Punta
Ala, giovedi 02 aprile ore 18:30
Shack …shack… shack è il rumore sordo
della mia stampante che dal suo interno
sta espellendo in questo momento il mio
biglietto ferroviario di solo andata che
mi porterà domani da Follonica a
Torino Portonuova. Al vederlo mi sento
elettrizzato. Conto le ore che mancano
all'inizio del raduno di Torino degli
ex-lali delle Scuole dei Fratelli
Cristiani a cui quest'anno
parteciperò. L’ultimo raduno a cui ho preso
parte è stato tre anni fa., sempre a
Torino. Da allora non sono più andato a
nessun altro raduno . Malgrado ciò non
mi sento colpevole, anzi mi sento a posto
con la mia coscienza. Reputo di aver dato
un generoso contributo del mio tempo
libero alla riuscita di questi
raduni , pubblicizzandoli ed inserendo nel
mio sito
www.ernandes.net/index.htm i commenti
e tutte le foto dei partecipanti a questi
raduni. Ad inviarmi con sommo zelo queste
foto sono stati gli ex-lali ed amici
Raffaele Brignone , Antonio e Giulio
Marcello e Giampiero Bakovic
utilizzando la posta elettronica.
I fotografi dei passati raduni |
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Raffaele Brignone |
Giulio Marcello |
Antonio Marcello |
Giampiero Bakovic |
Punta Ala -
Torino, venerdi 3 aprile
Mia moglie Joanne mi accompagna in macchina alla
stazione di Follonica. Salgo su uno
scompartimento di seconda classe dell’eurostar
Campidoglio che mi deve portare alla
stazione Torino Portanuova. Di fronte a me ,
accanto al finestrino, è seduto un distinto
signore di circa settanta anni che sta parlando
sommessamente al suo cellulare. Finito di
parlare tira fuori dal taschino della sua giacca
un piccolo pacchetto di mentine e con un
simpatico sorriso mi fa cenno di prenderne
qualcuna. Io accetto di buon grado e lo
ringrazio di cuore. Iniziamo a conversare,
parlando del tempo. Continuiamo la nostra
conversazione in un clima di cordialità come se
ci fossimo conosciuti da chissà quanto tempo.
Gli dico che vado a Torino ad un raduno di ex
miei compagni di scuola. Anch’io vado a
Torino a trovare dei miei vecchi amici di
gioventù., mi dice. , poi riflessivo
aggiunge, : In effetti non sono, come nel suo
caso, molti amici ma solo una amica. Il
dado è tratto, così mi racconta la sua storia.
Vive a Roma ed è vedovo da circa due anni. Il
suo viaggio a Torino ha lo scopo di
riallacciare a distanza di circa 54 anni
un’amicizia con una signora (parrucchiera e
separata) che era stata il primo amore della sua
vita. Dopo aver lasciato il suo paese natio
(Milazzo in Sicilia) all’età di dieci anni va
a vivere con i suoi genitori a Torino . Qui,
nella bottega di suo zio, impara il mestiere di
parrucchiere, e all’età di sedici anni incontra
il primo amore della sua vita, una ragazzina di
tredici anni. Il destino crudele li separa .
Lui, come una volta era consuetudine in
Sicilia, viene costretto dal padre a sposare
una ragazza del suo paese. Lei, la piccola
torinese, ormai rassegnata a questo destino e
si trova un altro compagno. Oggi, a distanza di
54 anni., lui è vedovo, lei è divorziata. Lei
non ha mai sperso le speranze di poterlo
.incontrare di nuovo. Lei rimane sempre in
disparte, anche se lo seguiva sempre come
un'ombra, educatamente a distanza. Di lui
sapeva ogni. Solo quando lui rimane vedovo gli
telefona per accertarsi delle sue condizioni di
salute. Si parlano e ricordano i vecchi tempi
passati insieme.. Ora lei è sulla strada per
andarla a trovare. La piccola torinese corona
finalmente il suo sogno d'amore, un sogno che la
ripaga di tante amarezze. . Il nostro treno è
ormai giunto alla stazione di Torino Portanuova.
Ed anche il racconto finisce. Noi ci
salutiamo come due vecchi amici
*******
Ad
aspettarmi all'inizio del binario trovo Felice
Spagnuolo, l’organizzatore del raduno. Insieme a
lui c’è Mimmo Flagiello, tripolino anche lui (classe 1940), giunto da poco
a Torino con un altro treno
proveniente da Fiumicello, un paesino in
provincia di Udine.
