Uno
sparo e le lepre ferita
celere
si defilò oltre il crinale
seguita
immantinente dal mio cane.
“Vien
qua, Wuled”, -lo chiamai-
“quella
né ora né mai tu prenderai!”
Ma
non mi diede ascolto ed anche lui
Rapido
sparì sulla collina.
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Un
cane fantastico era Wuled,
critico
amico senza reticenze;
quando
sbagliavo mira ei mi guardava
ed
oltre ad esprimere sorpresa
il
suo sguardo severo mi sgridava
e
poi per consolarmi col suo fiuto
lesto
una nuova traccia mi indicava.
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Quel
giorno che la preda oltre il crinale
volle
seguire contro il mio parere
ero
piuttosto risentito pel suo agire
disubbidiente
al solito richiamo
e
quando tornò a me scodinzolante
aspettando,
sperando una carezza,
io,
ingiusto, lo rimproverai
ed
ei umilmente mi baciò le mani
fra
scintillanti lacrime d’amore
sorgenti
nei suoi dolci occhi buoni.