Le prove
|
|
Lucio, il
figlio di Raffaele
Brignone, mette a
punto
l'amplificazione |
Ugo Balistreri
e Roberto Mione
accordano gli
strumenti |
|
Il direttore
batterista
Tony
Morreale |
|
Non si è
più
adolescenti,
a
qualcuno
servono
gli
occhiali
per
seguire
lo
spartito
! |
Urbino, sala prove, 29
aprile 2006
Il mattino del 29
aprile, parto da Pesaro
e mi reco in Urbino per
prelevare gli amici in
albergo e portarli alla
sala prove. La moglie di
Roberto con un’amica e
la moglie di Uccio, si
dirigono al centro di
Urbino per visitare la
città ducale. Alle 9.27
del 29 aprile 2006 i
Milords
tornano a suonare
insieme, l’ultima loro
esibizione, come
descritto da Maurizio
nel suo diario, fu il 14
febbraio 1970. Enzo
prova un brano di
Peppino di Capri, ”Piano
piano, dolce dolce”,
Maurizio ed io lo
seguiamo nel coro. Alla
fine del brano,
applaudiamo alla nostra
performance, Maurizio mi
sussurra, - ho la pelle
d’oca- io, con un groppo
nella voce rispondo- se,
durava ancora un po’ mi
sarei messo a piangere
-.
Il momento è veramente
magico, in un attimo 36
anni di pausa forzata
sono stati spazzati via,
anche gli anni che hanno
inesorabilmente cambiato
il nostro aspetto fisico
sembrano volatilizzati.
Io affronto quel momento
anche con una grande
sofferenza psicologica,
non ho la mia chitarra,
Maria Elena, e
sono impossibilitato,
per i miei guai fisici,
a seguire nei brani i
miei amici
Milords
, con la mia chitarra.
Ho superato altri
momenti difficili e sono
sicuro che con l’aiuto
dei
Milords
supererò anche questo.
Tutti noi, nessuno
escluso è emozionato, ed
abbiamo tutti gli occhi
lucidi, pervasi da un
misto di felicità e
commozione con la
convinzione che i
Milords
torneranno a suonare
ancora insieme alla
presenza del loro
pubblico. Si continua
provando altri brani,
Ugo e Bruno si alternano
alla chitarra basso,
Enzo e Maurizio nel
canto solista, Roberto
ed io nei cori.
I brani che provati due o tre volte non
riescono bene sono
scartati o rimandati ad
altre prove. Oltre alla
mattina avremo a
disposizione il
pomeriggio ed il giorno
successivo.
Il viaggio è stato lungo
e faticoso, la notte
breve, qualcuno si e
lascia vincere dal
sonno, dalla stanchezza
nonostante la musica
sprigionata dagli
amplificatori degli
strumenti all’interno
della sala.
|
Ugo,
leggermente
assopito |
Si prova anche il giorno
30, con una breve pausa
per un frugale pranzo a
base di pizza e coca
cola. Ci rendiamo conto
che tornare a suonare
dopo una così lunga
pausa non è facile, e
nonostante l’impegno
profuso e la carica
d’entusiasmo, le
difficoltà sono molte,
alcune nostre
aspettative sono deluse.
Il progetto di inserire
alcuni arrangiamenti
all’interno dei brani
non è portato a termine
per mancanza di tempo.
|
|
|
|
Maurizio
Mormile |
Raffaele
Brignone
|
Uccio
Genovese |
Bruno
Isidoro |
Tutti
concentrati
a
provare |
Alla ricerca del perduto
affiatamento. Non essere
giovani, con il peso
degli anni in corpo è
tutto molto più
difficile, ma il sogno
resta più vivo che mai.
Enzo Trapani , ideatore
del suo sogno nel
cassetto, non si perde
d’animo ed incoraggia i
più pessimisti dicendo -
alla vigilia del 28
maggio troverò il modo
di fare ancora qualche
prova, conosco una sala
prove ad Ostia lì
potremmo rifinire alcune
cose.
|
Enzo
Trapani,
cantante |
Roberto, il mancino
silente, ma musicista
preparato, nota che in
molti brani si sente la
mancanza della mia
chitarra ritmica e
propone l’intervento del
cugino Sergio Battaglia
quale chitarrista, che
prenderà il mio posto
forzatamente vacante.
|
In
primo piano
Sergio
Battaglia,
sostituto di
Raffaele
Brignone al
Palacavicchi |
|