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Felice
Spagnuolo |
Mimmo
Flagiello |
Fratel Luigi Montini |
Felice
Spagnuolo, sempre gentile e disponibile, accompagna
me e Mimmo Flagiello con la sua nuova macchina al centro La
Salle, (Strada Santa Margherita 132, 10131
Torino), dove ad accoglierci troviamo il
simpatico fratel Luigi Montini, che malgrado i
suoi 72 anni ha un aspetto ancora giovanile.
Anche fratel Luigi è stato in Libia, ma a
Bengasi. Lui che era stato
direttore dell’Istituto dei Fratelli Cristiani
di Bengasi dal 1955 al 1970.
Dopo averci assegnato due camererette, la
202 a Mimmo Flagiello e la 203 a me,sistemati
frettolosamente i nostri bagagli, Fr,
Fratel Luigi Montini, ci accompagna
al quarto piano nella stanza 407 per fare
visita a Fr. Arnaldo Grassano.
Lo troviamo disteso sul suo letto mentre sta
seguendo distrattamente un programma televisivo.
|
Fratel Arnaldo
Grassano |
Fratel
Arnaldo appena mi vede, mi punta il dito e dice:
" Tu sei Ernandes, il marinaio che scrive".
Poi si rivolge a Mimmo Flagiello: " Tu
sei il mio caro Attila .... Flagiello di
Dio", ma che fai? Non invecchi mai?".
Mi avvicino a Fratel Arnaldo e lo abbraccio.
Mi commuovo nel rivederlo così cambiato,
in quello stato, magro e stanco, diverso
rispetto a tre anni fa, quando lo avevo
visto nel raduno ex-Lali di Torino del 2006.
Ricordo brevemente, per chi non lo sapesse, che
cosa ha rappresentato la figura di Fratel
Arnaldo Grassano nell'ambito della nostra comunità italiana di Tripoli, nel periodo che va
dal 1946 fino al giugno del 1956, quando per
ordini superiori era stato costretton a lasciare la Libia ed il
Suo Gruppo di estimatori. Se
ne era tornato definitivamente in Italia, salvo
poi ritornare sporadicamente in Libia
negli anni successivi. per altre occasioni.
Fratel Arnaldo, oltre ad essere stato un maestro delle
scuole elementare dell'Istituto La Salle, era
anche il maggior interlocutore italiano con
le autorità locali libiche,
rappresentate principalmente dal signor Massaud
Zentuti, responsabile delle attività
sportive locali in quel periodo.
|
Messaud Zentuti e l'arbitro
Abdulatif Turki |
Lavorando
congiuntamente con
armonia e rispetto reciproco, organizzavano
insieme eventi sportivi. In questi eventi si
confrontavano, in differenti discipline, atleti della
comunità italiana a Tripoli con atleti libici locali.
Per quanto riguarda il calcio, gli italiani
erano rappresentati da squadre italiane che,
a loro volta, si riferivano alle parrocchie locali
come il San Francesco, l’Antoniana
, il San Camillo, l’Olimpia e La Salle. La
controparte era rappresentata da squadre di
prestigio come l’Ittihad, l’Ahly Tripoli, il
Medina per il calcio, il Takaddem e l'Aurora per
il basket, la Polizia per il ciclismo. Per
stimolarlo e per tastare la sua memoria chiedo a
Fratel Arnaldo se si ricorda ancora
dell'atletica libico Squsi, uno dei migliori, se
non il migliore, centrocampisti del calcio
libico di tutti i tempi. "Certo che mi
ricordo di Alì Squsi, persona garbata e gentile,
che, poveretto, da piccolo si era fatto male al
labbro e parlava con la lisca. Ti racconto un
episodio singolare avvenuto nel 1952,
quando la
nazionale libica di calcio era stata
invitata a partecipare ad un torneo di un Paese
del Mediterraneo. Ali Squsi,
oltre ad essere il miglior giocatore per le sue
doti tecniche ed agonistiche, era anche il capitano ed
il responsabile della rappresentativa libica.
