento.
I fratelli Carlo ed Andrea Bordon |
Nella
presentazione
della
serata,
ricordo
i
maestri
di
musica
tripolini,
Walter
Deodati,
il
compianto
Villari
ed il
maestro
Siro
Perissinotto,
che è
stato il
mio
maestro.
Sono
presenti
due
figli
del mio
maestro,Luciano
e
Natalino;
quest’ultimo
rinuncia
alla sua
esibizione.
Luciano
Perissinotto,
molto
emozionato
dal
ricordo
di suo
padre,
con la
sua
chitarra
a dodici
corde
ricorda
Tripoli
parafrasando
“Paese
mio che
stai
sulla
collina
(Che
sarà)”
“Torno
a casa”
e ”C’era
un
ragazzo
che come
me amava
i
Beatles
ed i
Rolling
Stones”.
|
Luciano Perisinotto |
Gli
ospiti
sembrano
divertirsi.
I
coniugi
Boschiero,
insieme
da circa
quaranta
anni. Si
conobbero
a
Tripoli,
allo
Shooting
Club,
durante
un
pomeriggio
danzante,
dove
suonavano
i
Milords.
Da
allora,
forse
grazie
anche
alle
nostre
melodie,
sono
sempre
stati
insieme.
Ai
coniugi
Boschiero
dedichiamoil
nostro
brano
d'apertura,
"
Estate
senza te".
|
I coniugi Boschiero |
Poi si
susseguono
Franco Macauda
col suo
repertorio
musicale
e
Silvana
Trovato
nella
sua
splendida
interpretazione
di "New
York,
New York".
entrambi
cantano
con una
base
musicale.
Calorosi
e
prolungati
sono gli
appalusi
al
termine
della
loro
esibizione.
Dopo la
Trovato
mentre
il
pubblico
continua
ad
applaudire
entusuasta,
sale
sul
palco Antonio
Isidoro,
fratello
di
Bruno,
un
tenore
con
molto
talento.
Si
esibisce
con "Mattino"
di Al
Bano, e
"
Tu che
mi hai
preso il
cuor"
di
Gianni
Morandi.
|
|
Silvana Trovato |
Franco Macauda |
Si
continua
a
suonare
e a
ballare.
Io, con
la mia
mano
sinistra
infortunata,
non
potendo
esibirmi
con la
chitarra,
mi
accontento
di
seguire
il ritmo
con
un
tamburello
con
sonagli.
Dopo
l’esibizione
dei
gemelli
Bordone,
salgono
sul
palco i
fratelli
Biomonte,
accompagnati
dalla
figlia
di uno
di loro,
una
ragazzina,
dalla
voce
straordinaria.
Il
nostro
complesso
si
alterna
con due
o tre
brani,
tra le
varie
esibizioni.
Carlo
Cappa,
con la
sua band
di
giovanissimi.
Alcuni
componenti
dei
Wormy
Circumstance
erano
presenti:
Mike
Tussis
chitarra,
Franco
Storaci
chitarra,
Aref
Ismet
batteria,
e, non
avendo
chi
suonasse
la
chitarra
basso,
ci
chiedono
la
collaborazione
del
nostro
Bruno
Isidoro.
Tra
balli ed
esibizioni,
il tempo
corre in
fretta,
alcuni
amici
che
volevo
esibirsi,
non
trovano
lo
spazio
per la
loro
performance,
e questo
contrattempo
crea
diversi
malumori.
E’ stato
comunque
un bel
pomeriggio
musicale,
siamo
tornati
sul
palcoscenico,
con
qualche
incertezza
e
qualche
stecca,
ma siamo
stati
perdonati
dagli
amici
presenti
che
hanno
molto
gradito
il
nostro
ritorno
ed il
ritorno
di molti
altri
cantanti
e
complessi
della
nostra
gioventù.
Il 28
maggio
2006, ha
segnato
il
ritorno
dei
Milords
sul
palcoscenico,
ma
forse,
l’avventura
non è
ancora
finita,
anche se
i
ragazzi
del
gruppo
hanno i
capelli
bianchi
e non
sono più
ragazzi.
Il
gruppo
Milords
oggi
|
Antonio Morreale, batterista, in pensione dall’ottobre/2007. Continua a suonare per diletto con l’amico Pino Calvo a Siracusa.
Il mago delle bacchette. |
Roberto Mione, chitarra solista, in pensione dal gennaio/2008. Continua a studiare musica.Suona anche le tastiere e l'armonica a bocca.
Il musicista |
|
|
Ugo Balistreri, chitarra basso, in pensione dal giugno/2005. Continua a studiare musica ed il suo strumento. Si vede con Roberto ed Enzo.
L'infaticabile |
Enzo Trapani, cantante, in pensione dal gennaio/2004. Continua a cantare e a sognare un altro ritorno dei Milords sul palcoscenico.
Il sognatore |
|
|
Stellario Genovese detto Uccio , tastiere, in pensione dal marzo/2005. Continua a suonare. Organizza spettacoli nella sua parrocchia e produce anche filmati.
Il regista |
Maurizio Mormile , cantante, ancora in età lavorativa. E' sempre pronto ad un eventuale futuro ritorno dei Milords.
Il giovane |
|
|
Bruno Isidoro, chitarra basso, tornato a Londra, non l'abbiamo più rivisto. Ricercato dagli altri componenti del gruppo, pare sia troppo preso dai suoi impegni di lavoro
Il ricercato. Wanted. |
Raffaele Brignone, chitarra ritmica, in pensione dal gennaio/2004. Infortunatosi al braccio sinistro, spera di riprendere a suonare presto la sua chitarra Maria Elena.
Mai dire mai |
|
|
Marisa Milani, cantante, il gruppo non ha più avuto l'occasione per poterla incontrare
La grande assente |
Il
gruppo
pop the
Milords,
dopo
quasi
quaranta
anni
hanno
realizzato
il sogno
di
tornare
ancora
una
volta
sul
palcoscenico.
Da
notizie
in mio
possesso
sembra
essere
l’unico
gruppo
musicale
tripolino
che sia
riuscito
in
questa
impresa.
Altri
come
solisti,
hanno
continuato
a
cantare
e a
suonare
:
Claudio
Ali,
piano
bar;
Sergio
Disco
in
diverse
orchestre,
anche
alla
Rai;
Carlo
Bordone,
piano
bar;
Roberto
Haliffi,
batterista
(vedi
primo
diario
The
Milords)
suona in
gruppo
jazz ad
Amsterdam.
Ma, i
Milords,,
hanno
esaurito
la loro
voglia
di
palcoscenico?
Forse
ancora
no,
forse ci
sarà
ancora
un
ritorno
dei
Milords,
e
qualche
altra
pagina
di
diario
da
pubblicare.
A
rivedervi
tutti
nel
prossimo,
probabile
incontro.
Grazie
per aver
letto,
grazie a
Domenico
Ernandes
per
averci
ospitato
nel suo
sito.
The
End…….forse
|