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di

Raffaele Brignone

detto   Antonio

 

quarta ed ultima parte parte

 

 

Obiettivo  raggiunto !

 

Ero molto soddisfatto di me stesso, e in particolare dei ragazzi del complesso che con grande passione si impegnavano in tutto ciò che facevamo, anche a costo di duri sacrifici. Ho sempre preteso molto da tutti i componenti del gruppo, specialmente durante le prove dei brani, ripetendo all’infinito ogni passaggio e ogni singola variazione, costruendo tutto a piccole porzioni che poi si univano le une alle altre per essere eseguite di nuovo. Ad ogni errore si riprendeva dal principio, poi un’altra volta il brano intero, alla ricerca della perfezione.

Forse solo in quel momento mi sono davvero sentito il leader del gruppo: vedevo realizzarsi il Sogno, la felicità e l’orgoglio dei quattro ragazzi che mi stavano intorno, il loro entusiasmo per il successo che stavamo ottenendo.

 

La primavera del 1968, Maurizio partì per un periodo di circa un mese, per recarsi in Italia insieme alla sua famiglia. Dovevamo trovare una soluzione temporanea per sostituirlo durante questo breve periodo di assenza: avevamo preso diversi impegni con l’Underwater e lo Shooting Club, e non avremmo potuto rispettarli senza un cantante. Roberto raccomandò al gruppo un certo Enzo Trapani, suo fraterno amico, che possedeva buone qualità vocali.

 

Enzo Trapani, nato a Tripoli il 25.02.1950

L’allegria personificata, bravo ragazzo, mite e sensibile, buona voce.

 Enzo cominciò a provare con noi e si impegnò moltissimo per acquisire il nostro repertorio, con tutte le modifiche che avevamo apportato ai brani. Riuscì ad imparare in fretta, e dopo qualche giorno era pronto a debuttare con i  Milords. Il suo esordio avvenne una domenica mattina all’Underwater, a bordo piscina.

Prima di iniziare a cantare ci investì: “Siete tutti matti!…Cantare di buona mattina, con le corde vocali ancora fredde…La prima esibizione, all’aria aperta, sarà un disastro…!”

Lo rassicurammo, dicendogli che sarebbe andato tutto bene e che Roberto ed io lo avremmo aiutato a rompere il ghiaccio nell’impatto con il pubblico, ma il ghiaccio lo sciolse lui, anzi lo fece diventare bollente! Così Enzo rimase nel gruppo anche dopo il ritorno di Maurizio dalla sua vacanza italiana e i Milords cominciarono ad esibirsi in una veste nuova, con due cantanti solisti, per cui alcuni brani erano interpretati da Maurizio e altri da Enzo. Al repertorio avevamo aggiunto anche alcuni pezzi esclusivamente strumentali, arrangiati durante l’assenza della nostra prima voce, allo scopo di non caricare in modo eccessivo il lavoro di Enzo. Una sera all’Underwater club, durante una pausa della nostra esibizione, venimmo avvicinati da un distinto signore di nazionalità incerta, forse francese, sicuramente europeo. Si presentò a noi esprimendosi in un ottimo italiano e tutti gli stringemmo la mano dicendo i nostri nomi. Eravamo un po’ perplessi, non riuscivamo ad immaginare cosa mai potesse volere da noi.

- Rappresento vari gruppi musicali sia in Italia che in altri paesi del Mediterraneo – ci disse. - Ho ascoltato la vostra musica e sono rimasto molto colpito dal vostro modo di suonare, veramente interessante e originale…Vi interesserebbe suonare in un locale a Tunisi? Vi posso offrire un contratto di una settimana. Poi, se tutto va bene, e sono sicuro di questo, si potrebbe proseguire con altre serate al Piper, dove si esibisce Patty Pravo…Voi potreste suonare durante i sui intervalli. Allora, cosa ne dite?

Ci guardammo increduli, pensando ad uno scherzo.

