di
Raffaele Brignone
detto
Antonio |
quarta
ed ultima parte parte |
Obiettivo raggiunto !
Ero molto soddisfatto di
me stesso, e in
particolare dei ragazzi
del complesso che con
grande passione si
impegnavano in tutto ciò
che facevamo, anche a
costo di duri sacrifici.
Ho sempre preteso molto
da tutti i componenti
del gruppo, specialmente
durante le prove dei
brani, ripetendo
all’infinito ogni
passaggio e ogni singola
variazione, costruendo
tutto a piccole porzioni
che poi si univano le
une alle altre per
essere eseguite di
nuovo. Ad ogni errore si
riprendeva dal
principio, poi un’altra
volta il brano intero,
alla ricerca della
perfezione.
Forse solo in quel
momento mi sono davvero
sentito il leader del
gruppo: vedevo
realizzarsi il
Sogno,
la felicità e l’orgoglio
dei quattro ragazzi che
mi stavano intorno, il
loro entusiasmo per il
successo che stavamo
ottenendo.
La primavera del 1968,
Maurizio partì per un
periodo di circa un
mese, per recarsi in
Italia insieme alla sua
famiglia. Dovevamo
trovare una soluzione
temporanea per
sostituirlo durante
questo breve periodo di
assenza: avevamo preso
diversi impegni con l’Underwater
e lo Shooting Club, e
non avremmo potuto
rispettarli senza un
cantante. Roberto
raccomandò al gruppo un
certo
Enzo Trapani,
suo fraterno amico, che
possedeva buone qualità
vocali.
Enzo Trapani,
nato a Tripoli il
25.02.1950
L’allegria
personificata, bravo
ragazzo, mite e
sensibile, buona voce.
Enzo cominciò a provare
con noi e si impegnò
moltissimo per acquisire
il nostro repertorio,
con tutte le modifiche
che avevamo apportato ai
brani. Riuscì ad
imparare in fretta, e
dopo qualche giorno era
pronto a debuttare con i
Milords.
Il suo esordio avvenne
una domenica mattina
all’Underwater, a bordo
piscina.
Prima di iniziare a
cantare ci investì:
“Siete tutti
matti!…Cantare di buona
mattina, con le corde
vocali ancora fredde…La
prima esibizione,
all’aria aperta, sarà un
disastro…!”
Lo rassicurammo,
dicendogli che sarebbe
andato tutto bene e che
Roberto ed io lo avremmo
aiutato a rompere il
ghiaccio nell’impatto
con il pubblico, ma il
ghiaccio lo sciolse lui,
anzi lo fece diventare
bollente! Così Enzo
rimase nel gruppo anche
dopo il ritorno di
Maurizio dalla sua
vacanza italiana e i
Milords
cominciarono ad esibirsi
in una veste nuova, con
due cantanti solisti,
per cui alcuni brani
erano interpretati da
Maurizio e altri da
Enzo. Al repertorio
avevamo aggiunto anche
alcuni pezzi
esclusivamente
strumentali, arrangiati
durante l’assenza della
nostra prima voce, allo
scopo di non caricare in
modo eccessivo il lavoro
di Enzo. Una sera all’Underwater
club, durante una pausa
della nostra esibizione,
venimmo avvicinati da un
distinto signore di
nazionalità incerta,
forse francese,
sicuramente europeo. Si
presentò a noi
esprimendosi in un
ottimo italiano e tutti
gli stringemmo la mano
dicendo i nostri nomi.
Eravamo un po’
perplessi, non
riuscivamo ad immaginare
cosa mai potesse volere
da noi.
- Rappresento vari
gruppi musicali sia in
Italia che in altri
paesi del Mediterraneo –
ci disse. - Ho ascoltato
la vostra musica e sono
rimasto molto colpito
dal vostro modo di
suonare, veramente
interessante e
originale…Vi
interesserebbe suonare
in un locale a Tunisi?
Vi posso offrire un
contratto di una
settimana. Poi, se tutto
va bene, e sono sicuro
di questo, si potrebbe
proseguire con altre
serate al
Piper,
dove si esibisce
Patty Pravo…Voi
potreste suonare durante
i sui intervalli.