Purtroppo quello era ancora un periodo
brutto per tutti noi, specialmente dal punto di vista
economico-finanziario, visto che la seconda
Guerra Mondiale era terminata da poco
tempo. Se era brutto per noi, pensa un po'
quanto lo fosse per loro. La nazionale di
calcio libica era giunta in quel Paese prima via mare e poi con mezzi di
fortuna,via terra. Squsi, essendo il capitano e
responsabile, oltre alla preoccupazione di
doversi confrontare degnamente con le
migliori
squadre di calcio del mondo ,
doveva pensare anche a rifornire di cibo i suoi
compagni di squadra. Visto
che i soldi forniti dalla federazione libica erano
stati sempre scarsi, per
racimolarne altri, Squsi si era inventato un
espediente: vendeva all'asta, al miglior offerente,
alcune delle maglie della nazionale libica. Con
i soldi ricavati riforniva di cibo i suoi
compagni di squadra.. Purtroppo i libici non vinsero ne pareggiarono
nessuna partita, ma se ne tornarono a casa
comunque soddisfatti di aver partecipato,
seguendo quel famoso motto del barone
Pierre de Frédy di Coubertin." Ora
però mi accorgo che
Fratel Luigi
Montini cerca di attirare la mia attenzione. Mi
fa intendere che il tempo a
nostra disposizione è ormai scaduto e che Fratel
Arnaldo ha assolutamente bisogno di riposarsi.
Avrei voglia di continuare a parlare con lui
all'infinito, chissà quanti altri aneddoti ne
potrebbero venire fuori.. Egoisticamente parlando, sarei rimasto ore
ed ore ad ascoltare Fratel Arnaldo.
Purtroppo al momento la sua fibra non è più così
forte come quella di una volta.
******
Nel cortile
incontro Mario Anan , che viene dalla
Svizzera, Luciano Pieroni e la moglie Daniela.,
provenienti con il loro camper da Trieste e
Mario Chiodi, cognato di uno dei nostri
consiglieri, Luigi Gozzo, che abitano a Pianezza, alla
periferia di Torino.
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Mario Anan |
Mario Chiodi |
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Pieroni Luciano |
Pieroni Daniela |
Dopo un
aperitivo consumato insieme presso uno dei vari
signorili snack bar di Via Po, decidiamo
di ritrovarci a cena al Ristorante
tunisino
LA CASBAH, sito un po' in periferia, in Via Ragusa,.
Biglietto
ristorante LA KASBAH - Via
Ragusa 18 - 1037 Torino - tel.
011.3090032 |
Qui
incontriamo altri tripolini: Michele Mitrione,
Antonio De Cianni, Uccio D’Angelo, Antonio Baldassarre e
SergioSecco invitati in precedenza da Mario Anan a
partecipare a questa cena.
Venerdi
03 Aprile 2009, ore 09:00 al
ristorante LA CASBAH a Torino |
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Da sinistra:
Domenico Ernandes, Daniela Pieroni,
Luciano Pieroni, Mario Chiodi (di
spalle) e Mimmo Flagiello |
Da sinistra :
Antonio De Cianni, Antonio
Baldassarre e Mario Anan |
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Michele Mitrione |
Antonio De Cianni |
Sergio Secco |
Antonio Baldassarre |
Questo
ristorante è conosciuto per le sue specialità
culinarie orientali , tra cui il cuscus, che
viene cucinato in varie versioni:
tradizionale, reale, vegetale, col polpo, con
la cernia . Ognuno fa la sua scelta, poi
Antonio, il simpatico oste italiano di
origine tunisina, suggerisce a chi ha scelto
quello di carne , un vino rosso siciliano, Il
Padrino, un nero d'Avola, di un gradevole rosso
rubino, con un gusto ben strutturato con sentori
di frutta. Per chi ha scelto il cuscus di pesce
c'è uno squisito vino bianco, anch'esso
siciliano ( e che altro sennò?), il
Corvo di Salaparuta. Al termine, insieme ad un
tè, dolcissimo con le mandorle gustiamo una
micro fetta (volutamente per non indulgere
troppo con l'assorbimento di calorie) del buonissimo
dolce arabo, un dessert di origine mediterranea
(dico mediterranea per non scontentare nessuno) chiamato baklawa.
Rimango deluso per una sola cosa. La
tanta attesa esibizione della
ballerina con danza del ventre, viene
rinviata per motivi
finora a me sconosciuti.
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Danza del ventre
(foto di repertorio) |
Il
Padrino, nero d'Avola |
Il Corvo bianco
di Salaparuta |
Un piatto di cucscus |
Il dolce arabo
baklawa |
Torino,
sabato 04 aprile 2009 - mattino
Bellissima
giornata di sole. Esco con Mimmo Flagiello
per andare a fare colazione. Nel cortile
dell'edificio incontriamo Mario Anan,
Luciano e Daniela Pieroni.. Nel frattempo
arriva anche Mario Chiodi con la sua
consorte Cetty Gozzo.