- Ci dia qualche giorno di tempo per pensarci…Siamo tutti minorenni e non possiamo decidere da soli (la maggiore età, allora, era 21 anni)…

- Va bene ragazzi, avete ragione. Ci vediamo sabato prossimo.

L’impresario ci strinse la mano e si allontanò.

Lo stupore era ancora disegnato sui nostri volti. Alcuni iniziarono a commentare:

- Quello ci vuole prendere in giro…

- E’ uno scherzo!

- I miei non vogliono nemmeno che venga qui a cantare la sera, figuriamoci andare in Tunisia! – esclamò Maurizio.

- Facciamo così: più tardi, terminata la serata, andiamo dal Sig. Papadopulos e gli chiediamo se quel tipo è veramente chi dice di essere…

 

Come deciso, a fine serata ci recammo nell’ufficio del proprietario del Club per sentire il suo parere…

- Si, lo conosco, - ci rispose il Sig. Papadopulos - è un impresario musicale. Mi ha proposto alcuni gruppi per le serate non impegnate da voi, ma non sono interessato. I soci vengono qui soprattutto il venerdì e il sabato sera; durante il resto della settimana non c’è quasi nessuno…E’ una persona seria, non vi sta prendendo in giro. Potete fidarvi, lo conosco da molto tempo…

Ringraziammo il sig. Papadopulos e andammo a raccogliere i nostri strumenti commentando l’avvenimento. Già sognavamo il radioso futuro che ci si prospettava innanzi, ma Maurizio era stato profetico…

La secca risposta dei suoi genitori sarebbe stata “Non se parla nemmeno! Pensa a studiare!”. E pressoché identiche furono le reazioni di tutte le altre famiglie…

Sfiorati dalla grande occasione, tornammo con i piedi per terra nella nostra Tripoli.

 

Qualche tempo fa, ho letto un’intervista a Maurizio Vandelli, cantante e chitarrista dell’ Equipe 84, il quale alla domanda “cosa rimproveri al destino per il vostro successo?” rispose: “Non essere nati in Inghilterra o negli Stati Uniti: sarebbe stata tutta un’altra cosa!”.

Noi saremmo stati molto felici se il nostro complesso fosse nato in Italia…

Mentre scrivo, raccontando la storia dei Milords, noto come nei ricordi degli avvenimenti non vi sia alcuna consapevolezza del momento magico che stavamo vivendo…Giornalisti che ci chiedono interviste, i nostri nomi sul giornale italiano di Tripoli, inviti a partecipare a competizioni canore, la nostra musica richiesta per importanti avvenimenti della comunità italiana, proposte musicali per suonare fuori dalla Libia, locandine pubblicitarie…

Per noi l’importante era fare musica, calcare il palcoscenico, ricevere applausi, cantare e suonare per il solo piacere di farlo.

Oggi le cronache raccontano di giovani che pur di apparire sui giornali o in televisione sarebbero disposti a fare qualunque cosa, anche a vendersi l’anima, accettando compromessi assurdi e spesso immorali. Giovani che fanno di tutto, pur di ottenere l’agognato Successo, effimero quanto il plauso tributato loro. Giovani il cui unico traguardo, da raggiungere ad ogni costo, è quello di essere riconosciuti per strada, da un pubblico egoista, che cerca solo di soddisfare la propria morbosa curiosità, riempiendo i vuoti di un’esistenza troppo piena di ogni cosa…

 

…Quanto era diversa la vita, negli anni ’60!…Quanto erano più semplici, e ingenui forse, i nostri sogni e nostre le ambizioni!...

 

 

 

Gare  canore  e  musicali ,  sui  palcoscenici  tripolini

 

Cavalcando l’onda di successo ottenuto per il Festival dei complessi, a Tripoli si organizzano altre serate di sfide canore e musicali.

Ad una di esse partecipa come voce solista il cantante dei Milords.

