Maktub
di
Paulo Coelho
"Maktub" significa "Cosi' e' scritto."
Gli Arabi pensano che "Cosi' e' scritto"
non sia una buona traduzione, perche',
sebbene ogni cosa sia gia' scritta, Dio
ha compassione, e ha scritto tutto solo
per aiutarci. L'errante e' a New York.
E' in ritardo ad un appuntamento, e
quando lascia il suo hotel, trova che la
sua macchina e' stata rimossa dalla
polizia. Arriva tardi al suo
appuntamento, il pranzo dura piu' del
necessario, ed egli sta pensando alla
multa che dovra' pagare. Sara' una
fortuna. Improvvisamente, ricorda la
banconota che trovo' per strada il
giorno prima, e vede una qualche strana
relazione tra la banconota e quello che
gli e' accaduto la mattina. "Chissa',
forse ho trovato quei soldi prima che la
persona che avrebbe dovuto trovarli ne
avesse avuta la possibilita' . Forse ho
rimosso la banconota dal cammino di
qualcuno che ne aveva realmente bisogno.
Chissa' chi ho interferito con cio' che
era scritto !?" Egli sente il bisogno di
liberarsi della banconota, e in quel
momento vede un mendicante seduto sul
marciapiede. Gli porge velocemente la
banconota, e sente di aver riportato un
certo equilibrio alle cose. "Aspetta un
attimo," dice il mendicante. "Non sto
cercando aiuto. Io sono un poeta, e
voglio leggerti una poesia in cambio."
"Beh, scegline una breve, perche' vado
di fretta," dice l'errante. Il
mendicante risponde: "Se sei ancora
vivo, e' perche' non sei ancora arrivato
al punto in cui dovresti essere."
Pensa
alla lucertola. Spende la maggior parte
della sua vita sul terreno, invidiosa
degli uccelli e arrabbiata col destino e
il suo aspetto. "Io sono la creatura che
piace di meno fra tutte," pensa.
"Brutta, ripugnante, e condannata a
strisciare sul la terra." Un giorno,
allora, Madre Natura chiede alla
lucertola di preparare un bozzolo. La
lucertola e' sorpresa - non aveva mai
fatto un bozzolo prima d'ora. Capisce di
stare a costruire la sua tomba, e si
prepara a morire. Anche se infelice
della vita che aveva condotto fino a
quel momento, si lamenta con Dio: "Solo
quando mi ero abituata alla mia vita,
Signore, mi porti via quel poco che ho."
Nella disperazione, si chiude nel suo
bozzolo e aspetta la fine. Qualche
giorno dopo, si ritrova trasformata in
una stupenda farfalla. Ora e' capace di
volare nel cielo, ed e' ammirata
immensamente. E' sorpresa del
significato della vita e dei segnali di
Dio.
Uno
straniero incontro' il Padre Superiore
nel monastero di Sceta. "Voglio rendere
la mia vita migliore," disse. "Ma non
riesco a trattenermi dall'avere dei
pensieri peccaminosi." Il Padre noto'
che il vento stava soffiando forte
fuori, e disse allo straniero: "Fa
piuttosto caldo qui. Mi chiedo se tu
potessi trattenere un po' di vento la'
fuori e portarlo qui per rinfrescare la
stanza." "E' impossibile," rispose lo
straniero. "E' impossibile anche tenere
se stessi dal pensare cose che offendono
Dio," rispose il monaco. "Ma, se sai
come dire di no alle tentazioni, non ti
causeranno alcun danno."
Dice
il maestro: "Se una decisione deve
essere presa, e' meglio farlo e
comportarsi di conseguenza. Non puoi
sapere in anticipo quali saranno le
conseguenze. L'arte della divinazione fu
sviluppata per consigliare le persone,
non per predire il futuro. Offre buoni
consigli, ma scarse profezie. In una
delle preghiere che Gesu' ci ha
insegnato, si dice: 'Sia fatta la
volonta' di Dio.' Quando la Sua volonta'
causa un problema, presenta anche una
soluzione. Se l'arte della divinazione
fosse capace di predire il futuro, ogni
indovino sarebbe in salute, sposato e
contento."
Il
discepolo si avvicino' al suo maestro:
"Per anni sono stato alla ricerca
dell'illuminazione," disse. "Sento che
sono vicino a raggiungerla. Ho bisogno
di sapere qual e' il prossimo passo."
"Come ti mantieni?" chiese il maestro.
"Non ho ancora imparato ad essere
autonomo; i miei genitori mi aiutano. Ma
quello e' solo un dettaglio." "Il tuo
prossimo passo e' guardare direttamente
al sole per mezzo minuto," disse il
maestro. Il discepolo obbedi' . Quando
passarono i trenta secondi, il maestro
chiese di descrivere cio' che li
circondava. "Non riesco a vedere. Il
sole mi ha accecato la vista," disse il
discepolo. "Un uomo che cerca solo la
luce, evitando le proprie
responsabilita', non trovera' mai
l'illuminazione. E uno che tiene i
propri occhi fissi sul sole rimane
cieco," fu il commento del maestro.
Un
uomo stava passeggiando attraverso una
valle nei Pirenei, quando incontro' un
vecchio pastore. Egli divise il cibo con
lui, e sedettero insieme per lungo
tempo, parlando della vita. L'uomo
diceva che, se si credesse in Dio, si
dovrebbe anche ammettere di non essere
liberi, dal momento che Dio governerebbe
ogni passo. In risposta, il pastore lo
porto' su una vallata dove si poteva
ascoltare - con assoluta chiarezza -
l'eco di ciascun suono. "La vita e'
queste rocce, e il fato e' l'urlo che
ciascuno di noi scandisce," disse il
pastore. "Cio' che facciamo sara'
innalzato al Suo cuore, e ritornera' a
noi nella stessa forma. Dio agisce come
l'eco delle nostre azioni."
Il
maestro disse: "Quando sentiamo che e'
giunto il momento di cambiare,
cominciamo - inconsciamente - a scorrere
il nastro da capo, per rivedere ogni
sconfitta che abbiamo subito fino ad
allora. E, di sicuro, come cresciamo, il
nostro numero di momenti difficili
aumenta. Ma, all o stesso tempo,
l'esperienza ci fornisce le azioni
migliori per superare quelle sconfitte,
e per trovare il cammino che ci permette
di andare avanti. Dobbiamo far scorrere
anche quel secondo nastro nel nostro
registratore mentale. Se guardiamo solo
il nastro delle nostre sconfitte,
diventiamo paralizzati. Se guardiamo
solo il nastro dei successi, finiamo col
pensare di essere piu' saggi di quello
che siamo. Abbiamo bisogno di entrambi i
nastri."