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Cetty Gozzo in
Chiodi |
Chiodi Mario |
Gentilmente
i coniugi Chiodi ci invitano a pranzo nella
loro casa di Pianezza.
Qui troviamo
Luigi Gozzo,
fratello di Cetty, e sua moglie
Loretta, Nini e Giovanna Falletta
Gianni
Tantillo e la moglie
Dina Nahum,
Pino Maisano
e sua moglie
Maria (arrivati da poco col
gruppo Alitalia), Vincenzo Falletta, Vanda Falletta con
il marito Francesco
Chiara ed i due fratelli
Claudio e
Pino Dal Passo.
Servizio
fotografico di Mario Chiodi -
cliccate sulle foto x ingrandirle |
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A |
B |
C |
01 |
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Da
sx : Gianni Tantillo, Mimmo
Flagiello e Domenico Ernandes |
Da
sx: Enzo Falletta, Mimmo Flagiello e
Pino Dal Passo |
Da
sx: Francesco Chiara, Dina Nahum e
Maria Maisano |
02 |
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Da sx: in
fondo Luigi Gozzo, Gianni Tantillo,
Claudio Dal Passo e Domenico
Ernandes |
Da sx: Pino
Dal Passo e Mario Anan, |
Da
sx: Loretta Gozzo, Luigi Gozzo,
Luciano Pieroni, Mimmo Flagiello e
Maria Maisano |
03 |
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Foto di gruppo
n.1 |
Foto di gruppo
n.2 |
Foto di gruppo n.3 |
04 |
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Foto di
gruppo n.4 |
Da sx: Enzo
Falletta, Mimmo Flagiello e Pino
Dal Passo |
Foto di
gruppo n. 5 |
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Loretta Gozzo |
Luigi Gozzo |
Dina Nahum in
Tantillo |
Gianni
Tantillo |
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Maria Maisano |
Pino Maisano |
Claudio Dal
Passo |
Pino Dal Passo |
Nel
pomeriggio con Chiodi e Pieroni torno a
Villa San Giuseppe, per giocare per un po'
di tempo
a ping pong, nella sala giochi dell'Istituto.
Ad avvicendarsi nel palleggio, oltre al
sottoscritto, ci sono
Luciano Pieroni, Mario Chiodi, Mario
Vigneti, Giuseppe Segalla ,
Gaetano Salgaro e Luciano Michel. Altri
non vengono perchè sono impegnati per motivi
organizzativi oppure , chi per un motivo e chi
per un altro, sono acciaccati.
Una fase del
palleggio a ping pong tra Luciano
Pieroni e Mario Chiodi |
Mi telefona
Umberto Vaccarini
che mi conferma l’arrivo del
gruppo Alitalia, formato oltre che da lui
anche dalla sua consorte
Angela,
Silvio e
Maria Villano,
Burgio
Carnabucci col fratello
Franco Burgio,
Floriana
Zappoli,
Adriana Quattrocchi,
Mario Salemi
e
Maria Luisa
Natale
Salemi ,
Guido Di Gloria e
Giancarmine
Valeri.
GRUPPO ALITALIA TRIPOLI - 2009 |
Alle 20.30
finalmente l’incontro con tutti i partecipanti alla
cena ( con un menù a base di pesce) di questo
raduno
nella mensa di Villa San Giuseppe. Ospite
d’onore è Fr. Arnaldo, che siede a
capotavola con accanto, alla sua sinistra, la
signora Claudia Romano, consorte dell’avvocato
tripolino Romano Cordiano detto Iano. A seguire Fratel Luigi Montini, l'ingegnere
Francesco Prestopino, Nanni Gritli, il nostro
Presidente Giancarlo Consolandi, il Prof. Ali S. Husnein, Giuseppe Segalla,
Fratel Bruno Bordon, Fratel Piero Spagnolini
tutti a sedere allo stesso tavolo. Poi sparsi
quà e là. Marcello Trovato,
Pasqualino Sepe, Renata Toso, Luciano Michel, Antonio Marcello
con la sua la
sua consorte Maria Gabriella,
Gaetano Salgaro, Giovanni Romano (sempre pronto
a riprendere tutto e tutti con la sua video
camera digitale) , Gigi Badalucco e sua moglie Lina, Nicola Hannis con la sorella Anna Maria
e la loro amica ,
Fabia Ferro, Giovanni
Rizzo, Giampiero Bakovic (solo in visita di
cortesia), Michele Mitrione
con la sorella Lina, Nicola Vischi con consorte
e figlia, il gruppo Alitalia, oltre a
tante altre persone a cui chiedo scusa per non
essere riuscito fino ad ora a prendere
nota del loro nome.