 

1968, Festival di fine estate

 

…dal diario personale di Maurizio, scritto nel periodo in cui faceva parte dei Milords…

 

Festival di fine “Estate 1968”, presenta Gigi Chiarelli

…Finalmente affronto la mia prima prova come cantante solista in un Festival che viene indetto nel Settembre 1968…

…Partecipo con il brano “Il Ballo di Simone”…

…Il complesso della serata, che accompagna le esibizioni dei cantanti è quello dei Tomb Stones, uno dei migliori complessi presenti a Tripoli in questo momento…

…Un’inquadratura della mia prima apparizione senza il mio complesso, anche questo spettacolo porta la firma di Umberto Di Vora…

 

Maurizio durante la sua esibizione

 

 

Cronaca della serata

…Il Festival è stato vinto da Andrea Bordone con “Ho difeso il mio amore” il secondo posto è stato aggiudicato a Nada Bestini, il terzo a Franco Martellozzo. La gara si è svolta in tre serate, due per aggiudicarsi la finale e la serata conclusiva. A contenderci la vittoria eravamo in dodici…

 

 

 

 La foto con i contendenti…Da sinistra, Maurizio (classificato al quarto posto), Andrea Bordone, vincitore della competizione, Salvo Giacchi, organizzatore della serata insieme a Umberto di Vora, Carlo Mollica (batterista degli Hippies) e Carlo Bordone, gemello di Andrea.

 

 

Altri  spettacoli  tripolini

 

Maurizio, oltre che cantare con i Milords, partecipava ai diversi spettacoli organizzati a Tripoli in quegli anni.

 

…dal diario di Maurizio…

 

“Il Sunday Quiz”

…uno spettacolo a premi organizzato dal solito Umberto di Vora e presentato da Gigi Chiarelli, vengo chiamato a partecipare come ospite d’onore della serata e ripresento “Il ballo di Simone”. Il complesso della serata è The Tomb Stones, grandissima affluenza di pubblico…

   

 

 

…da notare i capelli un po’ più lunghi, che mi sono fatto crescere per l’occasione e per stare al passo con la moda…

           …

Il  Cantasei

 

Altri spettacoli, ancora cantanti, ancora musica, per vivere i meravigliosi anni ’60. I Milords sempre presenti, anche se a volte solo con alcuni componenti del gruppo.

 

…dal diario di Maurizio…

…non vi è molto da dire, l’articolo del giornale dice tutto o quasi tutto dello svolgimento della serata, ha vinto Roberto Mione, chitarra solista e seconda voce dei Milords, io mi sono classificato al secondo posto.

 

 

 

  

 La classifica del “CANTASEI

 

Primo classificato:          ROBERTO MIONE

Secondo classificato:        Maurizio Mormile

Terzo  classificato:           Angela Sonnante

 

Quarto classificato:         Emilio Romagnoli

Quinto classificato:         Palmira Centone

Sesto classificato:            Anna Holm

 

 Le prime due posizioni del podio vengono conquistate dai componenti dei Milords  e questo avvenimento esalta tutto il gruppo.

 

1969  Nell’ aria  qualcosa  di  nuovo

 

Primi mesi del 1969.

Un giorno, mentre si pranzava, mio padre mi disse:


“Vedi, figlio mio, - iniziava sempre così quando doveva dirmi qualcosa di importante - le cose qui a Tripoli stanno cambiando. Noi commercianti dobbiamo avere un socio libico se vogliamo continuare la nostra attività e non so cosa potrà accadere quando non ci sarà più il vecchio Re Idris a governare la Libia. In fondo in questo Paese siamo degli ospiti, anche se io sono arrivato qui in fasce e tu ci sei nato. Le tue due sorelle sono già in Italia con i loro mariti e io comincio ad essere grandino, è una vita che lavoro. Ho deciso di vendere la nostra attività, per la quale ho ricevuto anche una buona proposta, e di trasferire la famiglia in Italia. Ne ho già parlato con la mamma e lei è d’accordo. Tu sei diplomato, lavori con me e vai anche a suonare…In Italia vedremo di iniziare una nuova attività. Per prima cosa però dovrai prestare il servizio militare, altrimenti rientrando in Italia definitivamente ti chiameranno per la leva. Ho già parlato con l’addetto militare all’ambasciata italiana, il sig. Ciancio, e mi ha detto che c’è la possibilità di fare un esame presso l’ambasciata per entrare nella Scuola Allievi Ufficiali…Pensaci, è una buona occasione, ed è sicuramente meglio che fare il servizio militare come soldato semplice…” 