Il
discepolo disse al suo maestro: "Ho
trascorso la maggior parte del giorno
pensando cose che non avrei dovuto
pensare, desiderando cose che non avrei
dovuto desiderare e a preparare piani
che non dovrebbero essere fatti." Il
maestro invito' il discepolo a fare una
passeggiata con lui nella foresta dietro
la sua casa. Lungo il cammino, indico'
una pianta, e chiese al discepolo se ne
conoscesse il nome. "Belladonna," disse
il discepolo. "Puo' uccidere chiunque
mangi le sue foglie." "Ma non puo'
uccidere nessuno che semplicemente la
osservi," disse il maestro. "Allo stesso
modo, desideri negativi non possono
causare del male se non permetti a te
stesso di esserne sedotto."
Tra
Francia e Spagna c'e' una catena
montuosa. In una di queste montagne,
c'e' un paese che si chiama Argeles, e
nel paese c'e' una collina che porta
alla valle. Ogni pomeriggio, un uomo
anziano sale e scende dalla collina.
Quando l'errante ando' ad Argeles per la
prima volta non ne era a conoscenza.
Alla sua seconda visita al paese, noto'
che aveva attraversato il sentiero con
lo stesso uomo. Ed ogni volta che
ritornava, egli osservava l'uomo piu'
dettagliatamente - i suoi vestiti, il
suo berretto, il suo bastone, i suoi
occhiali. Oggi ogniqualvolta pensa al
paese, pensa anche al vecchio uomo -
anche se egli non e' conscio di questo.
Solo una volta l'errante parlo'
all'uomo. In una maniera scherzosa, gli
chiese: "Pensi che Dio viva tra queste
bellissime montagne che ci circondano?"
"Dio vive," disse il vecchio, "in quei
posti dove permettono che Egli entri."
Il
maestro si raduno' una sera con i suoi
discepoli, e chiese loro di preparare un
falo' per sedere insieme e parlare. "Il
cammino spirituale e' come un fuoco che
brucia davanti a noi," disse. "Un uomo
che vuole accendere il fuoco deve
sopportare il fastidioso fumo che gli
rende difficile il respiro, e lo fa
lacrimare. Cosi' e' come la sua fede e'
riscoperta. Comunque, una volta che il
fuoco e' stato riacceso, il fumo
sparisce, e le fiamme illuminano ogni
cosa intorno a lui - fornendogli calore
e tranquillita'." "Ma se qualcun altro
accende il fuoco per lui?" chiese un o
dei discepoli. "E se qualcuno ci aiuta
ad evitare il fumo?" "Se qualcuno fa
cio', egli e' un falso maestro. Un
maestro capace di portare il fuoco
ovunque desideri, e di spegnerlo
ogniqualvolta lo voglia. E, dal momento
che non ha insegnato a nessuno ad
accendere il fuoco, e' come se lasciasse
ognuno nell'oscurita'."
"Quando cammini con determinazione lungo
il tuo sentiero, troverai una porta con
una frase scritta sopra," dice il
maestro. "Torna indietro da me e dimmi
cosa dice la frase." Il discepolo si da'
alla ricerca, anima e corpo, e un giorno
incontra per caso la porta, allora
ritorna dal suo maestro. "La frase
scritta era 'QUESTO E' IMPOSSIBILE,' "
dice lui. "Era scritto su un muro o su
una porta?" chiede il maestro. "Su una
porta," risponde. "Bene, allora, metti
la mano sulla maniglia e aprila." Il
discepolo obbedi'. Dal momento che la
frase era pitturata sulla porta, essa si
apri' come una normale porta. Con la
porta completamente aperta, egli non
poteva piu' vedere la frase - e
prosegui' avanti.
Dice
il maestro: "Chiudi gli occhi. Oppure
anche con gli occhi aperti, immagina la
seguente scena: uno stormo di uccelli in
volo. Ora dimmi quanti uccelli riesci a
vedere: Cinque? Undici? Sedici?"
"Qualunque sia la risposta - ed e'
difficile che qualcuno ammetta di sapere
quanti uccelli sia riuscito a vedere -
una cosa diventa piuttosto chiara in
questo piccolo esperimento. Puoi
immaginare uno stormo di uccelli, ma il
numero degli uccelli e' al di la' del
tuo controllo. Tuttavia la scena era
pulita, ben definita, esatta. Ci deve
essere una risposta alla questione. Chi
era che ha determinato quanti uccelli
sarebbero dovuti apparire nella scena
immaginata? Non te !"
Un
uomo decise di far visita a un eremita
il quale, come gli era stato detto,
viveva non lontano dal monastero di
Sceta. Dopo aver camminato a lungo nel
deserto, trovo' finalmente il monaco.
"Ho bisogno di sapere qual e' il primo
passo che dovrebbe essere intrapreso per
il cammino spirituale," disse. L'eremita
porto' l'uomo ad un piccolo pozzo, e gli
disse di guardarsi riflesso nell'acqua.
L'uomo provo' a farlo, ma come tento',
l'eremita getto' dei sassolini
nell'acqua, agitandone la superficie.
"Non potro' vedere la mia faccia se
continui a tirare quei sassi," disse
l'uomo. "Cosi' come e' impossibile per
un uomo vedere il suo volto nelle acque
mosse, e' anche impossibile cercare Dio
se la propria mente e' ansiosa della
ricerca," disse il monaco. "Questo e' il
primo passo!"
Durante il periodo in cui l'errante
stava praticando la meditazione Zen, un
giorno il suo maestro ando' all'angolo
del dojo (il luogo dove i suoi discepoli
si riuniscono), e ritorno' con un
bastoncino di bambu' . Alcuni dei suoi
studenti - quelli che non erano riusciti
a concentrarsi bene - alzarono la mano.
Il maestro si avvicino' a ciascuno di
loro e diede tre colpi con il bastoncino
su ciascuna spalla. Quando l'errante
vide questo per la prima volta, lo
considero' come un gesto medievale ed
assurdo. Piu' tardi, egli capi' che
spesso e' necessario trasferire la
sofferenza spirituale a quella fisica
allo scopo di percepire il male che
crea. Nella strada per Santiago, aveva
imparato un esercizio che riguardava
l'incidere la pellicina del pollice con
l'unghia de l dito indice ogni volta che
aveva pensieri critici di se' . Le
terribili conseguenze dei pensieri
negativi sono sentiti solo molto dopo.
Ma permettendo tali pensieri di
manifestarsi come dolore fisico, siamo
in grado di comprendere il danno che
causano. E allora siamo capaci di
mandarli via.
Un
paziente di 32 anni incontro' il
terapista, Richard Crowley. "Non riesco
a smettere di succhiarmi il pollice," si
lamento'. "Non sia troppo preoccupato
per questo," gli disse Crowley. "Ma
provi a succhiarsi un dito differente
ogni giorno." Il paziente provo' a fare
come gli era stato detto. Ed ogni volta
che portava la sua mano alla bocca,
doveva fare una scelta consapevole per
scegliere quale dito dovesse essere
l'oggetto della sua attenzione quel
giorno. Prima della fine della
settimana, l'abitudine fu curata.