Allora, cosa ne dite?
Ci guardammo increduli,
pensando ad uno scherzo.
- Ci dia qualche giorno
di tempo per
pensarci…Siamo tutti
minorenni e non possiamo
decidere da soli (la
maggiore età, allora,
era 21 anni)…
- Va bene ragazzi, avete
ragione. Ci vediamo
sabato prossimo.
L’impresario ci strinse
la mano e si allontanò.
Lo stupore era ancora
disegnato sui nostri
volti. Alcuni iniziarono
a commentare:
- Quello ci vuole
prendere in giro…
- E’ uno scherzo!
- I miei non vogliono
nemmeno che venga qui a
cantare la sera,
figuriamoci andare in
Tunisia! – esclamò
Maurizio.
- Facciamo così: più
tardi, terminata la
serata, andiamo dal Sig.
Papadopulos e gli
chiediamo se quel tipo è
veramente chi dice di
essere…
…
Come deciso, a fine
serata ci recammo
nell’ufficio del
proprietario del Club
per sentire il suo
parere…
- Si, lo conosco, - ci
rispose il Sig.
Papadopulos - è un
impresario musicale. Mi
ha proposto alcuni
gruppi per le serate non
impegnate da voi, ma non
sono interessato. I soci
vengono qui soprattutto
il venerdì e il sabato
sera; durante il resto
della settimana non c’è
quasi nessuno…E’ una
persona seria, non vi
sta prendendo in giro.
Potete fidarvi, lo
conosco da molto tempo…
Ringraziammo il sig.
Papadopulos e andammo a
raccogliere i nostri
strumenti commentando
l’avvenimento. Già
sognavamo il radioso
futuro che ci si
prospettava innanzi, ma
Maurizio era stato
profetico…
La secca risposta dei
suoi genitori sarebbe
stata “Non se parla
nemmeno! Pensa a
studiare!”. E pressoché
identiche furono le
reazioni di tutte le
altre famiglie…
Sfiorati dalla grande
occasione, tornammo con
i piedi per terra nella
nostra Tripoli.
…
Qualche tempo fa, ho
letto un’intervista a
Maurizio Vandelli,
cantante e chitarrista
dell’ Equipe 84, il
quale alla domanda “cosa
rimproveri al destino
per il vostro successo?”
rispose: “Non essere
nati in Inghilterra o
negli Stati Uniti:
sarebbe stata tutta
un’altra cosa!”.
Noi saremmo stati molto
felici se il nostro
complesso fosse nato in
Italia…
…
Mentre scrivo,
raccontando la storia
dei
Milords,
noto come nei ricordi
degli avvenimenti non vi
sia alcuna
consapevolezza del
momento magico che
stavamo
vivendo…Giornalisti che
ci chiedono interviste,
i nostri nomi sul
giornale italiano di
Tripoli, inviti a
partecipare a
competizioni canore, la
nostra musica richiesta
per importanti
avvenimenti della
comunità italiana,
proposte musicali per
suonare fuori dalla
Libia, locandine
pubblicitarie…
Per noi l’importante era
fare musica, calcare il
palcoscenico, ricevere
applausi, cantare e
suonare per il solo
piacere di farlo.
Oggi le cronache
raccontano di giovani
che pur di apparire sui
giornali o in
televisione sarebbero
disposti a fare
qualunque cosa, anche a
vendersi l’anima,
accettando compromessi
assurdi e spesso
immorali. Giovani che
fanno di tutto, pur di
ottenere l’agognato
Successo,
effimero quanto il
plauso tributato loro.
Giovani il cui unico
traguardo, da
raggiungere ad ogni
costo, è quello di
essere riconosciuti per
strada, da un pubblico
egoista, che cerca solo
di soddisfare la propria
morbosa curiosità,
riempiendo i vuoti di
un’esistenza troppo
piena di ogni cosa…
…Quanto era diversa la
vita, negli anni
’60!…Quanto erano più
semplici, e ingenui
forse, i nostri sogni e
nostre le ambizioni!...