 Vedevo mio padre fare una grande fatica nel dirmi tutto questo: erano parole che non avrebbe mai voluto pronunciare, ma vi era costretto dall’incalzare degli eventi. La Libia era stata per lui una seconda patria, aveva un’infinità di amici libici, maltesi, greci, ebrei, e intuiva che difficilmente li avrebbe potuti rivedere. Sentiva il peso della decisione presa, il peso del dover imporre al resto della famiglia un cambiamento così radicale.

Dopo qualche mese partii per l’Italia, con l’idoneità per l’accesso alla Scuola Allievi Ufficiali, raggiungendo mia madre che aveva già preso la residenza. Mio padre rimase ancora a Tripoli per qualche tempo, per chiudere i suoi affari.

Prima di me erano partiti per la leva altri amici, Roberto Pineschi, Marcello Clerici, e nello stesso anno un mio ex compagno di scuola, lasalliano anche lui, Giuseppe Enrico.

Dopo l’avvento del colonnello Gheddafi e il successivo rimpatrio di tutti gli stranieri, lo stato italiano esonerò dal servizio militare molte classi di giovani, per alleviare le difficoltà che le famiglie italiane avrebbero incontrato al loro rientro in patria, quindi fui uno dei pochi a fare la naja.

Durante il servizio militare fui mandato a Piacenza per l’addestramento successivo alla Scuola Allievi Ufficiali. Giunsi in caserma con i gradi che facevano bella mostra nella loro prima apparizione sulla divisa e notai un gruppo di militari schierati nel cortile agli ordini di un caporal maggiore il cui viso non mi era nuovo.

Mi avvicino al gruppo e richiamo il caporal maggiore:

- Caporal maggiore, non si saluta un superiore?

Il povero ragazzo si avvicina di corsa e scatta sull’attenti:

- Mi scusi sergente, non l’avevo notata!

- Caporale, adesso ci diamo del lei?! Non mi riconosci? Tu sei Giuseppe Enrico, no? Eravamo nella stessa classe a Tripoli e nell’Azione Cattolica dai Fratelli Cristiani!

- Raffaele…! Con la divisa non ti riconoscevo e non mi aspettavo certo di trovare un amico tripolino qui, in caserma, per il servizio militare…! Come  stai?

 

Raffa durante il servizio militare

 

Ci abbracciamo fraternamente dandoci grande pacche sulle spalle sotto gli occhi colmi di stupore dei militari presenti…

 

…dal diario di Maurizio…

Un nuovo volto nel complesso

…Uccio Genovese, ex organista dei Diggers e degli Hippies, da oggi fa parte dei Milords. E’ un cambiamento che da tempo avevamo deciso, sia per dare una nuova forma al complesso, sia per creare un nuovo sound. Però come in tutti i cambiamenti c’è sempre un po’ di amaro. Esce Raffa che va a fare il militare in Italia, e con lui esce la mente del gruppo, quello che ci aveva guidati sino ad ora al successo. Precedentemente all’entrata di Uccio Genovese si era provato con un’altra chitarra ritmica, che però non aveva dimostrato di essere all’altezza del nostro Raffa…

 

The Milords 69 


 

…Con l’ingresso di Uccio Genovese cambiamo anche nome, o meglio, al vecchio nome aggiungiamo un “69”. Ora ci chiamiamo Milords 69…

