LA STANZA DI    RICCARDO CHISARI


Riccardo Chisari


TRIPOLI BEL SUOL D'AMORE
RACCONTI DI
RICCARDO CHISARI
EDIZIONI S.A.R.C. - LUINO

TAHAR AL TARHUNI

Dovete sapere che il mio papà faceva, quand’ero bambino, il giornalista, l’impaginatore, il compositore, l’editore e naturalmente anche il tipografo dell’unico giornale che in quel paese esisteva: “L’ORA DI TRIPOLI ”.

Siccome, come si sà, per far uscire il giornale alle prime ore del mattino, il lavoro del giornalista, tipografo, ecc. ecc. il mio papà lo doveva fare durante tutta la notte. Di conseguenza, mi ricordo, che la mattina appena io insieme ai miei fratelli ci alzavamo dal letto, giusto il tempo di lavarci la faccia, arrivava lui con una decina di Sfinse (1) calde calde incartate dentro un foglio di giornale.

 ...arrivava lui con una decina di Sfinse calde calde incartate dentro un foglio di giornale.

Che belle  quelle frittelle croccanti!!  Erano per lo più grandi come una pizza, il bordo tutto intorno era soffice e morbido , sembrava proprio il volante di una Sajjarat (2),  mentre la parte all’interno era sottile e croccante.  Intanto che  noi ragazzi divoravamo il tutto, mamma veniva a conoscenza delle notizie più importanti, poi data un’occhiata , tra una macchia d’unto e l’altra, ai titoli ed all’impaginazione del giornale  sentenziava il suo giudizio estetico-critico-giornalistico-sensazionale.

SI SCONTRA UN CAMMELLO CON UNA VACCA

PULMINO CARICO DI CAPRE SI RIBALTA

IL RE IDRIS (3) SI CURA UN CALLO

ROMA E’ SEMPRE PIÙ’ VICINA A TRIPOLI

COSTRUIRE UNA CASA NEL DESERTO

SI PERDE NEL SERIR (4) UNA CAROVANA

poi  naturalmente le notizie dall’estero ed infine quelle economiche e gli scambi commerciali.A scuola ovviamente  ero il più informato di tutti e tenevo metodicamente il sunto delle notizie più importanti subito dopo l’appello.

A lungo andare però la cosa a mia madre non andava più giù tanto a genio, si sentiva sempre più sola, anche se noi , suoi figli,  ce la mettevamo tutta nel fare casino e nel cercare di tenerla impegnata. Cos’ì un bel giorno ne discusse con mio padre e giunsero alla conclusione che era necessario affiancare una persona di fiducia alla mia mamma. Nei giorni successivi babbo mise un annuncio sul giornale, diede voce al barbiere, parlò con il rigattiere, con quello che consegnava il latte, parlò con il nostro fornitore di uova fresche, chiese consiglio al panettiere, insomma si diede veramente un gran da fare per trovare qualcuno di fiducia che potesse venire a casa nostra ad abitare in qualità di custode-sorvegliante. Dopo lungo pellegrinare fu messo a corrente che un certo Tahar  (5) Al Tarhuni  (6) che abitava nel deserto, aveva espresso il desiderio che gli sarebbe molto piaciuto trasferirsi nella nostra metropoli  e dato i tempi difficili che allora correvano era disposto a far qualsiasi cosa  per poter lavorare e mettere da parte qualche piastra (7) affinché potesse comperare una moglie come si deve e mettere su famiglia come i grandi signori. Accompagnato da Bubakker  (8) mio padre si recò nel deserto nei pressi di Tarhuna  (9) e lì chiese di Tahar Al Tarhuni.

Tahar era giovane, forse aveva per lo più 24/25 anni, era scuro di capelli, chiaro di carnagione  e portava regolarmente la taghiia  (10)  bianca sulla testa.

Quella sera venne subito a casa nostra e quando mia madre felice gli mostrò la sua stanza, che nel frattempo avevano fatto costruire sul retro del  giardino, lui il Tahar rifiutò immediatamente , in quanto , in quella cosa lì in muratura,  tutta intonacata sia dentro che fuori, con una porta di legno, una finestra, una terrazza, un tetto e persino un Bitarrah  (11)  all’interno, lui, non ci sarebbe mai entrato ad abitare. Era antigienico; una casa come si deve - lui,  che veniva dal deserto  se ne intendeva veramente - doveva essere fatta in legno e paglia, per  porta al massimo una tenda, un buco per terra vicino al banano andava benissimo per il cesso, e poi la questione del tetto.. era veramente impossibile che una casa dovesse avere un tetto, e continuamente chiedeva a tutti:

Ma come si fa a guardare il cielo e pregare ad Allah se non vedi il cielo ed il firmamento?

A questo punto il Tahar ebbe il consenso da parte dei miei di approvvigionarsi di tutto il legno che trovava utile nel nostro giardino per potersi costruire una casa adeguata ai suoi desideri verso il lato sud ovest del  terreno.

 

Il Tarhuni l’indomani si mise all’opera , si armò di sega, chiodi e martello, raccattò un pò ovunque ciò che gli poteva andar bene, una tavola, uno sgabello, un foglio di cartone, una lamiera traforata, quattro pali di ferro, insomma, tutto quanto poteva essere riciclato a dovere. In breve tirò fuori il perimetro con tanto di staccionata intorno per il regolare  Farrug (12) ed all’interno  utilizzò quella cosa tutta bianca e rossa di forma strana che aveva trovato sotto le piante dei datteri a confine con la proprietà del signor Severino Speranza.

 

Quando la Bait  (13) fu pronta il Tahar ci invitò tutti a prendere il Gahua (14), fu allora che il mio papà ebbe il suo primo colpo al cuore; il nostro custode aveva smantellato a dovere  il motoscafo di legno che aveva parcheggiato in giardino per effettuare alcuni ritocchi alla chiglia.

 Mai un Gahua’ fu più sofferto, tra smorfie e sorrisi bevemmo seduti sui sedili in skay a strisce bianche e rosse .

Per tavolino avevamo la ciambella di salvataggio mentre  fuori la bandierina rossa svolazzava al vento .

VOCABOLI TAHAR AL TARHUNI

1

Sfinse               

Frittella

2

Sajjarat             

Automobile

3

Idris

Idris era il nome del Re  Idris I^ El Senussi il Senussita

4

Serir

parte del deserto

5

Tahar                

nome comune di persona

6

Tarhuni             

proveniente dalla città di Tarhuna

7

Piastra

moneta locale in argento

8

Bubakker           

nome comune di persona

9

Tarhuna             

Tarhuna era una città all’interno a sud-est di Tripoli

10

Taghiia              

Copricapo

11

Bitarrah             

Cesso

12

Farrah                

Pollaio

13

Bait

Abitazione

14

Gahua’

Caffè

 

Nuovo edificio

Galleria

Il porto di Tripoli

 pianta di Tripoli 01

 pianta di Tripoli 02


Ernandes homepage willy salinos glossario italo-arabese Indice Chisari