"Quando un vizio diventa un'abitudine,
e' difficile controllarla," dice Richard
Crowley. "Ma quando ci viene richiesto
di sviluppare nuove attitudini, prendere
nuove decisioni e scelte, diventiamo
coscienti che non ne vale la pena."
Nell'antica Roma, delle indovine
conosciute come le Sibille scrissero
nove libri che avrebbero previsto il
futuro dell'impero Romano. Portarono i
libri a Tiberio. "Quanto costano?"
chiese l'imperatore romano. "Cento pezzi
d'oro," risposero le Sibille. Tiberio
arrabbiato le fece sparire dalla sua
vista. Le Sibille bruciarono tre dei
loro libri, e tornarono. "Costano ancora
cento pezzi d'oro," dissero a Tiberio.
Egli rise e rifiuto': "Perche' dovrei
pagare sei libri tanto quanto ne
costavano nove?" Le Sibille bruciarono
altri tre libri, e tornarono con i
rimanenti tre. "Il prezzo e' ancora
cento pezzi d'oro," dissero. Tiberio,
consumato dalla curiosita' , decise di
pagare. Ma egli fu in grado di leggere
solo una parte del futuro del suo
impero. Dice il maestro: "E' importante
nella vita non contrattare quando si
presentano le opportunita'."
Due
rabbini stanno facendo il possibile per
dare conforto spirituale agli ebrei
nella Germania nazista. Per due anni,
terrorizzati insopportabilmente,
riescono ad evadere i loro persecutori e
svolgere le funzioni religiose nelle
varie comunita' . Alla fine vengono
presi come prigionieri. Uno dei rabbini,
per il terrore di quello che potrebbe
accadergli, prega costantemente.
L'altro, invece, trascorre l'intero
giorno a dormire. "Perche' ti comporti
cosi' ?" chiede il rabbino spaventato.
"Per conservare le mie forze. So che ne
avro' bisogno piu' avanti," dice
l'altro. "Ma non hai paura? Non sappiamo
cosa potra' accaderci." "Ero spaventato
fino al momento in cui siamo stati
catturati. Ora sono prigioniero, che
bene potrebbe fare l'avere paura di cio'
che potrebbe accadermi. Il momento di
paura e' finito; ora e' il momento per
la speranza."
Dice
il maestro: "Decisione. Questo qualcosa
per cui la gente e' stata sospettosa per
lungo tempo. Quante sono le cose che
siamo incapaci di fare per mancanza di
decisione, e quante perche' sono
rischiose? Un esempio di cosa male
interpretiamo come una 'mancanza di
decisione:' parlare agli sconosciuti.
Sia una conversazione, un semplice
contatto o un saluto, raramente parliamo
agli sconosciuti. E diciamo sempre che
e' meglio cosi' . In questo modo finiamo
col non essere d'aiuto e non essere
aiutati dalla Vita. La distanza ci fa
sembrare di essere importanti e sicuri
di noi stessi. Ma in verita', no n
permettiamo che la voce dei nostri
angeli si manifesti attraverso le parole
degli altri."
Un
vecchio eremita una volta fu invitato ad
apparire alla corte del piu' potente dei
re del periodo. "Invidio un sant'uomo
che puo' essere contento con cosi'
poco," disse il re. "Invidio Sua
Maesta', il quale e' contento anche con
meno di quello che io ho," rispose
l'eremita. "Cosa intendi? Questo intero
paese mi appartiene," disse il re,
offeso. "Esattamente," disse l'eremita.
"Io ho la musica delle sfere celesti, ho
i fiumi e le montagne di tutto il mondo.
Ho la luna e il sole, perche' io ho Dio
nella mia anima. Sua Maesta', invece, ha
solo il suo regno."
"Andiamo sulla montagna dove risiede
Dio," disse un cavaliere a un suo amico.
"Voglio provare che tutto cio' che Egli
sa fare e' chiederci di fare qualcosa,
mentre non fa nulla per alleggerirci
dalle responsabilita'." "Bene, andro'
la' per dimostrare la mia fede," disse
l'altro. Arrivarono alla cima della
montagna la notte - e udirono una voce
dall'oscurita': "Caricate sui vostri
cavalli delle pietre." "Vedi?!" disse il
primo cavaliere. "Dopo una scalata del
genere, vuole farci portare un carico
ancora piu' pesante. Non obbediro' !" Il
secondo fece come gli era stato
ordinato. Come raggiunse i piedi della
montagna, era l'alba, e i primi raggi
del sole splendevano sulle pietre che il
pio cavaliere aveva portato: erano
diamanti puri. Dice il maestro: "Le
decisioni di Dio sono misteriose; ma
sono sempre in nostro favore."
Dice
il maestro: "Mio caro compagno, ho da
dirti qualcosa che forse non sai. Stavo
pensando a come rendere questa notizia
meno difficile da ascoltare - come
pitturarla con colori piu' vivaci,
aggiungere a questa promesse del
Paradiso, visioni dell'Assoluto, fornire
spiegazioni esoteriche - ma non
funziona. Fai un re spiro profondo e
preparati. Devi essere forte, e ti
assicuro che sono assolutamente certo di
quello che ti sto dicendo. E' una
predizione infallibile, senza alcun
dubbio. E' la seguente: tu morirai.
Potra' essere domani o tra quindici
anni, ma - prima o poi - morirai. Anche
se non vorresti. Anche se hai degli
altri piani. Pensa con cura a cosa farai
oggi. E domani. E per il resto della tua
vita."
Un
esploratore, un uomo bianco, ansioso di
raggiungere la sua destinazione nel
cuore dell'Africa, promise un pagamento
extra ai suoi facchini se avessero
tenuto un'andatura piu' veloce. Per
alcuni giorni, andarono piu' forti. Un
giorno, pero' , improvvisamente posarono
i loro carichi e si sedettero per terra.
Non importava quanti soldi gli venivano
offerti, essi si rifiutavano di andare
avanti. Quando alla fine l'esploratore
chiese perche' si stessero comportando
in quella maniera, gli fu data la
seguente risposta: "Ci stiamo muovendo
cosi' velocemente che non sappiamo piu'
cosa stiamo facendo. Ora dobbiamo
aspettare affinche' le nostre anime ci
raggiungano."
Nostra
Signora, col bambin Gesu' in braccio,
scese sulla terra per visitare un
monastero. Con loro gioia, i padri si
misero in fila per porgere i loro
rispetti: uno di loro recito' una
poesia, un altro Le mostro' alcune
miniature della Bibbia, un altro recito'
i nomi di tutti i santi. Alla fine della
fila c'era un umile padre che non aveva
avuto la possibilita' di imparare dagli
uomini saggi del suo periodo. I suoi
genitori erano persone semplici che
lavoravano in un circo ambulante. Quando
arrivo' il suo turno, i monaci volevano
finire il tributo, temendo che egli
avrebbe danneggiato la loro immagine. Ma
anche egli voleva mostrare il suo amore
per la Vergine. Imbarazzato, e sentendo
la disapprovazione dei fratelli, prese
alcun e arance dalla tasca e inizio' a
farle volteggiare in aria - roteandole
come i suoi genitori gli avevano
insegnato nel circo. Fu solo allora che
bambin Gesu' sorrise e batte' le mani
con gioia. E fu solo all'umile monaco
che la Vergine tese le braccia,
permettendogli di tenere suo Figlio per
un po'.