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A |
B |
C |
D |
01 |
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Fratel Arnaldo
Grassano |
Claudia Romano |
Fratel Luigi Montini |
Ing. Francesco
Prestopino |
02 |
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Fratel Piero Spagnolini |
Nanni Gritli |
Giancarlo Consolandi |
Alì S. Husnein |
03 |
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Giuseppe Segalla |
Fratel Bruno Bordone |
Felice Spagnuolo |
Renata Toso |
04 |
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Giancarlo Trovato |
Regina Trovato |
Marcello Trovato |
Luciano Michel |
05 |
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Antonio Marcello |
Maria Gabriella
Marcello |
Gaetano Salgaro |
Giampiero Bakovic |
06 |
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Nicola Vischi |
Aldo Caprio |
Rosa Gallo |
Giovanni Romano |
07 |
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Gigi Badalucco |
Lina Badalucco |
Nicola Hannis |
Anna Maria Hannis |
08 |
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Michele
Mitrione |
Lina Mitrione |
Pasqualino Sepe |
Giovanni Rizzo |
Domenica
05 aprile 2009 - Domenica delle Palme
Verso le
10:00 con Antonio Marcello andiamo a salutare
fratel Arnaldo. Antonio e Fr. Arnaldo cominciano
a scambiarsi amichevolmente battute ricordando lontane
reminiscenze tripoline. In
particolare ricordano insieme le Olimpiadi GREST
che si svolgevano al termine dell'anno
scolastico,durante l'estate, nello
stabilimento balneare a metà tra il la
spiaggia del Lido Nuovo e quella dei Sulfurei.
Queste vacanze-premio duravano una ventina di giorni
circa. Il gruppo era formato da una cinquantina
di ragazzi, di un'età che andava fra i dieci ed
i dodici anni. Questi ragazzi,
accompagnati dai loro genitori, si riunivano
davanti al cancello di ferro colorato di verde
del
"Santo Cortile" della Scuola dei
Fratelli Cristiani di Tripoli di Sciara Afgani -
Chi non ricorda la nostra squadra La Salle
ed il ritornello, che
era il nostro grido di incitamento : Olio,
petrolio, benzina minerale, per battere La Salle
ci vuole la Nazionale !
Da lì, sotto la rigida tutela di fratel
Arnaldo (dico rigida pensando a tutti i
ceffoni che avrà dato un tempo con quelle
sue manone), di fratel Regolo e qualche volta anche
del Presidente Gildo Drago partivano alla volta
della Colonia Marina. Una volta riuniti ed
inquadrati, questi ragazzi partivano a bordo di
una vecchia corriera anteguerra, che aveva il
cofano anteriore del vano motore che
assomigliava ad un grosso
muso d'animale ed era rivestita da enormi
cerchioni in lega. Durante il tragitto l'allegra
comitiva sciorinava tutto il repertorio di
canzoni che generalmente si usa cantare in
queste in queste circostanze. Ad esempio Sul
cappello /sul cappello che noi portiamo/c'è una
lunga /c'è una lunga penna nera/che a noi
serve/che a noi serve per bandiera/su quei
monti/su quei monti a guerreggiar oilalà /Evviva
evviva il reggimento/evviva evviva il coro degli
alpin....
oppure Vecchio
scarpone/ quanto tempo è passato /quante
illusioni/ fai rivivere tu /quante canzoni /Sul
tuo passo ho cantato ..o ancora
Viva i Pompieri di Viggiù/ che quando passano /i
cuori infiammano./Viva i pennacchi rossi e
blu/Viva le pompe dei pompieri di Viggiù!...oppure.Nella
vecchia fattoria ia-ia-o /Quante bestie ha zio
Tobia ia-ia-o /C'è la capra-capra-ca-ca-capra /Nella
vecchia fattoria ia-ia-o. /Attaccato a un
carrettino ia-ia-o /C’è un quadrupede piccino
ia-ia-o /L'asinel-nel-nè-nè-nel /C'è la
capra-capra-ca-ca-capra /Nella vecchia fattoria
ia-ia-o./Nella stalla silenziosa ia-ia-o /Dopo
aver mangiato a iosa ia-ia-o /Dorme il
bue-bue-bu-bu-bue /C'è un bel cane/cane/ca-ca-cane /C'è
il maiale-iale-ia-ia-iale /C'è un bel
gatto-gatto-ga-ga-gatto //C'è la
capra-capra-ca-ca-capra /Nella vecchia fattoria
ia-ia-o.
