Le poesie di Lino Boccia

Lino Boccia

A mia madre

Avrei voluto

tenerti accanto a me

fino al lumicino,

perché ogni giorno

potessi rimirare

il tuo viso soave.

 

A te, sentirmi avvinto,

come rifugio;

cercare le tue mani,

sentirmi inebriare

quando, sul mio viso

le posavi,

o quando,

il male ti avvolgeva

e mi dicevi,

con la tua dolce voce:

 - Pasqualino,

stammi vicino

e stringimi le mani.

Oh, quale paradiso

D’innanzi a me s’apriva.

 

Poi gli anni son passati,

e presto, troppo presto,

sei volata in Cielo.

Io sono rimasto solo

In questo mondo ostile

Dove non si sa più dire

“Io t’amo, Mamma”.