Gare canore e
musicali , sui
palcoscenici
tripolini
Cavalcando l’onda di
successo ottenuto
per il Festival dei
complessi, a Tripoli
si organizzano altre
serate di sfide
canore e musicali.
Ad una di esse
partecipa come voce
solista il cantante
dei
Milords.
|
1968,
Festival
di fine
estate |
…dal diario
personale di
Maurizio, scritto
nel periodo in cui
faceva parte dei
Milords…
Festival di fine
“Estate 1968”,
presenta Gigi
Chiarelli
…Finalmente affronto
la mia prima prova
come cantante
solista in un
Festival che viene
indetto nel
Settembre 1968…
…Partecipo con il
brano “Il Ballo di
Simone”…
…Il complesso della
serata, che
accompagna le
esibizioni dei
cantanti è quello
dei Tomb Stones, uno
dei migliori
complessi presenti a
Tripoli in questo
momento…
…Un’inquadratura
della mia prima
apparizione senza il
mio complesso, anche
questo spettacolo
porta la firma di
Umberto Di Vora…
|
Maurizio
durante
la sua
esibizione |
Cronaca della serata
…Il Festival è stato
vinto da Andrea
Bordone con “Ho
difeso il mio amore”
il secondo posto è
stato aggiudicato a
Nada Bestini, il
terzo a Franco
Martellozzo. La gara
si è svolta in tre
serate, due per
aggiudicarsi la
finale e la serata
conclusiva. A
contenderci la
vittoria eravamo in
dodici…
La
foto con i
contendenti…Da
sinistra, Maurizio
(classificato al
quarto posto),
Andrea Bordone,
vincitore della
competizione, Salvo
Giacchi,
organizzatore della
serata insieme a
Umberto di Vora,
Carlo Mollica
(batterista degli
Hippies) e Carlo
Bordone, gemello di
Andrea.
Altri spettacoli
tripolini
Maurizio, oltre che
cantare con i
Milords,
partecipava ai
diversi spettacoli
organizzati a
Tripoli in quegli
anni.
…dal
diario di Maurizio…
“Il Sunday Quiz”
…uno spettacolo a
premi organizzato
dal solito Umberto
di Vora e presentato
da Gigi Chiarelli,
vengo chiamato a
partecipare come
ospite d’onore della
serata e ripresento
“Il ballo di
Simone”. Il
complesso della
serata è The Tomb
Stones, grandissima
affluenza di
pubblico…
…da notare i capelli
un po’ più lunghi,
che mi sono fatto
crescere per
l’occasione e per
stare al passo con
la moda…
…
Il Cantasei
Altri spettacoli,
ancora cantanti,
ancora musica, per
vivere i
meravigliosi anni
’60. I
Milords
sempre presenti,
anche se a volte
solo con alcuni
componenti del
gruppo.
…dal diario di
Maurizio…
…non
vi è molto da dire,
l’articolo del
giornale dice tutto
o quasi tutto dello
svolgimento della
serata, ha vinto
Roberto Mione,
chitarra solista e
seconda voce dei
Milords, io mi sono
classificato al
secondo posto.
La
classifica del
“CANTASEI”
Primo classificato:
ROBERTO
MIONE
Secondo
classificato:
Maurizio Mormile
Terzo
classificato:
Angela
Sonnante
Quarto
classificato:
Emilio
Romagnoli
Quinto
classificato:
Palmira
Centone
Sesto classificato:
Anna Holm
Le
prime due posizioni
del podio vengono
conquistate dai
componenti dei
Milords
e questo avvenimento
esalta tutto il
gruppo.
1969 Nell’ aria qualcosa di nuovo
Primi mesi del 1969.
