Gran Premio di Tripoli

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1934 - Gran Premio di Tripoli

 

Il Gran Premio di Tripoli (in arabo: جائزة طرابلس الكبرى) era una competizione automobilistica che si corse nell'allora Libia italiana dal 1925 al 1940. La gara si disputò nelle strade della città, lungo un percorso di 71,10 km, fino al 1934 quando, in occasione dell'VIII Gran Premio, fu inaugurato il nuovo Autodromo della Mellaha. Per queste ultime edizioni fu messo in palio un premio di 80 000 lire italiane. Il circuito della Mellaha, di 13,14 km di lunghezza, fu inaugurato da Italo Balbo il 6 maggio 1934 ed era situato nei pressi di Tripoli, all'interno dell'oasi di Tagiura, in prossimità del lago salato di Mellaha. La gara di disputava percorrendo 15 giri. Per le edizioni corse tra il 1933 ed il 1938 non ci furono restrizioni sul peso delle vetture e sulle caratteristiche dei motori, tant'è che il circuito era considerato il più veloce del mondo e la pista era in grado di sviluppare velocità media di 200 km orari nel giro più veloce.

Le vetture tedesche nella seconda metà degli anni trenta dominarono il Gran Premio.

Il mondo automobilistico italiano, stanco del dominio delle automobili tedesche, mise un limite alla cilindrata massima, che fu di 1.500 cm³. Nonostante queste restrizioni, nel 1939, vinse nuovamente la Mercedes W165 di Hermann Lang. Nel 1940 parteciparono solamente l'Alfa Romeo e la Maserati; vinse Nino Farina su un'Alfa Romeo 158

Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale la gara non fu più disputata e il circuito della Mellaha, che si trovava nell'area di un aeroporto militare italiano costruito nel 1923, venne smantellato dopo il 1945 fino all'abbattimento delle strutture coperte dell'autodromo.

In occasione dell'inaugurazione del tracciato della Mellaha la corsa fu collegata alla Lotteria libica. Tra l'ottobre 1932 e il 16 aprile 1933 furono venduti i biglietti, a 12 lire l'uno, collegati all'esito della competizione. Trenta biglietti furono estratti 8 giorni prima della gara ed associati ai piloti. Il primo premio era di 3 milioni, il secondo 2 ed il terzo estratto 1. Ci furono voci che accusavano Tazio Nuvolari, Achille Varzi e Baconin Borzacchini di essersi messi d'accordo tra di loro e coi possessori dei biglietti a loro abbinati nel dividersi equamente la vincita in sei parti, qualunque fosse stato il risultato.

In effetti il giornalista Giovanni Canestrini (l'allora direttore della Gazzetta dello Sport) ammise di aver fatto da arbitro nell'accordo tra piloti e possessori dei biglietti e di aver sedato mediante il lancio di una monetina la rivalità tra Varzi e Nuvolari, con quest'ultimo che lasciò vincere l'acerrimo rivale, rispettando l'esito di questo sorteggio


Edizione Pilota Costruttore Luogo
1940 Italia Giuseppe Farina Alfa Romeo Mellaha
1939 Germania Hermann Lang Mercedes-Benz Mellaha
1938 Germania Hermann Lang Mercedes-Benz Mellaha
1937 Germania Hermann Lang Mercedes-Benz Mellaha
1936 Italia Achille Varzi Auto Union Mellaha
1935 Germania Rudolf Caracciola Mercedes-Benz Mellaha
1934 Italia Achille Varzi Alfa Romeo Mellaha
1933 Italia Achille Varzi Bugatti Mellaha
1930 Italia Baconin Borzacchini Maserati Tripoli
1929 Italia Gastone Brilli-Peri Talbot Tripoli
1928 Italia Tazio Nuvolari Bugatti Tripoli
1927 Italia Emilio Materassi Bugatti Tripoli
1926 Francia François Eysermann Bugatti Tripoli
1925 Italia Renato Balestrero OM Tripoli