Non
provare sempre ad essere coerente. San
Paolo, dopo tutto, disse: "La saggezza
del mondo e' pazzia negli occhi di Dio."
Essere coerente e' come indossare sempre
una cravatta che intona i propri
calzini. E' avere la stesse opinioni
domani come uno le ha oggi. E il
movimento dei pianeti? Dov'e'? Cosi'
come non fai del male agli altri, cambia
la tua opinione una volta ogni tanto.
Contraddici te stesso senza essere
imbarazzato. Questo e' un tuo diritto.
Non importa cosa pensino gli altri -
perche' quello e' come loro la pensano,
in ogni caso. Quindi, calma. Lascia che
l'universo vada avanti. Scopri la gioia
di sorprendere te stesso. "Dio seleziona
le cose pazze sulla terra per
imbarazzare gli uomini saggi," disse San
Paolo.
Dice
il maestro: "Oggi e' un bel giorno per
fare qualcosa fuori dall'ordinario.
Potremmo, per esempio, ballare per la
strada mentre andiamo al lavoro.
Guardare direttamente negli occhi di uno
sconosciuto, e parlare di amore a prima
vista. Dare al capo un'idea che puo'
sembrare ridicola, un'idea che non
avevamo mai menzionato prima. I
Guerrieri della Luce si permettono tali
giorni. Oggi, potremmo piangere su
antiche ingiustizie difficili da
accettare. Potremmo telefonare a
qualcuno a cui avevamo giurato di n on
parlare mai piu' (ma da cui avremmo
desiderato ricevere un messaggio sulla
segreteria telefonica). Oggi potrebbe
essere considerato un giorno al di la'
della sceneggiatura che scriviamo
quotidianamente. Oggi, ogni colpa sara'
permessa e perdonata. Oggi e' un giorno
per godere la vita."
Lo
scienziato, Roger Penrose, stava
passeggiando con alcuni amici e parlando
animosamente. Si zitti' solo per
attraversare la strada. "Mi ricordo che
- mentre stavo attraversando la strada -
mi venne un'incredibile idea," disse
Penrose. "Ma, non appena raggiungemmo
l'altro lato e riprendemmo da dove
avevamo lasciato, non riuscii a
ricordare cosa avessi pensato solo pochi
secondi prima." Piu' tardi nel
pomeriggio, Penrose inizio' a sentirsi
euforico - senza sapere il perche'.
"Avevo la sensazione che qualcosa si era
rivelato in me," disse. Decise di
tornare indietro ad ogni minuto del
giorno, e - quando ricordo' il momento
in cui stava attraversando la strada -
l'idea torno' in mente. Questa volta la
scrisse. Era la teoria dei buchi neri,
una teoria rivoluzionaria nella fisica
moderna. E gli torno' in mente perche'
Penrose fu capace di richiamare il
silenzio in cui cadiamo sempre quando
attraversiamo la strada.
Sant'Antonio viveva nel deserto quando
un giovane lo avvicino'. "Padre, ho
venduto tutto quello che possedevo, e ho
dato i profitti ai poveri. Ho tenuto
solo poche cose che potrebbero aiutarmi
a sopravvivere qui. Vorrei che tu mi
mostrassi il cammino per la
purificazione." Sant'Antonio chiese che
il giovane vendesse le poche cose che
aveva tenuto, e - con i soldi - comprare
della carne in citta' , e, una volta
presa la strada del ritorno, legarla
intorno al corpo. Il giovane fece come
gli era stato istruito. Mentre stava
tornando, fu attaccato dai cani e dai
falconi che volevano la carne. "Sono
tornato," disse il giovane, mostrando al
padre il suo corpo ferito e il suo
vestito a brandelli. "Quelli che si
imbattono in una nuova direzione e
vogliono tenere un po' della vecchia
vita, finiscono lacerati dal proprio
passato," disse il santo .
Dice
il maestro: "Fai uso di ogni benedizione
che Dio ti ha dato oggi. Una benedizione
non puo' essere salvata. Non c'e'
nessuna banca dove possiamo depositare
le benedizioni ricevute, e usarle quando
vediamo l'occasione. Se non le usi,
saranno irrimediabilmente perse. Dio sa,
che noi siamo artisti creativi quando
entra nelle nostre vite. Un giorno, ci
da' argilla per scolpire, un altro,
pennelli e tele, o una penna. Ma noi non
sappiamo utilizzare l'argilla per
dipingere, o una penna per scolpire.
Ogni giorno ha il suo miracolo. Accetta
le benedizioni, lavora, e crea i tuoi
piccoli capolavori oggi. Domani ne
riceverai altre."
Il
monastero sulla sponda del fiume Piedra
e' circondato da una splendida
vegetazione - e' una vera oasi
all'interno dei campi sterili di quella
parte della Spagna. La' , il piccolo
fiume diventa una magnifica corrente, e
si divide in dozzine di cascate.
L'errante sta camminando nei dintorni,
ascoltando la musica dell'acqua.
Improvvisamente, una grotta - dietro una
cascata - cattura la sua attenzione.
Studia le rocce, consumate dal tempo, e
guarda attentamente le amabili forme
create pazientemente dalla natura. E
trova un verso di R. Tagore scritto su
una placca: "Non e' stato un martello a
rendere le rocce cosi' perfette, ma
l'acqua - con la sua dolcezza, la sua
danza e il suo suono." Dove la forza
puo' solo distruggere, la gentilezza
pio' scolpire.
Dice
il maestro: "Molte persone temono la
felicita'. Per tali persone, essere
contenti nella vita significa cambiare
molte delle loro abitudini - e perdere
il loro senso di identita' . Spesso
siamo scontrosi verso le cose buone che
ci accadono. Non le accettiamo, perche'
ci farebbero sentire in debito nei
confronti di Dio. Pensiamo: 'Meglio non
bere dal calice della felicita',
perche', quando sara' vuoto, soffriremo
immensamente.' Per questa paura di
rimpicciolirci, non riusciamo a
crescere. Per la paura di piangere, non
riusciamo a ridere."
Un
pomeriggio al monastero di Sceta, uno
dei monaci offese un altro. Il superiore
del monastero, Fratello Sisois, chiese
che il monaco offeso perdonasse il suo
aggressore. "Non posso farlo," rispose
il monaco. "E' stato lui ad offendere,
ed e' lui che deve pagare." In quel
momento, Fratello Sisois alzo' le
braccia al cielo e comincio' a pregare:
"Mio Gesu', non abbiamo piu' bisogno di
te. Ora siamo capaci di punire
l'aggressore per le sue offese. Ora
siamo in grado di tenere la vendetta
nelle nostre mani, siamo in grado di
comportarci come Bene e Male. Pertanto,
Tu puoi lasciarci da soli, e non ci
sara' piu' alcun problema."