 

Spettacoli musicali a Tripoli

…Partecipiamo ad uno spettacolo come gruppo musicale della serata, suonando per i cantanti che si esibiscono. Alla stessa gara partecipiamo come concorrenti anche io, Roberto, la chitarra solista, ed Enzo Trapani, che fa parte del gruppo i Milords da qualche mese…

Spettacoli musicali a Tripoli

 

…dal diario di Maurizio…

Un’altra manifestazione canora

…Ancora una volta l’interesse del pubblico tripolino è tutto rivolto ad una nuova gara canora, anche questa organizzata da Umberto di Vora…

 

 

Finalissima del “Campionato Musicale” 2 marzo 1969

…E’ una splendida domenica e il Mediterranean Hotel è affollatissimo per assistere alla finale della competizione canora, che viene assegnata a Renato Biomonte, al secondo posto il fratello Roberto. Io mi aggiudico la terza piazza…

 

…Durante la serata si esibiscono numerosi ospiti, tra cui Marisa Milani, che in seguito entrerà a far parte del nostro gruppo.

 

Locandina della manifestazione

Marisa Milani durante l’esibizione

 

…“Insieme a te non ci sto più” è il titolo del brano con il quale si presenta Marisa.

…Ha una bella voce che assomiglia molto a quella della Vanoni, nel nostro gruppo sostituirà Enzo Trapani che lascia il complesso.

  

Marisa Milani al suo rientro in Italia inciderà un LP e si esibirà con noti complessi italiani del momento.

…Con l’ingresso di Marisa Milani, il gruppo musicale dei Milords può affermare di essere l’unico complesso tripolino che vanta una presenza femminile, anche in questo siamo unici…

 

“Piccola Sanremo 69”

…durante il campionato musicale, che si svolgeva al Mediterranean Hotel, in un altro locale, il Bowling Arena, Filippo Tarantino e Corrado Todaro, organizzavano un’altra manifestazione, la Piccola Sanremo 69, nel corso della quale venivano riproposti in versione tripolina, i successi sanremesi…

A questa manifestazione partecipiamo: Maurizio con “tu sei bella come sei”, Enzo con “sorriso”, The Milords 69 con “bada bambina”.                      

…dopo la prima serata, molto movimentata da uno splendido pubblico, veniamo eliminati sia io che il nostro complesso. Enzo invece riesce ad andare in finale ottenendo successivamente il terzo piazzamento. La manifestazione fu vinta dai gemelli Bordone, Andrea vincitore e Carlo al secondo posto…

…per onore di cronaca devo precisare che io ed Enzo come il nostro complesso, impegnati a suonare in altre serate avevamo preparato la nostra performance in un solo giorno…subito dopo questo spettacolo Enzo Trapani decide di lasciare il complesso, ma rientrerà successivamente per la manifestazione “Un Disco per l’Estate”…

Sempre a onor di cronaca, occorre precisare che in quei giorni i Milords erano stati nuovamente interpellati per un contratto di lavoro a Tunisi. Essendo tale impegno concomitante con la serata finale della manifestazione, i componenti del gruppo, pur partecipando alla gara, chiesero alla giuria di essere eliminati in fase preliminare. L’organizzazione prese atto della richiesta e per non pregiudicare la serata finale, decise di eliminare i componenti del gruppo The Milords nelle semifinali. In seguito, un ragazzo libico che aveva superato la prima fase della gara, non poté presentarsi alla finalissima per motivi di salute e, come da regolamento, venne ripescato uno dei concorrenti eliminati, Enzo Trapani, il quale alla fine riuscì a riscattare la prematura eliminazione del complesso conquistando il terzo posto.( fatti riferiti dallo stesso Enzo, memoria storica del gruppo, che ha collaborato alla stesura di questo diario ). 