Antonio
Marcello, ora sembra preso dalle convulsioni, perchè si mette a ridere
a crepapelle, ricordando un
vecchio ritornello che inizia così: " La macchina
del capo/ ha un buco nella ruota/ e noi la
ripariamo col chew gum/ la macchina del capo/ ha
un buco nella ruota/ pischhhhhhhhhhh..
(sibilo di una ruota bucata!!)".
Arrivati sul luogo tutti prendevano posto in
una enorme baracca in legno, dove sistemavano
i loro bagagli. La baracca veniva
utilizzata per dormire e per mangiare, insomma per
tutto. Le olimpiadi GREST consistevano in tanti
giochi per ragazzi. Al termine della gara i
vincitori venivano premiati con dei piccoli
regali. Durante la mattina la
maggior parte di questi giochi si svolgevano in
acqua, dove si facevano gare di nuoto sulla
varie distanze. Nel pomeriggio, dopo il pranzo,
le olimpiadi GREST si disputavano sulla
spiaggia. C'era la corsa con i sacchi, quella
col cucchiaio in bocca , su cui stava in
equilibrio una patata, la corsa a tre gambe, il
tiro alla fune, la corsa alla bandierina, il
gioco delle biglie di vetro sulla sabbia. I
vincitori, divisi per età ed anche in questo
caso venivano premiati con medaglie
e regali. La
sera dopo cena, (sia il pranzo che la cena
venivano preparati dal fratel Igino), prima di
andare a dormire nelle loro brande all'interno della
baracca, venivano accesi dei falò sulla
spiaggia. Poi tutti a nanna, per ricominciare
daccapo il giorno dopo. Antonio ride
ancora di gusto ricordando che per colazione veniva servito ai
ragazzi una miscela di latte in polvere,
che sembrava gesso allungato con acqua. Fratel
Arnaldo ed Antonio ricordano alcuni dei nomi dei bambini di allora:
Carlo Belpassi, Roberto Marziani, i fratelli
Giancarlo e Piero Caputi, Franco Toso, Omero
Orsi, Cesare Giannotti, Gianni Piva, Mimmo
Flagiello, Gaetano Salgaro, Nanni Guastella, i
fratelli Sillano, Gianni Loffredo, Giancarlo
Cibin, Angelo Cusimano, Gianni Rizzitano,
Augusto Casadio ed altri ancora. Alcuni di essi
purtroppo sono già scomparsi.
Da sx:
Antonio Marcello, Fratel Arnaldo
e Domenico Ernandes a proposito
di ... Olimpiadi CREST |
Sono quasi
le 11:00, alla spicciolata arrivano in macchina altri tripolini. Roberto Longo,
il nostro ex-redattore del notiziario lasalliano
l'OASI, con la moglie Rosetta Martelli Longo,
Alberto Paratore, Giulio
Marcello con la sua macchina fotografica a
tracolla, Giampiero e Livia Bakovic, Franco Battiato, Amilcare
Angelucci, Riccardo Chisari, Umberto Cordani, Giuseppe Bova in carrozzella
accompagnato dai suoi figli Nino e Franco.
Arrivano anche Giuseppe Guarella, Antonio Gallo,
Giovanni Moro, Maria Luisa Cadori, Elena
Schiavone, Stefano Fiorentino, Maria Pia
Pelligra, Stefano D'Amico ed altri ancora
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A |
B |
C |
D |
01 |
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Roberto Longo, ex
redattore dell'OASI |
Rosetta
Martelli in Longo |
Alberto
Paratore |
Giulio
Marcello |
02 |
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Umberto Cordani |
Riccardo Chisari |
Franco Battiato |
Amilcare Angelucci |
03 |
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Mario Vigneti
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Giuseppe Bova |
Nino Bova |
Franco Bova |
Domenica
ore11 :00
incontro nella Sala-Cappella
Iniziano
gli interventi
di
Giancarlo Consolandi
con il suo discorso introduttivo.