Vergognandosi, il monaco immediatamente
scuso' il fratello.
Un
discepolo disse: "Tutti i maestri dicono
che il tesoro spirituale si scopre
attraverso la ricerca solitaria. Quindi,
perche' siamo qui tutti insieme?" "Siete
tutti uniti perche' la foresta e' sempre
piu' forte di un albero solitario,"
rispose il maestro. "La foresta conserva
l'umidita', resiste agli uragani e aiuta
il suolo ad essere fertile. Ma cio' che
rende forte un albero sono le sue
radici. E le radici d i una pianta non
possono aiutare un'altra pianta a
crescere. Essere uniti insieme per uno
stesso scopo significa permettere a
ciascuna persona di crescere alla sua
maniera, e quello e' il cammino di
quelli che desiderano essere vicini a
Dio."
Quando
l'errante aveva dieci anni, sua madre
insisteva affinche' facesse un corso di
educazione fisica. Una delle attivita'
richieste era quella di saltare da un
ponte in un fiume. All'inizio del corso,
era paralizzato dalla paura. Ogni
giorno, stava ultimo nella fila, e
soffriva ogni volta che ciascuno davanti
faceva il proprio salto - perche'
sarebbe stato di li' a poco il suo
turno. Un giorno, l'istruttore - notando
la sua paura - gli fece fare per primo
il salto. Sebbene fosse ancora
impaurito, era stato tutto cosi' rapi do
che la paura era stata riposta dal
coraggio. Dice il maestro: "Spesso,
abbiamo bisogno di prendere tempo. Ma ci
sono occasioni in cui dobbiamo
rimboccarci le maniche e risolvere la
situazione. In quei casi, non c'e' nulla
di peggio che rimandare."
Una
mattina Buddha era seduto tra i suoi
discepoli quando un uomo si avvicino' al
banchetto. "Esiste Dio?" chiese. "Si',
Dio esiste," rispose Buddha. Dopo
pranzo, arrivo' un altro uomo. "Esiste
Dio?" chiese. "No, Dio non esiste,"
rispose Buddha. Verso sera, un terzo
uomo chiese a Buddha la stessa domanda,
e la sua risposta fu: "Devi decidere da
solo." "Maestro, questo e' assurdo,"
disse uno dei discepoli. "Come puoi dare
tre differenti risposte alla stessa
domanda?" "Perche' erano tre differenti
persone," rispose l'Illuminato. "Ed ogni
persona si avvicina a Dio a proprio
modo: alcune con certezza, altre con
negazione e altre con dubbi."
Tutti
noi abbiamo a che vedere col compiere
azioni, fare determinate cose, risolvere
problemi, essere disponibili per gli
altri. Cerchiamo sempre di pianificare
qualcosa, concluderne qualcun'altra, e
scoprirne una terza. Non c'e' nulla di
sbagliato in tutto cio' - dopo tutto,
cosi' e' come costruiamo e modifichiamo
il mondo. Ma anche l'atto della
Adorazione e' parte della vita. Per
fermarsi di tanto in tanto, per fuggire
da noi stessi, e restare in silenzio
davanti l'Universo. Per inginocchiarci,
corpo e anima. Senza chiedere nulla,
senza pensare, senza ringraziare per
qualcosa. Solo per sentire il calore
dell'amore che ci circonda. In quei
momenti, possono scaturire lacrime
inaspettate - lacrime ne' di gioia ne'
di tristezza. Non esserne sorpreso. E'
un dono. Le lacrime stanno purificando
la tua anima.
Dice
il maestro: "Se devi piangere, piangi
come un bambino. Una volta sei stato un
bambino, e una delle prime cose che hai
imparato nella vita fu piangere, perche'
il pianto fa parte della vita. Non
dimenticare di essere libero, e che
mostrare le tue emozioni non e'
vergognoso. Urla, singhiozza forte, fai
il chiasso che vuoi. Perche' cosi' e'
come piangono bambini, e loro conoscono
il modo piu' veloce per confortare i
loro cuori. Hai mai notato come i
bambini smettono di piangere? Smettono
perche' qualcosa li distrae. Qualcosa li
chiama alla prossima avventura. I
bambini smettono di piangere
velocemente. E cosi' sara' per te. Ma
solo se riesci a piangere come fanno i
bambini."
L'errante e' a pranzo con un amica, un
avvocato di Fort Lauderdale. Una persona
brilla al tavolo vicino insiste nel
parlarle durante il pranzo. A un certo
momento, l'amica chiede all'ubriaco di
calmarsi. Ma egli dice: "Perche' ? Sto
parlando di amore nella maniera in cui
una persona sobria non fa mai. Sono
felice, sto provando a comunicare con
degli sconosciuti. Cosa c'e' di male?"
"Non e' il momento adatto," dice lei.
"Significa che ci sono solo certi
momenti che sono appropriati per
mostrare la propria gioia?" Con questo,
l'ubriaco viene invitato a sedersi al
loro tavolo.
Dice
il maestro: "Dobbiamo avere cura del
nostro corpo. E' il tempio dello Spirito
Santo, e merita il nostro rispetto ed il
nostro affetto. Dobbiamo utilizzare al
meglio il nostro tempo. Dobbiamo lottare
per i nostri sogni, e concentrare i
nostri sforzi per quel fine. Ma non
dobbiamo mai dimenticare che la vita e'
fatta di piccoli piaceri. Sono stati
posti qui per incoraggiarci, assisterci
nella nostra ricerca, e fornire momenti
di pausa nella battaglie quotidiane. Non
e' un peccato essere felici. Non c'e'
nulla di sbagliato in cio' - di tanto in
tanto - rompere alcune regole riguardo
la dieta, il dormire e la felicita'. Non
criticare te stesso se - una volta ogni
tanto - perdi tempo in piccolezze.
Questi sono i piccoli piaceri che ci
stimolano."
Il
pianista Rubinstein era in ritardo per
un pranzo ad un ristorante di prima
classe di New York. I suoi amici
cominciarono ad essere preoccupati, ma
Rubinstein finalmente arrivo', con una
bionda spettacolare, di un terzo della
sua eta' , al suo fianco. Conosciuto per
essere un tirchio, sorprese i suoi amici
ordinando l'entree piu' caro, e il vino
piu' raro e sofisticato. Quando la cena
termino', pago' il conto con un sorriso.
"Vedo che siete tutti sorpresi," disse
Rubinstein. "Ma oggi, sono andato dal
mio avvocato per preparare il mio
testamento. Ho lasciato un
bell'ammontare a mia figlia e ai miei
parenti, e ho fatto delle generose
donazioni ad associazioni caritatevoli.