 

Il presentatore della serata, Sergio Mormile

 

 

Inutile sottolineare che anche quella volta la tournee in Tunisia venne bocciata dai familiari del gruppo…

 

“ Un  disco  per  l’estate ”

 

 

Un’altra grande gara canora nella incantata terra tripolina.

Organizzata nel bellissimo e moderno albergo Libya Palace Hotel ”, la manifestazione “ Un disco per l’estate ”, attira l’attenzione del pubblico e della cronaca locale. Il complesso che segue l’evoluzione dei partecipanti è il nostro: The Milords 69.

…dal diario di Maurizio…

“Un disco per l’Estate”  13 giugno 1969

…dopo tre mesi di silenzio trascorsi a suonare all’Underwater Club o al Mediterranean Hotel, in varie serate danzanti, torniamo con una serata di spettacolo ideata da mio fratello Sergio, con Marcello Buzzanca e Gianni di Leonardo.

 …In pochissimi giorni riusciamo a preparare alla gara 18 giovani cantanti, 8 tra questi non hanno mai cantato in pubblico, né tanto meno con un complesso…questi ultimi, quali esordienti, parteciperanno nel girone B…

Dopo tanta attesa arriva il 13 giugno: i concorrenti gareggiano divisi in due gironi…

 

PRIMA SERATA

 

Girone  A

Girone  B

Renato Biomonte

Pino Rosano

Pino Vento

Pietro Saragozza

Enzo Trapani

Franco Arancio

Giuseppe Saragozza

Tom Rallo

Kricorian Agop

 

 


…nel girone A si qualificano Renato Biomonte, Pino Vento ed Enzo Trapani, nel girone B, Pino Rosano e Pietro Saragozza.

 

 

SECONDA SERATA

 

Girone  A

Girone  B

Carlo Bordone

Anna Scamporino

Pippo di Leonardo

Tony Ricevuto

Roby Biomonte

Massimo Militello

Franco Martellozzo

Franco Mauceri

Paolo Graziano

 

 

…Si qualificano per la finale Carlo Bordone, Franco Martellozzo e Roby Biomonte per il girone A, Tony Ricevuto e Massimo Militello per il girone B.

 

I giornali locali riportano la cronaca dell’avvenimento musicale


 

…Dopo le due serate di qualificazione si giunge all’attesa finale, il pubblico ha molto seguito la manifestazione e per la finalissima si registra una straordinaria affluenza di spettatori. In quell’occasione, sfoggiamo un delicatissimo impianto di amplificazione fornito anche di distorsori, una vera centrale del suono…

 

 

 

 

…In Sala sono presenti anche numerosi giornalisti e personalità della comunità italiana e tutto lascia intravedere che sarà una serata con una strepitosa finale…I cantanti gareggiano dando il meglio di se stessi trasportati dalla sete di vittoria, dopo una vibrante attesa viene sentenziata la classifica…Vince la gara canora, con merito, Franco Martellozzo, il secondo piazzamento è assegnato a Carlo Bordone. Nel girone B, dove gareggiano i debuttanti, si aggiudica la vittoria Pino Rosano…La stampa da molto rilievo all’avvenimento…

 

 

 

Franco Martellozzo  la sera della vittoria

Gli anni ’60 stavano volgendo al termine, mentre il beat toccava l’apice del suo successo.

I Milords potevano finalmente permettersi un vero impianto di amplificazione, e le parole di Maurizio, a distanza di quasi 40 anni, si caricano di un sapore nuovo e ancora più intenso…

In questa mia cavalcata nel passato ho descritto le cose che negli anni della mia infanzia e della mia adolescenza erano o non erano presenti, consapevole di come si potesse stare bene comunque, senza tutto quello che la vita ci offre oggi…

 

…La televisione, che non esisteva ancora, e si inventava il teatro nell’atrio del portone di casa…

…Il proiettore di films super 8 e quei fantastici impianti d’amplificazione dei ragazzi americani…Tutte cose che non avevamo mai visto, meraviglie di un progresso non ancora alla nostra portata…