Un giorno, mentre si pranzava, mio padre mi disse:
“Vedi, figlio mio, - iniziava sempre così quando
doveva dirmi qualcosa di importante - le cose qui a
Tripoli stanno cambiando. Noi commercianti dobbiamo
avere un socio libico se vogliamo continuare la
nostra attività e non so cosa potrà accadere quando
non ci sarà più il vecchio Re Idris a governare la
Libia. In fondo in questo Paese siamo degli ospiti,
anche se io sono arrivato qui in fasce e tu ci sei
nato. Le tue due sorelle sono già in Italia con i
loro mariti e io comincio ad essere grandino, è una
vita che lavoro. Ho deciso di vendere la nostra
attività, per la quale ho ricevuto anche una buona
proposta, e di trasferire la famiglia in Italia. Ne
ho già parlato con la mamma e lei è d’accordo. Tu
sei diplomato, lavori con me e vai anche a
suonare…In Italia vedremo di iniziare una nuova
attività. Per prima cosa però dovrai prestare il
servizio militare, altrimenti rientrando in Italia
definitivamente ti chiameranno per la leva. Ho già
parlato con l’addetto militare all’ambasciata
italiana, il sig. Ciancio, e mi ha detto che c’è la
possibilità di fare un esame presso l’ambasciata per
entrare nella Scuola Allievi Ufficiali…Pensaci, è
una buona occasione, ed è sicuramente meglio che
fare il servizio militare come soldato semplice…”
Vedevo mio padre fare una grande fatica nel dirmi
tutto questo: erano parole che non avrebbe mai
voluto pronunciare, ma vi era costretto
dall’incalzare degli eventi. La Libia era stata per
lui una seconda patria, aveva un’infinità di amici
libici, maltesi, greci, ebrei, e intuiva che
difficilmente li avrebbe potuti rivedere. Sentiva il
peso della decisione presa, il peso del dover
imporre al resto della famiglia un cambiamento così
radicale.
Dopo qualche mese partii per l’Italia, con
l’idoneità per l’accesso alla Scuola Allievi
Ufficiali, raggiungendo mia madre che aveva già
preso la residenza. Mio padre rimase ancora a
Tripoli per qualche tempo, per chiudere i suoi
affari.
Prima di me erano partiti per la leva altri amici,
Roberto Pineschi,
Marcello Clerici,
e nello stesso anno un mio ex compagno di scuola,
lasalliano anche lui,
Giuseppe Enrico.
Dopo l’avvento del colonnello Gheddafi e il
successivo rimpatrio di tutti gli stranieri, lo
stato italiano esonerò dal servizio militare molte
classi di giovani, per alleviare le difficoltà che
le famiglie italiane avrebbero incontrato al loro
rientro in patria, quindi fui uno dei pochi a fare
la naja.
Durante il servizio militare fui mandato a Piacenza
per l’addestramento successivo alla Scuola Allievi
Ufficiali. Giunsi in caserma con i gradi che
facevano bella mostra nella loro prima apparizione
sulla divisa e notai un gruppo di militari schierati
nel cortile agli ordini di un caporal maggiore il
cui viso non mi era nuovo.
Mi
avvicino al gruppo e richiamo il caporal maggiore:
- Caporal maggiore, non si saluta un superiore?
Il povero ragazzo si avvicina di corsa e scatta
sull’attenti:
- Mi scusi sergente, non l’avevo notata!
- Caporale, adesso ci diamo del lei?! Non mi
riconosci? Tu sei Giuseppe Enrico, no? Eravamo nella
stessa classe a Tripoli e nell’Azione Cattolica dai
Fratelli Cristiani!
- Raffaele…! Con la divisa non ti riconoscevo e non
mi aspettavo certo di trovare un amico tripolino
qui, in caserma, per il servizio militare…! Come
stai?
|
Raffa
durante il servizio militare |
Ci abbracciamo fraternamente dandoci grande pacche
sulle spalle sotto gli occhi colmi di stupore dei
militari presenti…
…dal diario di Maurizio…
Un nuovo volto nel complesso
…Uccio Genovese, ex organista dei Diggers e degli
Hippies, da oggi fa parte dei Milords. E’ un
cambiamento che da tempo avevamo deciso, sia per
dare una nuova forma al complesso, sia per creare un
nuovo sound. Però come in tutti i cambiamenti c’è
sempre un po’ di amaro.
Esce Raffa che va a fare il militare in Italia, e
con lui esce la mente del gruppo, quello che ci
aveva guidati sino ad ora al successo.