Ma all'improvviso ho realizzato che io
non ero incluso nel testamento; ogni
cosa andava agli altri. Cosi' ho deciso
di trattarmi con grande generosita'."
Mentre
il maestro stava viaggiando per
diffondere la parola di Dio, la casa in
cui viveva insieme ai suoi discepoli si
incendio' . "Ci ha affidato la casa, e
non siamo stati capaci di occuparcene,"
disse uno dei discepoli. Immediatamente
iniziarono a ricostruire su quello che
era rimasto dopo l'incendio, ma il
maestro ritorno' prima del previsto, e
vide cosa stavano facendo. "Allora le
cose stanno migliorando: una nuova
casa," disse felicemente. Uno dei
discepoli, imbarazzato, gli disse cosa
era accaduto; il luogo dove erano
vissuti tutti insieme era stato
consumato dalle fiamme. "Non capisco,"
disse il maestro. "Cio' che vedo sono
uomini che hanno fede nella vita,
cominciando un nuovo capitolo. Quelli
che hanno perso ogni cosa che
possedevano stanno meglio degli altri,
perche' , da quel momento in poi, le
cose possono solo migliorare."
Dice
il maestro: "Se stai viaggiando sulla
strada dei tuoi sogni, sii fedele ad
essa. Non lasciare aperta una porta per
essere usata come una scusa come, 'Beh,
questo non e' esattamente cio' che
volevo.' La' dentro sono contenuti i
semi della sconfitta. Percorri il tuo
cammino. Anche se i tuoi passi sono
incerti, anche se sai che potresti fare
di meglio. Se accetti le tue
possibilita' del presente, non c'e'
dubbio che migliorerai in futuro. Ma se
non ammetti di avere dei limiti, non
riuscirai mai a liberartene. Affronta il
tuo cammino con coraggio, e non avere
paura delle critiche altrui. E,
soprattutto, non permettere a te stesso
di essere paralizzato dall'autocritica.
Dio sara' con te nelle tue notti
insonni, e asciughera' le tue lacrime
con il Suo amore. Dio e' con il
valoroso."
Il
maestro e i suoi discepoli stanno
viaggiando, e, lungo il cammino, non
avevano nulla da mangiare. Il maestro
chiese ad alcuni di loro di andare a
cercare del cibo. I discepoli tornarono
alla fine del giorno. Ciascuno di loro
porto' quel poco che era stato in grado
di trovare grazie alla carita' altrui:
frutta andata a male, pane raffermo e
vino amaro. Uno dei discepoli, invece,
porto' con se' una sacca di mele mature.
"Farei qualsiasi cosa per aiutare il mio
maestro e i miei fratelli," disse,
dividendo le mele con gli altri. "Dove
le hai prese?" chiese il maestro. "Le ho
rubate," rispose il discepolo. "La gente
voleva darmi solamente della frutta
marcia, anche se sapevano che stavamo
chiedendo offerte in nome di Dio." "Vai
via con le tue mele, e non tornare mai
piu'," disse il maestro. "Chiunque ruba
per me, ruba da me."
Noi
andiamo in giro per il mondo alla
ricerca dei nostri sogni e dei nostri
ideali. Spesso rendiamo inaccessibile
cio' che e' alla nostra portata. Quando
ci accorgiamo dell'errore, abbiamo la
sensazione di aver sprecato il nostro
tempo, cercando nelle lontananze cio'
che era vicino a noi. Ci malediciamo per
aver fatto un tale errore, per la nostra
ricerca senza motivo e per i problemi
che abbiamo causato. Dice il maestro:
"Sebbene il tesoro possa essere sepolto
nella tua casa, lo troverai solo se
parti alla ricerca di esso. Se Pietro
non avesse sentito la sofferenza del
rifiuto, non sarebbe stato scelto come
capo della Chiesa. Se il figliol prodigo
non avesse abbandonato ogni cosa, non
avrebbe ricevuto una festa in suo onore
da parte di suo padre. Ci sono certe
cose nelle nostre vite che portano un
sigillo che dice: 'Apprezzerai il mio
valore solo dopo avermi perso...e
riguadagnato.' Non e' una buona scelta
provare ad accorciare il cammino."
Il
maestro incontro' il suo discepolo
preferito, e gli chiese come stava
andando il suo progresso spirituale. Il
discepolo rispose che ora era in grado
di dedicare ogni momento del giorno a
Dio. "Quindi, tutto cio' che ti e'
rimasto e' scordare i tuoi nemici,"
disse il maestro. Il discepolo guardo'
il maestro sorpreso: "Ma questo non e'
necessario. Non porto alcun rancore
versoi miei nemici." "Pensi che Dio
porti rancore per te?" chiese il
maestro. "Di certo no," rispose il
discepolo. "Tuttavia chiedi il suo
perdono, non e' cosi' ? Fai lo stesso
con i tuoi nemici, anche se non porti
rancore. Una persona che perdona sta
lavando e curando il proprio cuore."
Il
giovane Napoleone stava tremando come
una foglia al vento durante i feroci
bombardamenti a Toulon. Un soldato,
vedendolo cosi', disse ai suoi compagni:
"Guardatelo, e' impaurito a morte." "Si,
lo sono," rispose Napoleone. "Ma
continuo a combattere. Se tu sentissi
meta' della paura che provo, saresti
gia' fuggito da un pezzo." Dice il
maestro: "La paura non e' un segno di
codardia. E' la paura che ci permette di
essere coraggiosi e dare un valore di
fronte alle situazioni della vita.
Quelli che provano paura - e a dispetto
di essa vanno avanti, senza permettere
di esserne intimiditi - stanno dando
prova di valore. Ma quelli che
affrontano le situazioni difficili senza
tenere conto del pericolo, stanno dando
prova della loro irresponsabilita'."
L'errante e' alla festa di celebrazione
di San Giovanni, tra le tende, le sfide
tra gli arcieri e il cibo contadino.
All'improvviso un clown comincia ad
imitare i suoi gesti. La gente ride ed
anche l'errante ride, e invita il clown
a prendere un caffe' con lui. "Sii
vitale !" dice il clown. "Se sei vivo,
devi agitare le braccia, saltare, fare
rumore, ridere e parlare con le persone.
Perche' la vita e' l'opposto della
morte. Morire e' rimanere per sempre
nella stessa posizione. Se sei troppo
quieto, non stai vivendo."
DI_a!?_ayyyyyRyyyyyyyyyy_y" egli disse.
"Il mio amico e' un veterinario. Non
parla ai suoi pazienti."
Un
discepolo e il suo maestro una mattina
stavano passeggiando per i campi. Il
discepolo chiese quale dieta fosse
necessaria per la purificazione. Sebbene
il suo maestro avesse sempre insistito
sul fatto che tutti i cibi fossero
santi, il discepolo non gli aveva mai
creduto. "Ci deve essere qualche cibo
che ci avvicina piu' a Dio," disse il
discepolo. "Beh, forse hai ragione. Quei
funghi la' , per esempio," disse il
maestro. Il discepolo era eccitato, al
pensiero che i funghi gli avrebbero dato
la purificazione e l'estasi. Ma come
ando' a raccoglierne uno strillo' :
"Questi funghi sono velenosi ! Se ne
avessi mangiato uno, sarei morto
all'istante !" disse con orrore. "Sai,
non conosco alcun altro cibo che porti
piu' rapidamente a Dio," disse il
maestro.