Alberto
Paratore legge il Padre Nostro in
arabo. Seguel'intervento di ringraziamento di
Fratel Arnaldo. Prende la parola l' Avv.
Cordiano Romano, che ha ospitato per tanti
anni Fr. Arnaldo nella sua casa a Massa.
Fratel Arnaldo mentre ringrazia
|
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|
Ing. Giancarlo Consolandi |
Prof.
Alberto Paratore |
Avv. Romano Cordiano |
Poi è la volta del prof. Ali
Husnein, parente di Fuad Cabasi,
che cita due interessanti aforismi: Chi ti
insegna una lettera ti fa suo schiavo e poi
Se hai
un amico visitalo sovente perché le spine ed i
rovi rendono impraticabile il sentiero in cui
passa nessuno - Nanni
Gritli parla dei viaggi che lui organizza
per far visitare la Libia a tutti i tripolini.
Interviene di nuovo
Giancarlo Consolandi per parlare della nuova
legge sugli indennizzi ai profughi della Libia e degli eventuali viaggi in Libia
che organizzerà Gritli. Infine lo storico
Ing.
Francesco Prestopino presenta la signorina Chiara Loschi,
una studentessa in antropologia culturale
all'Università di Torino, che sta
preparando una tesi sul rapporto tra Italia e
Libia tra il passato coloniale e gli
avvenimenti recenti.
Il prof. Ali Husnein nel suo
discorso mentre cita i suoi aforismi |
|
|
Nanni Gritli e Giancarlo Consolandi |
Chiara Loschi con lo storico
Francesco Prestopino |
La Santa
Messa inizia alle ore 11.45 ed è officiata
da Padre..............
Domenica
ore 12.45 Pranzo
sociale
Servizio
fotografico di Giulio Marcello -
cliccate sulle foto x ingrandirle |
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A |
B |
C |
D |
01 |
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Da
sx: Antonio Marcello, Fr. Arnaldo ed
Ali Husnein |
Mario Chiodi con la consorte
Cetty Gozzo Chiodi in sala |
Da sx: Ing. Francesco Prestopino,
Claudia Romano e l'Avv. Cordiano
Romano |
Fratel Arnaldo con una sua
parente |
02 |
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Giancarlo Consolandi e Fr.
Arnaldo |
Il Prof. Ali S. Husnein mentre
viene premiato da Fr. Luigi Montini |
La Santa Messa. In primo piano in
centro Giuseppe Segalla |
Nanni Gritli, Felice Spagnuolo e
Giancarlo Consolandi confabulano
prima del pranzo |
03 |
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|
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Giancarlo Consolandi, Giuseppe
Segalla ed il Prof. Ali S. Husnenin |
Da sx: Umberto Vaccarini, Silvio
Villano, Maria Villano, Angela Di
Fede Vaccarini, appoggiata alla
colonna Renata Toso, Rosetta
Martelli Longo e Roberto Longo |
Da sx: Giuseppe Segalla, Antonio
Marcello, Maria Gabriella Marcello,
Regina Trovato e Giancarlo trovato |
Da sx: Domenico Ernandes, Sergio
Secco, Antonio De Cianni, Mario Anan,
Cetty Gozzo, Mario Chiodi e Daniela
Pieroni |
04 |
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Da sx: Renata Toso, Gaetano
Salgaro, Luciano Michel, Riccardo
Chisari, Amilcare Angelucci,
Trimpoli |
Da sx: A. Romano, Lina Badalucco,
Gigi Badalucco, Giovanni Romano,
Anna Maria Hannis, Fabia Ferro e
Nicola Hannis |
Da sx: Mario Anan, Maria
Gabriella Marcello, Regina Trovato e
lo Chef |
Da sx: Maria Gabriella Marcello,
Regina Trovato e Livia Bakovic |
05 |
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Luigi Gozzo, Loretta Gozzo,
Pasqualino Sepe, Felice Spagnuolo e
Nanni Gritli |
Da sx: Santina Marangeli, Anna
Maria Angelucci Lamboglia, Amilcare
Angelucci, Anna bartoli Avallano e
Manuela Marangeli |
Da sx: Stefano Fiorentino, Maria
Pelligra e Franceco D'Amico |
Da sx: Giuseppe Guarella, Antonio
Gallo, Giovanni Moro, Maria Luisa
Cadori e Elena Schiavone |
Servizio
fotografico di Renata Toso -