Precedentemente all’entrata di Uccio Genovese si era
provato con un’altra chitarra ritmica, che però non
aveva dimostrato di essere
all’altezza del nostro Raffa…
|
The Milords 69 |
…Con
l’ingresso di Uccio Genovese cambiamo anche nome, o
meglio, al vecchio nome aggiungiamo un “69”. Ora ci
chiamiamo Milords 69…
|
Spettacoli musicali a Tripoli |
…Partecipiamo ad uno spettacolo come gruppo musicale
della serata, suonando per i cantanti che si
esibiscono. Alla stessa gara partecipiamo come
concorrenti anche io, Roberto, la chitarra solista,
ed Enzo Trapani, che fa parte del gruppo i Milords
da qualche mese…
|
Spettacoli musicali a Tripoli |
…dal diario di
Maurizio…
Un’altra manifestazione canora
…Ancora una volta l’interesse del pubblico tripolino
è tutto rivolto ad una nuova gara canora, anche
questa organizzata da Umberto di Vora…
Finalissima del “Campionato Musicale” 2 marzo 1969
…E’ una splendida domenica e il Mediterranean Hotel
è affollatissimo per assistere alla finale della
competizione canora, che viene assegnata a Renato
Biomonte, al secondo posto il fratello Roberto. Io
mi aggiudico la terza piazza…
…Durante la serata si esibiscono numerosi ospiti,
tra cui Marisa Milani, che in seguito entrerà a far
parte del nostro gruppo.
|
|
Locandina
della
manifestazione |
Marisa Milani durante l’esibizione |
…“Insieme
a te non ci sto più” è il titolo del brano con il
quale si presenta Marisa.
…Ha una bella voce che assomiglia molto a quella
della Vanoni, nel nostro gruppo sostituirà Enzo
Trapani che lascia il complesso.
Marisa Milani
al suo rientro in Italia inciderà un LP e si esibirà
con noti complessi italiani del momento.
…Con l’ingresso di Marisa Milani, il gruppo musicale
dei Milords può affermare di essere l’unico
complesso tripolino che vanta una presenza
femminile, anche in questo siamo unici…
“Piccola Sanremo 69”
…durante
il campionato musicale, che si svolgeva al
Mediterranean Hotel, in un altro locale, il Bowling
Arena, Filippo Tarantino e Corrado Todaro,
organizzavano un’altra manifestazione, la Piccola
Sanremo 69, nel corso della quale venivano
riproposti in versione tripolina, i successi
sanremesi…
A questa manifestazione partecipiamo: Maurizio con
“tu sei bella come sei”, Enzo con “sorriso”, The
Milords 69 con “bada bambina”.
…dopo la prima serata, molto movimentata da uno
splendido pubblico, veniamo eliminati sia io che il
nostro complesso. Enzo invece riesce ad andare in
finale ottenendo successivamente il terzo
piazzamento. La manifestazione fu vinta dai gemelli
Bordone, Andrea vincitore e Carlo al secondo posto…
…per onore di cronaca devo precisare che io ed Enzo
come il nostro complesso, impegnati a suonare in
altre serate avevamo preparato la nostra performance
in un solo giorno…subito dopo questo spettacolo Enzo
Trapani decide di lasciare il complesso, ma
rientrerà successivamente per la manifestazione “Un
Disco per l’Estate”…
Sempre a onor di cronaca, occorre precisare che in
quei giorni i
Milords
erano stati nuovamente interpellati per un contratto
di lavoro a Tunisi. Essendo
tale impegno concomitante con la serata finale della
manifestazione, i componenti del gruppo, pur
partecipando alla gara, chiesero alla giuria di
essere eliminati in fase preliminare.
L’organizzazione prese atto della richiesta e per
non pregiudicare la serata finale, decise di
eliminare i componenti del gruppo
The Milords
nelle semifinali.
In seguito, un ragazzo libico che aveva superato la
prima fase della gara, non poté presentarsi alla
finalissima per motivi di salute e, come da
regolamento, venne ripescato uno dei concorrenti
eliminati, Enzo Trapani, il quale alla fine riuscì a
riscattare la prematura eliminazione del complesso
conquistando il terzo posto.(
fatti riferiti dallo stesso Enzo, memoria storica
del gruppo, che ha collaborato alla stesura di
questo diario
).
|
Il presentatore della serata, Sergio Mormile |
Inutile sottolineare che anche quella volta la
tournee in Tunisia venne bocciata dai familiari del
gruppo…
“ Un disco per l’estate ”
Un’altra
grande gara canora nella incantata terra tripolina.