Nel
1981, l'errante sta passeggiando con sua
moglie per le strade di Praga, quando
vede un ragazzo che sta disegnando
alcuni palazzi di quel quartiere. Gli
piacciono, e ne compra uno. Quando tira
fuori i soldi, nota che il ragazzo non
indossa i guanti - la temperatura e' 20
gradi sotto lo zero. "Perche' non
indossi i guanti?" chiede. "Per poter
tenere i pastelli." Parlano un po' di
Praga. Il ragazzo si offre per disegnare
il volto della moglie dell'errante,
gratuitamente. Mentre aspetta che il
disegno sia finito, l'errante realizza
che qualcosa di strano e' successo: ha
conversato per almeno cinque minuti con
il ragazzo, e nessuno dei due parlava la
lingua dell'altro. Avevano usato solo i
gesti, i sorrisi e le espressioni del
volto - ma la voglia di condividere
qualcosa ha permesso loro di entrare nel
mondo del linguaggio senza parole.
Un
amico porto' Hassan di fronte alla porta
di una moschea, dove un cieco stava
chiedendo elemosina. "Quest'uomo e' la
persona piu' saggia del nostro paese,"
disse l'amico. "Da quanto tempo non
vedi?" chiese Hassan all'uomo. "Dalla
nascita," rispose l'uomo. "E come hai
potuto diventare cosi' saggio?" "Dal
momento che non ho accettato la mia
cecita', ho provato a diventare un
astronomo," rispose l'uomo. "Ma, visto
che non riuscivo a vedere il cielo, mi
sforzavo di immaginare le stelle, il
sole e le galassie. E, piu' mi
avvicinavo al creato di Dio, piu' mi
avvicinavo alla Sua saggezza."
In un
bar in un paese remoto della Spagna,
vicino alla citta' di Olite, c'e'
un'insegna messa dal proprietario: "Non
appena arrivavo a trovare tutte le
risposte, tutte le domande cambiavano."
Dice il maestro: "Siamo sempre
preoccupati nel dare risposte. Sentiamo
che le risposte sono importanti per
capire il significato della vita. E'
molto piu' importante vivere pienamente,
e permettere che il tempo ci riveli i
segreti della nostra esistenza. Se ci
preoccupiamo troppo col dare un senso
alla vita, preveniamo la natura dal suo
agire, e diventiamo incapaci di leggere
i segnali di Dio."
C'e'
una leggenda australiana che narra di
uno sciamano e delle sue tre sorelle. Un
giorno incontrarono il piu' famoso
guerriero dell'epoca. "Voglio sposare
una di queste splendide ragazze," disse
il guerriero. "Se una delle tre si
sposa, le altre due soffriranno," disse
lo sciamano. "Sto cercando una tribu'
che permetta ai loro uomini di avere tre
mogli." Per anni, viaggiarono per
l'intera Australia senza trovare tale
tribu' . "Almeno una di noi tre sarebbe
potuta essere felice," disse una delle
tre sorelle quando divennero vecchie, e
stanche di camminare. "Ho sbagliato,"
disse lo sciamano. "Ma ora e' troppo
tardi." E trasformo' le tre figlie in
blocchi di pietra, cosicche' tutti
coloro che passavano di la' avrebbero
capito che la felicita' di una persona
non significa la tristezza di un'altra.
Il
giornalista Walter Carelli ando' ad
intervistare lo scrittore argentino
Jorge Luis Borges. Quando la sua
intervista fu completa, iniziarono a
parlare del linguaggio che esiste oltre
le parole, e della grande capacita'
degli essere umani di comunicare con gli
altri. "Ti faccio un esempio," disse
Borges. E inizio' a parlare in una
strana lingua. Allora si fermo' e chiese
al giornalista cosa avesse detto. Prima
che Carelli potesse rispondere, il
fotografo che era con lui disse: "E' il
'Padre Nostro.' " "Esattamente," disse
Borges. "Lo stavo recitando in
Finlandese."
Un
addestratore di animali del circo e'
capace di domare gli elefanti del circo
usando un trucco molto semplice: quando
l'animale e' ancora cucciolo, lega una
delle sue zampe a un tronco di un
albero. Non importa quando forte si
dibatta, il piccolo elefante e' incapace
di liberarsi. Poco a poco, si abitua
all'idea che il tronco dell'albero e'
piu' potente di lui. Quando diventa
adulto con una forza straordinaria,
chiunque puo' annodargli un laccio alla
sua zampa, e legarlo ad un arbusto. Non
cerchera' nemmeno di liberarsi. Come per
gli elefanti, i nostri piedi spesso sono
trattenuti da fragili nodi. Ma se, da
quando siamo bambini, siamo abituati
alla resistenza del tronco dell'albero,
non proviamo nemmeno a combattere. Senza
realizzare che un semplice atto di
coraggio e' tutto cio' che serve per
trovare la nostra liberta'.
Dice
il maestro: "Non ti da' nessun vantaggio
cercare spiegazioni su Dio. Puoi sentire
dei bellissimi discorsi, ma sono
sostanzialmente vuoti. Proprio come puoi
leggere un'intera enciclopedia
sull'amore senza conoscere come amare.
Nessuno provera' che Dio esiste. Certe
cose nella vita devono semplicemente
essere vissute - e mai spiegate. L'amore
e' una di queste. Dio - che e' Amore -
e' inspiegabile. La fede e'
un'esperienza infantile, nel magico
senso che Gesu' ci ha insegnato: 'I
bambini sono il regno di Dio.' Dio non
entrera' mai nella tua testa. La porta
che Egli usa e' il tuo cuore."
L'abate raccontava sempre che l'Abate
Giuseppe aveva pregato cosi' tanto che
non aveva nulla piu' di cui preoccuparsi
- la sue passioni erano state
conquistate. Queste parole raggiunsero
le orecchie di uno dei saggi del
monastero di Sceta, che chiamo' i suoi
novizi insieme per la cena. "Avrete
sentito dire che l'Abate Giuseppe non ha
piu' tentazioni da superare," disse. "La
mancanza di sforzi indebolisce l'anima.
Chiediamo che il Signore mandi una forte
tentazione all'Abate Giuseppe. E, se
sara' in grado di resistere a quella,
chiediamo per un'altra e un'altra
ancora. E quando stara' ancora
combattendo per resistere alle
tentazioni, preghiamo che egli non dica
mai: 'Signore, manda via questo
diavolo.' Preghiamo che insista col
chiedere: 'Signore, dammi la forza di
sconfiggere il male.' "
C'e'
un momento in ogni giorno in cui e'
difficile vedere chiaramente: la sera.
