Commento dell'autore
Questa canzone ha una storia un po’diversa.
Le prime frasi musicali mi sono venute
pestando sulla tastiera di Sergio, a
casa sua, mentre lui preparava la cena.
Ho ripreso il motivo alcuni giorni
dopo (siamo nel 1999) e, dinnanzi al
mare di Anzio, poco distante dalla villa
di Nerone, ammaliato da
uno splendido tramonto, ho scritto il
testo. La canzone cominciava con queste
parole: “Tripoli cos’è per te?
Tripoli cos’è per me?”.
Ho fatto una cassetta demo e l’ho data a
Sergio per “aggiustarla”, arrangiarla e
musicarla. Poi mi sono accorto che,
togliendo i riferimenti a Tripoli, il
testo si adattava ad una situazione che
Sergio stava ancora soffrendo in quei
giorni: la precoce morte della stupenda
moglie Lina. Così questa canzone l’ho dedicata a lui.
Nell’estate di quell’anno, mentre
eravamo al camping di Terracina, Sergio
mi disse che alla struttura della
canzone mancava un inciso: si mise alla
tastiera e, qualche minuto dopo,
sdraiato sulla spiaggia. ho scritto le
parole che mancavano alla musica creata
da Sergio, adattandole allo
scopo. Alla fine era nata la
canzone.
A me piace l’interpretazione di
Pino Teresi che alza di un’ottava il
tono dell'inciso, Sergio preferisce una
continuità tonale, a parte questo il
brano è toccante, anche se sempre
oggetto di migliorie. |