Organizzata nel bellissimo e moderno albergo “
Libya Palace Hotel
”, la manifestazione “
Un disco per l’estate
”, attira l’attenzione del pubblico e della cronaca
locale. Il complesso che segue l’evoluzione dei
partecipanti è il nostro:
The Milords 69.
…dal diario di Maurizio…
“Un disco per l’Estate” 13 giugno 1969
…dopo tre mesi di silenzio trascorsi a suonare all’Underwater
Club o al Mediterranean Hotel, in varie serate
danzanti, torniamo con una serata di spettacolo
ideata da mio fratello Sergio, con Marcello Buzzanca
e Gianni di Leonardo.
…In pochissimi giorni riusciamo a preparare alla
gara 18 giovani cantanti, 8 tra questi non hanno mai
cantato in pubblico, né tanto meno con un
complesso…questi ultimi, quali esordienti,
parteciperanno nel girone B…
Dopo tanta attesa arriva il 13 giugno: i concorrenti
gareggiano divisi in due gironi…
PRIMA SERATA
Girone A |
Girone B |
Renato Biomonte |
Pino Rosano |
Pino Vento |
Pietro Saragozza |
Enzo Trapani |
Franco Arancio |
Giuseppe Saragozza |
Tom Rallo |
Kricorian Agop |
|
…nel girone A si qualificano Renato Biomonte, Pino
Vento ed Enzo Trapani, nel girone B, Pino Rosano e
Pietro Saragozza.
SECONDA SERATA
Girone A |
Girone B |
Carlo Bordone |
Anna Scamporino |
Pippo di Leonardo |
Tony Ricevuto |
Roby Biomonte |
Massimo Militello |
Franco Martellozzo |
Franco Mauceri |
Paolo Graziano |
|
…Si qualificano per la finale Carlo Bordone, Franco
Martellozzo e Roby Biomonte per il girone A, Tony
Ricevuto e Massimo Militello per il girone B.
|
I giornali locali riportano la cronaca
dell’avvenimento musicale |
…Dopo le due serate di qualificazione si giunge
all’attesa finale, il pubblico ha molto seguito la
manifestazione e per la finalissima si registra una
straordinaria affluenza di spettatori. In quell’occasione,
sfoggiamo un delicatissimo impianto di
amplificazione fornito anche di distorsori, una vera
centrale del suono…
…In Sala sono presenti anche numerosi giornalisti e
personalità della comunità italiana e tutto lascia
intravedere che sarà una serata con una strepitosa
finale…I cantanti gareggiano dando il meglio di se
stessi trasportati dalla sete di vittoria, dopo una
vibrante attesa viene sentenziata la
classifica…Vince la gara canora, con merito, Franco
Martellozzo, il secondo piazzamento è assegnato a
Carlo Bordone. Nel girone B, dove gareggiano i
debuttanti, si aggiudica la vittoria Pino Rosano…La
stampa da molto rilievo all’avvenimento…
|
Franco Martellozzo la sera della
vittoria |
Gli anni ’60 stavano volgendo al termine, mentre il
beat toccava l’apice del suo successo.
I
Milords
potevano finalmente permettersi un vero impianto di
amplificazione, e le parole di Maurizio, a distanza
di quasi 40 anni, si caricano di un sapore nuovo e
ancora più intenso…
In questa mia cavalcata nel passato ho descritto le
cose che negli anni della mia infanzia e della mia
adolescenza erano o non erano presenti, consapevole
di come si potesse stare bene comunque, senza tutto
quello che la vita ci offre oggi…
…La televisione, che non esisteva ancora, e si
inventava il teatro nell’atrio del portone di casa…
…Il proiettore di films super 8 e quei fantastici
impianti d’amplificazione dei ragazzi
americani…Tutte cose che non avevamo mai visto,
meraviglie di un progresso non ancora alla nostra
portata…
Antonio, il batterista, era l’unico a possedere
un’auto…Condizione inimmaginabile per i ragazzi di
oggi, abituati a muoversi in macchina sin dal
compimento della maggiore età…
Rileggendo queste pagine e sfogliando i ricordi, che
solo assopiti si ripropongono adesso con tutta la
loro forza, mi trovo a riflettere su quanto
radicalmente tutto sia cambiato nel breve volgere di
una generazione, e mi stupisco ancora, passo dopo
passo, nel constatare come ogni cosa ovvia e banale
oggi, non sia stata tale per me bambino e
adolescente di un tempo.
