La coscienza umana
nasce, vive e si sviluppa solo nel contesto della relazione fra persone.
Fornire un quadro generale delle conoscenze sulla dimensione interpersonale
della coscienza, emerse da molteplici campi di studio, è il primo obiettivo del
volume. Scoperte recenti vengono passate in rassegna nella nuova edizione
accanto a quelle etologiche, neuropsicologiche e cognitiviste già oggetto della
prima. Una rassegna dettagliata delle ricerche sull´attaccamento nell´arco di
vita, e un´analisi originale delle caratteristiche disfunzioni della coscienza
osservabili nei disturbi dissociativi permettono di raccordare queste scoperte
allo studio dello sviluppo normale e patologico. Il costituirsi della coscienza
nella relazione fra s e altro da s , piuttosto che nelle proprietà
intrinseche al cervello singolo; l´istituirsi di abnormi discontinuità della
coscienza e del senso di s all´interno di particolari stili di
attaccamento; la tensione dialettica universale fra unità del senso di s
e inevitabile molteplicità delle auto-rappresentazioni: sono questi alcuni dei
temi affrontati con particolare originalità, in vista del secondo, e centrale,
obiettivo del libro. Definire la forma di relazione che meglio sostiene la
funzione integratrice della coscienza, anche allo scopo di mettere a fuoco
alcuni problemi cruciali della psicoterapia e della relazione terapeutica, è
infatti il contributo principale del testo, che dunque, pur rivolgendosi a
chiunque sia interessato alla natura della mente, è indirizzato specificamente
a quanti, nella ricerca e nella clinica, si confrontano professionalmente con
l´umbratile universo della coscienza e dei suoi disturbi.
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Le opere della coscienza
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Le più recenti ricerche
in campo neuropsicologico ed evoluzionista avvalorano il ruolo dei processi
coscienti nella regolazione delle emozioni, considerate come fasi operative di
diversi sistemi motivazionali a base innata. A partire da queste premesse,
l'autore esplora le condizioni di sviluppo capaci di condurre a deficit della
regolazione emozionale - nei disturbi psicopatologici -, facendo leva
soprattutto sulla teoria dell'attaccamento. Vengono considerate poi, attraverso
numerose esemplificazioni cliniche, le operazioni terapeutiche capaci di
ripristinare una conoscenza adeguata delle emozioni e della capacità di
regolarle e l'interazione tra farmaci e psicoterapia. L'opera offre un
contributo originale a una visione unitaria e scientifica della psicoterapia e
si rivolge a psichiatri, psicoterapeuti e a tutti coloro che studiano, a vario
titolo, la mente umana.
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Teoria e clinica dell'alleanza terapeutica. Una
prospettiva cognitivo-evoluzionista
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L'alleanza
terapeutica non è solo un fattore che predice il buon esito di qualsiasi
esperienza di psicoterapia. Secondo le linee guida per la psicoterapia dei
disturbi dell'adulto che conseguono a esperienze traumatiche cumulative durante
lo sviluppo della personalità, l'alleanza terapeutica può costituire una
priorità assoluta per evitare lo stallo del trattamento o l'abbandono prematuro
da parte del paziente. Questo libro ne propone una visione originale, basata
sulla teoria cognitivo-evoluzionista dei sistemi motivazionali. Al centro
dell'attenzione sono le pratiche cliniche concrete che permettono di costruire
una valida alleanza terapeutica fin dalle prime sedute e di ripristinarla dopo
le crisi a cui va inevitabilmente incontro nel corso del trattamento dei
disturbi più complessi. Lo psicoterapeuta esperto potrà così confrontare teoria
e pratica clinica dell'alleanza nella prospettiva cognitivo-evoluzionista con
altre più tradizionali, mentre lo psicoterapeuta all'inizio della professione
potrà acquisire in modo dettagliato le necessarie abilità. Conclude il volume
il resoconto di una prima ricerca empirica riguardante le differenze fra la
visione tradizionale e quella cognitivo-evoluzionista dell'alleanza terapeutica.
I curatori
Giovanni
Liotti con Fabio
Monticelli, psichiatra e psicoterapeuta, è didatta della Società
italiana di terapia comportamentale e cognitiva.
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I sistemi motivazionali nel dialogo clinico
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L’originalità
del libro è rappresentata dal fatto che l’interazione tra terapeuta e paziente
viene analizzata nella prospettiva di una teoria evoluzionistica delle
motivazioni allo scambio interpersonale, che sostiene l’esistenza di almeno
cinque sistemi motivazionali: attaccamento o richiesta di cura, accudimento o
offerta di cura, formazione della coppia sessuale, competizione per il rango
sociale, collaborazione fra pari. Nella seconda parte viene presentato il
manuale AIMIT (Analisi degli Indicatori della Motivazione Interpersonale nei
Trascritti), una guida per valutare il susseguirsi dei sistemi motivazionali
all’interno di un dialogo clinico, che rende il volume uno strumento utilissimo
per la formazione dei futuri psicoterapeuti.
I curatori
Giovanni
Liotti con Fabio
Monticelli, psichiatra e psicoterapeuta, è didatta della Società
italiana di terapia comportamentale e cognitiva.