Antonio, il batterista, era l’unico a possedere un’auto…Condizione inimmaginabile per i ragazzi di oggi, abituati a muoversi in macchina sin dal compimento della maggiore età…

Rileggendo queste pagine e sfogliando i ricordi, che solo assopiti si ripropongono adesso con tutta la loro forza, mi trovo a riflettere su quanto radicalmente tutto sia cambiato nel breve volgere di una generazione, e mi stupisco ancora, passo dopo passo, nel constatare come ogni cosa ovvia e banale oggi, non sia stata tale per me bambino e adolescente di un tempo.

E il diario di Maurizio mi aiuta a ricordare…

 

…dal diario di Maurizio…

…Finalmente a colori…

La prima foto a colori di cui sono in possesso, le altre sono rimaste dal fotografo, costavano troppo!

 

Maurizio Mormile Il nostro logo

 

…questo è il nuovo simbolo del nostro complesso, l’ho creato io e fa bella mostra sulla cassa della batteria di Antonio…

 

 

…altri spettacoli organizzati a Tripoli…

Il Due per Due

…E’ l’ennesimo spettacolo organizzato da Sergio, Marcello e Gianni, presentato dallo stesso Sergio, per la cronaca, mio fratello…

Il complesso della serata non sono i Milords 69, ma i Laramy…

Ricordo questo spettacolo perché vi ho partecipato come ospite d’onore per due serate, mentre Marisa, l’altra cantante dei Milords 69, ha partecipato una volta allo spettacolo…

 

…dal diario di Maurizio…

Un nuovo cambiamento

…Dopo diversi contrasti ed attriti ancora una volta i Milords cambiano volta: escono Roberto, la chitarra solista, e Bruno, la chitarra basso, vengono sostituiti da Pippo di Leonardo, come chitarra ritmica, e da Aurelio Vandelli quale chitarra basso…

 

Spettacoli tripolini

Durante lo svolgimento di questi ultimi avvenimenti io non ero presente, mi trovavo in Italia per assolvere l’obbligo di leva, ma anche durante il servizio militare ebbi occasione di incontrarmi con la musica e con lo sport…

Il cappellano militare, giovanissimo anche lui, ci aveva concesso l’autorizzazione a suonare musica beat in chiesa, durante la Santa Messa.

Con altri giovani appassionati di musica eravamo riusciti a trasformare alcune tradizionali parti cantate della Funzione in musica beat…Un’esperienza davvero unica sentire il suono della batteria e delle chitarre elettriche in chiesa!

 Musica e sport sono state le due grandi passioni della mia gioventù, e come tali hanno sempre accompagnato ogni mia esperienza di vita.

 Lo sport mi ha regalato grandi soddisfazioni anche durante il servizio di leva: venni chiamato a partecipare alla selezione per i campionati militari di basket, ma la concorrenza era tanta e davvero di altissimo livello…C’erano i campioni nazionali della pallacanestro italiana, quindi mi dovetti accontentare della convocazione, la quale naturalmente non ebbe alcun seguito, ma anche questa è un’altra storia… 

Mentre mi trovavo in Italia, appresi che in Libia si era verificato un colpo di Stato e che la Nazione era governata dal colonnello Gheddafi.

Dopo pochi giorni da questo avvenimento, ebbi la mia prima licenza. Provai a chiedere un visto per la Libia, ma non mi venne concesso in quanto le frontiere tra gli Stati erano ancora chiuse.

Solo dopo alcuni mesi con un’altra licenza riuscii a tornare a Tripoli per qualche giorno, ma il tempo a mia disposizione era troppo poco e nemmeno in quell’occasione riuscii a rivedere i miei compagni d’avventura.

