|
Risveglio |
Nel ristagno
di giorni
senza vita,
nelle livide
interminabili
attese
dopo la
bufera,
e tutto è
gelo,
niveo
squallore,
e gli arbusti
son scheletri
di vetro,
oh come
abbiamo
invocato il
sole
ad irrompere
di tra
le nuvole di
pietra
per
sorriderci promessa!
Ad una ad una
son cadute le
ore
di giorni
penosi,
come
stillicidio,
davanti a
vetri appannati,
quando nel
nostro respiro
scrivevamo
parole d’amore.
Ad una ad una
sono tornate
le rondini.
Timidamente
si sono
affacciate
le primule
nel verde
pisello.
Ora, redenti
alla luce
son fiorite
le ginestre
e il
capelvenere
e le
magnolie.
Ora le bacche
di ginepro,
auliscono,
e la sublime
allodola
gorgheggia
in riva al
mare.
Corriamo!
Corriamo come
due pecchie
di fiore in
fiore,
di gioia in
gioia,
a sugger la
dolcezza
di questo
risveglio!
Ecco, negli
alveoli
Della nostra
anima
C’è tutta la
Primavera.
|