E il diario di Maurizio mi aiuta a ricordare…
…dal diario di Maurizio…
…Finalmente a colori…
La prima foto a colori di cui sono in possesso, le
altre sono rimaste dal fotografo, costavano troppo!
|
|
Maurizio
Mormile |
Il
nostro
logo |
…questo è il nuovo simbolo del nostro complesso,
l’ho creato io e fa bella mostra sulla cassa della
batteria di Antonio…
…
…altri spettacoli organizzati a Tripoli…
Il Due per Due
…E’ l’ennesimo spettacolo organizzato da Sergio,
Marcello e Gianni, presentato dallo stesso Sergio,
per la cronaca, mio fratello…
Il complesso della serata non sono i Milords 69, ma
i Laramy…
Ricordo questo spettacolo perché vi ho partecipato
come ospite d’onore per due serate, mentre Marisa,
l’altra cantante dei Milords 69, ha partecipato una
volta allo spettacolo…
…dal diario di Maurizio…
Un nuovo cambiamento
…Dopo diversi contrasti ed attriti ancora una volta
i Milords cambiano volta: escono Roberto, la
chitarra solista, e Bruno, la chitarra basso,
vengono sostituiti da Pippo di Leonardo, come
chitarra ritmica, e da Aurelio Vandelli quale
chitarra basso…
|
Spettacoli tripolini |
Durante lo svolgimento di questi ultimi avvenimenti
io non ero presente, mi trovavo in Italia per
assolvere l’obbligo di leva, ma anche durante il
servizio militare ebbi occasione di incontrarmi con
la musica e con lo sport…
Il cappellano militare, giovanissimo anche lui, ci
aveva concesso l’autorizzazione a suonare musica
beat in chiesa, durante la Santa Messa.
Con altri giovani appassionati di musica eravamo
riusciti a trasformare alcune tradizionali parti
cantate della Funzione in musica beat…Un’esperienza
davvero unica sentire il suono della batteria e
delle chitarre elettriche in chiesa!
Musica e sport sono state le due grandi passioni
della mia gioventù, e come tali hanno sempre
accompagnato ogni mia esperienza di vita.
Lo sport mi ha regalato grandi soddisfazioni anche
durante il servizio di leva: venni chiamato a
partecipare alla selezione per i campionati militari
di basket, ma la concorrenza era tanta e davvero di
altissimo livello…C’erano i campioni nazionali della
pallacanestro italiana, quindi mi dovetti
accontentare della convocazione, la quale
naturalmente non ebbe alcun seguito, ma anche questa
è un’altra storia…
Mentre mi trovavo in Italia, appresi che in Libia si
era verificato un colpo di Stato e che la Nazione
era governata dal colonnello Gheddafi.
Dopo pochi giorni da questo avvenimento, ebbi la mia
prima licenza. Provai a chiedere un visto per la
Libia, ma non mi venne concesso in quanto le
frontiere tra gli Stati erano ancora chiuse.
Solo dopo alcuni mesi con un’altra licenza riuscii a
tornare a Tripoli per qualche giorno, ma il tempo a
mia disposizione era troppo poco e nemmeno in quell’occasione
riuscii a rivedere i miei compagni d’avventura.