cliccate sulle foto x ingrandirle |
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A |
B |
C |
01 |
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Mario
Anann con Giovann Rizzo ( di spalle)
- |
Umberto Vaccarini e Mimmo
Flagiello - |
SilvioVillano ed Umberto
Vaccarini |
Servizio
fotografico di Umberto Vaccarini
(gruppo Alitalia) -
cliccate sulle foto x ingrandirle |
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A |
B |
C |
01 |
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Da sx: Regina Trovato, Maria
Gabriella Marcello, Antonio Marcello
e Chiara Loschi |
Marcello Trovato con
...... |
Fratel Arnaldo ed
Umberto Vaccarini |
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Da sx: Umberto Vaccarini, Silvio
Villano, Maria Villano, Angela
Vaccarini e Roberto Longo |
Da sx: Pino
Maisano, Maria Maisano, Guido Di
Gloria e Bianca Burgio
Carnabucci |
Da sx . Rosetta
Martello Longo, Roberto Longo,
Giancarmine Valeri e ..... |
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Da sx: Adriana
Quattrocchi, Maria Luisa Natale
Salemi, Floriana Zappoli e Mario
Salemi |
Da sx: Giulio Marcello, Mario
Anan, Nanni Gritli e Lina
Mitrione (dentro la macchina) |
Da sx: in alto
Umberto Vaccarini, Mario Salemi,
Bianca Burgio Carnabucci, Domenico
Ernandes, Adriana Quattrocchi,
Silvio Villano, Maria Villano.
Seduti da sx: Pino Maisano e
Floriana Zappoli |
Nel
pomeriggio, dopo il pranzo, al Bingo
vince il solito Mario Anan. Il Presidente
Giancarlo Consolandi augura un nuovo appuntamento al
2010!!! Poi il raduno si scioglie e tutti, chi
in treno, chi in macchina, chi in aereo,
ritornano alle loro case. Un grazie sincero a Felice Spagnuolo, organizzatore e
factotum di questo raduno che, col passare degli
anni, sta avendo sempre più successo.
Bravo Felice!!
Conclusione
Milano,
martedi 7 aprile
Ieri ho
colto l'occasione per visitare alcuni miei
parenti che abitano a Cesano Maderno, uno
dei paesi limitrofi di Milano. Ora sono seduto
su questo treno che mi porterà Punta
Ala. Prendo appunti, penso agli amici incontrati
in questi giorni, penso a fratel Arnaldo, penso
anche ad una persona che oggi ho voluto
conoscere personalmente, una persona che
definirei un protagonista riservato della
nostra associazione ex-lali di Libia. fratel
Giuseppe Volpati. Lui è il protagonista
della nostra cultura per antonomasia, la persona
che, silenziosamente e con discrezione, ha preso
il testimone lasciatogli da fratel Amedeo e che
in tutti questi anni ha curato e sta curando
l'OASI, avvalendosi dapprima della
collaborazione di Roberto Longo ed ora del
tuttofare Felice Spagnuolo. Nel
settembre del 1996 ha pubblicato un libro
su fratel Amedeo, vita e scritti e pagine per
ricordarlo c'è scritto accanto ad una foto
sorridente di fratel Amedeo sulla copertina del
libro.
Il libro dedicato a
fratel Amedeo
scritto e pubblicato da fratel
Giuseppe Volpati nel settembre del
1996 |
Fratel
Gip, come qualcuno lo chiama
affettuosamente, ogni tanto si concede una
vacanza di meditazione andando spesso in
India o nei paesi dell'America
centrale, per dare aiuto ai poveri ed anche
penso per trovare se stesso. Mi accompagna
all'uscita dell'Istituto scolastico San
Giuseppe, ove su un piano sono stato
ricavate un certo numero di stanze ed
utilizzate per per farne un Centro di
accoglienza., situato in via G.B. de La
Salle, alla periferia di Milano. che lui
gestisce come factotum, nel vero senso della
parola, perchè fa il centralinista, il
portiere, l'amministratore ed a volte anche
il cameriere.
CHIUNQUE
ABBIA ALTRE FOTO DA POTER AGGIUNGERE
LE
SPEDISCA AL SEGUENTE INDIRIZZO EMAIL :
ernandes1948@gmail.com
GRAZIE!!!!!