Anni dopo Antonio mi ha raccontato di come tutti loro erano venuti a conoscenza dei rivolgimenti politici di quel giorno…

“…il 31 agosto avevamo una serata all’Underwater Club e tornando a casa la mattina del 1º settembre, fummo fermati da un posto di blocco di militari…Venimmo così a sapere del colpo di Stato e dell’inizio della rivoluzione condotta dal colonnello Gheddafi…”

 

…dal diario di Maurizio…

 Dopo gli avvenimenti del 1º settembre si incominciano a spegnere le luci sulle ribalte e sui palcoscenici musicali, purtroppo c’è ben poco da suonare…l’ultima volta che ci presentiamo in pubblico è per la festa di San Valentino…

Con quest’ultima esibizione si spengono i riflettori sui Milords…

 

The  Milords  oggi

 

Antonio Morreale, direttore di banca a Siracusa

Roberto Mione, funzionario bancario a Bergamo

Ugo Balistreri, funzionario bancario a Soligo (Treviso)

Enzo Trapani, pensionato, ex-funzionario bancario a Roma

Maurizio Mormile, tecnico di ricerca zootecnica a Monterotondo (Roma)

Marisa Milani, lavora nella grande distribuzione alimentare a Bosco Rubano (Padova)

 Bruno Isidoro, unica notizia certa è che attualmente vive in Inghilterra

Franco Lombardo, pensionato a Mascalucia (Catania)

Uccio Genovese (Stellario), Direttore ufficio poste. a Piacenza

Raffaele Brignone, pensionato, ex-funzionario INPS, dirigente sindacale a Pesaro

 

Ugo Balistreri

Raffaele Brignone

Roberto Mione

Maurizio Mormile

Enzo Trapani

 

 

 

Aggiornamento:dopo la prima pubblicazione del marzo 2005, Bruno Isidoro si è incontrato con il resto del gruppo ad Ostia lido, nel maggio 2005

 

 

 - a chi ha avuto la costanza e la pazienza di leggere tutto questo -

 

Questa che vi ho voluto raccontare è stata una delle esperienze più belle che la vita mi ha donato e ancora più bello e stato riviverla insieme agli amici con cui ho condiviso le gioie e i dolori di quel periodo. Non vi nascondo e non mi vergogno di dire, che più di una volta ho dovuto interrompere la scrittura di questo testo perché avevo gli occhi lucidi dalla commozione.

 

Ringrazio il Signore di avermi fatto vivere nei “ meravigliosi anni ’60 ” e di avermi concesso di trascorrerli nella terra che considero la mia seconda patria, la Libia, e in particolare in quella magica città che è Tripoli.

 

Raffaele detto Antonio

 

 

Fine

 

 

Grazie a Roberto Mione, per aver messo a disposizione parte del materiale fotografico riportato nel testo e per la costanza e l’impegno nella ricerca e nel ritrovamento di tutti i componenti dei Milords. Grazie a lui sono stati avviati una serie di contatti telefonici e telematici che hanno permesso di costruire una vera e propria rete di relazioni tra i componenti del gruppo.

 

Grazie a Maurizio Mormile, che ha fornito il suo diario originale, scritto nel periodo in cui si svolgeva questa avventura, parte delle foto e alcuni articoli di giornale.

 

Grazie a Enzo Trapani, memoria storica, più volte consultato telefonicamente per colmare lacune di ricordi e descrizioni di avvenimenti.

 

 Chiedo scusa a tutti coloro che ho nominato nel testo senza averne preventivamente chiesto l’ autorizzazione, ma questo diario non ha scopo di lucro e verrà pubblicato sul notiziario l’OASI, giornale dell’associazione EX ALLIEVI LASALLIANI di Libia.

 

Chi desiderasse ricevere il diario nell’edizione integrale, con parte delle foto a colori, può richiederlo all’autore, che lo invierà dietro pagamento delle reali spese di stampa e spedizione.

 

 

Prodotto e stampato con mezzi informatici propri presso l’abitazione dell’autore

Via Varese, 12     61100 Pesaro

Finito di stampare marzo 2005