…
Anni dopo Antonio mi ha raccontato di come tutti
loro erano venuti a conoscenza dei rivolgimenti
politici di quel giorno…
“…il 31 agosto avevamo una serata all’Underwater
Club e tornando a casa la mattina del 1º settembre,
fummo fermati da un posto di blocco di
militari…Venimmo così a sapere del colpo di Stato e
dell’inizio della rivoluzione condotta dal
colonnello Gheddafi…”
…dal diario di
Maurizio…
Dopo gli
avvenimenti del 1º
settembre si
incominciano a
spegnere le luci
sulle ribalte e sui
palcoscenici
musicali, purtroppo
c’è ben poco da
suonare…l’ultima
volta che ci
presentiamo in
pubblico è per la
festa di San
Valentino…
Con quest’ultima
esibizione si
spengono i
riflettori sui
Milords…
The
Milords oggi
Antonio Morreale,
direttore di banca a
Siracusa
Roberto Mione,
funzionario bancario
a Bergamo
Ugo Balistreri,
funzionario bancario
a Soligo (Treviso)
Enzo Trapani,
pensionato,
ex-funzionario
bancario a Roma
Maurizio Mormile,
tecnico di ricerca
zootecnica a
Monterotondo (Roma)
Marisa
Milani,
lavora nella grande
distribuzione
alimentare a Bosco
Rubano (Padova)
Bruno Isidoro,
unica notizia certa
è che attualmente
vive in Inghilterra
Franco Lombardo,
pensionato a
Mascalucia (Catania)
Uccio Genovese
(Stellario),
Direttore ufficio
poste. a Piacenza
Raffaele Brignone,
pensionato,
ex-funzionario INPS,
dirigente sindacale
a Pesaro
|
|
|
|
|
Ugo
Balistreri |
Raffaele
Brignone |
Roberto
Mione |
Maurizio
Mormile |
Enzo
Trapani |
Aggiornamento:dopo
la prima
pubblicazione del
marzo 2005, Bruno
Isidoro si è
incontrato con il
resto del gruppo ad
Ostia lido, nel
maggio 2005
- a chi ha avuto la
costanza e la
pazienza di leggere
tutto questo -
Questa che vi ho
voluto raccontare è
stata una delle
esperienze più belle
che la vita mi ha
donato e ancora più
bello e stato
riviverla insieme
agli amici con cui
ho condiviso le
gioie e i dolori di
quel periodo. Non vi
nascondo e non mi
vergogno di dire,
che più di una volta
ho dovuto
interrompere la
scrittura di questo
testo perché avevo
gli occhi lucidi
dalla commozione.
Ringrazio il Signore
di avermi fatto
vivere nei “
meravigliosi anni
’60 ” e di avermi
concesso di
trascorrerli nella
terra che considero
la mia seconda
patria, la Libia, e
in particolare in
quella magica città
che è Tripoli.
Raffaele detto
Antonio
Grazie a Roberto
Mione, per aver
messo a disposizione
parte del materiale
fotografico
riportato nel testo
e per la costanza e
l’impegno nella
ricerca e nel
ritrovamento di
tutti i componenti
dei Milords. Grazie
a lui sono stati
avviati una serie di
contatti telefonici
e telematici che
hanno permesso di
costruire una vera e
propria rete di
relazioni tra i
componenti del
gruppo.
Grazie a Maurizio
Mormile, che ha
fornito il suo
diario originale,
scritto nel periodo
in cui si svolgeva
questa avventura,
parte delle foto e
alcuni articoli di
giornale.
Grazie a Enzo
Trapani, memoria
storica, più volte
consultato
telefonicamente per
colmare lacune di
ricordi e
descrizioni di
avvenimenti.
Chiedo scusa a
tutti coloro che ho
nominato nel testo
senza averne
preventivamente
chiesto l’
autorizzazione, ma
questo diario non ha
scopo di lucro e
verrà pubblicato sul
notiziario l’OASI,
giornale
dell’associazione EX
ALLIEVI LASALLIANI
di Libia.
Chi desiderasse
ricevere il diario
nell’edizione
integrale, con parte
delle foto a colori,
può richiederlo
all’autore, che lo
invierà dietro
pagamento delle
reali spese di
stampa e spedizione.
Prodotto
e
stampato
con
mezzi
informatici
propri
presso
l’abitazione
dell’autore
Via
Varese,
12
61100
Pesaro
Finito
di
stampare
marzo
2005 |