La luce e il buio si mescolano, e niente
e' completamente chiaro o scuro. Nella
maggior parte delle tradizioni
spirituali, questo momento e'
considerato santo. La tradizione
Cattolica ci insegna che dovremmo dire
un Ave Maria alle sei della sera. Nella
tradizione Quechuan, se incontriamo un
amico nel pomeriggio e stiamo con lui
fino alla sera, dobbiamo cominciare
tutto di nuovo, ringraziandolo con un
"Buona sera." Al crepuscolo, si fa il
bilancio tra l'uomo e il pianeta. Dio
mischia ombre e luci per vedere se la
Terra ha il coraggio di continuare a
girare. Se la Terra non e' impaurita
dall'oscurita' , la notte passa - un
nuovo sole splende sul giorno
successivo.
Il
filosofo tedesco, Shopenhauer, stava
passeggiando lentamente per le vie di
Dresda, cercando le risposte alle
domande che lo assillavano. Passando
vicino a un giardino, decise di sedersi
a guardare i fiori. Uno dei residenti
del vicinato osservo' lo strano
comportamento del filosofo e chiamo' la
polizia. Qualche minuto piu' tardi, un
ufficiale si avvicino' a Shopenhauer.
"Chi sei?" chiese l'ufficiale
bruscamente. Shopenhauer guardo' il
poliziotto su e giu'. "Se riesci ad
aiutarmi a trovare la risposta a questa
domanda," disse, "ti saro' eternamente
grato."
Un
uomo in cerca della saggezza decise di
andare sulle montagne, poiche' gli era
stato detto che li' ogni due anni
appariva Dio. Durante il primo anno,
egli mangio' tutto quello che la terra
aveva da offrire. Un giorno, la scorta
termino' , ed egli dovette tornare in
citta'. "Dio e' cattivo !" esclamo'.
"Non sa che ho aspettato un anno per
ascoltare la Sua voce? Ero affamato e
sono dovuto tornare indietro." In quel
momento, appari' un angelo. "Dio
vorrebbe parlare molto volentieri con
te," disse l'angelo. "Per un anno intero
ti ha nutrito. Egli sperava che poi tu
avresti prodotto il cibo da solo. Ma
cosa hai piantato? Se un uomo e'
incapace a far crescere i frutti dove
vive, non e' pronto per parlare con
Dio."
La
gente dice: "Sembra che la liberta' di
un uomo consista nello scegliere il
proprio tipo di schiavitu'. Lavoro otto
ore al giorno, e se ottengo una
promozione, dovro' lavorare dodici ore.
Mi sono sposato, e ora non ho tempo per
me stesso. Cerco Dio, e ora devo
frequentare riunioni di culto, incontri
e altre cerimonie religiose. Tutto cio'
che e' importante nella vita - amore,
lavoro, fede - finiscono col diventare
un peso insopportabile da portare." Dice
il maestro: "Solo l'amore ci permette di
scappare. Solo l'amore trasforma la
schiavitu' in liberta'. Se non sappiamo
amare, e' meglio fermarsi ora. Gesu'
disse: 'Meglio essere ciechi da un
occhio piuttosto che per l'intero corpo
e morire nell'oscurita'.' Parole dure,
ma vere."
Un
eremita per un anno intero, mangio' solo
una volta alla settimana. Dopo il
sacrificio, chiese a Dio di rivelargli
il vero significato di alcuni passaggi
della Bibbia. Non senti' alcuna
risposta. "Che spreco di tempo," disse
tra se' e se' . "Ho rinunciato a cosi'
tanto, e Dio neanche ha risposto !
Meglio lasciare questo posto e trovare
un monaco che conosca il significato dei
versi." In quell'attimo, appari' un
angelo. "I dodici mesi di digiuno sono
serviti so lo a farti credere di essere
migliore degli altri, e Dio non risponde
ad una persona vanitosa," disse
l'angelo. "Ma quando sei stato umile, e
hai cercato aiuto dagli altri, Dio mi ha
mandato." E l'angelo spiego cosa egli
volesse sapere.
Dice
il maestro: "Nota come certe parole sono
state formate per mostrare il loro
significato chiaramente. Prendiamo la
parola 'preoccupazione.' Puo' essere
divisa in due: 'pre' e 'occupazione.'
Significa occuparsi con qualcosa prima
che accada. Chi, nell'intero universo,
potrebbe avere il dono di occuparsi con
una cosa che non e' ancora accaduta? Non
essere mai preoccupato. Sii attento al
tuo destino e al tuo cammino. Impara
ogni cosa che hai bisogno di sapere
affinche' tu riesca a maneggiare la
luminosa spada e lei abbia fiducia in
te. Fai attenzione a come i tuoi amici,
i tuoi maestri e i tuoi nemici
combattono. Allenati sufficientemente,
ma non commettere il peggiore degli
errori: credere di sapere quale colpo
stia per sferrare il tuo avversario."
Arriva
il venerdi', vai a casa, e prendi i
giornali che non sei riuscito a leggere
durante la settimana. Accendi la
televisione con il volume basso. Metti
una cassetta nello stereo. Usi il
telecomando per saltare da un canale
all'altro, mentre provi a sfogliare le
pagine del giornale e ad ascoltare la
musica. I giornali non dicono niente di
nuovo, i programmi TV sono ripetitivi, e
hai gia' sentito la cassetta almeno una
dozzina di volte. Tua moglie si sta
occupando dei tuoi figli, sacrificando
la sua giovinezza senza capire veramente
perche' lo stia facendo. Una scusa ti
viene in mente: "Beh, cosi' va la vita."
No, cosi' e' come non va la vita. La
vita e' entusiasmo. Prova a ricordare
dove hai lasciato il tuo entusiasmo.
Prendi tua moglie e i tuoi bambini e
prova a ritrovarlo ancora, prima che sia
troppo tardi. L'amore non tiene mai
nessuno lontano dal seguire i propri
sogni.
La
vigilia di Natale, l'errante e sua
moglie fecero un bilancio dell'anno che
stava per finire. Durante la cena
all'unico ristorante di un paese dei
Pirenei, l'errante inizio' a lamentarsi
di qualcosa che non era andata come
aveva pensato che sarebbe dovuto. Sua
moglie guardo' l'albero di Natale nel
ristorante. L'errante penso' che ella
non fosse piu' interessata, e cambio'
discorso: "Non sono carine quelle luci?"
chiese. "E' vero," rispose sua moglie.
"Ma se guardi attentamente, tra le
dozzine di lampadine ce n'e' una
fulminata. Mi sembra che, invece di
vedere l'anno trascorso in termini di
dozzine di benedizioni che lo
illuminano, ti stai fissando sull'unica
lampadina che non illumina niente."
"Guarda quel sant'uomo umile, che
cammina per strada," disse un diavolo
all'altro. "Penso che andro' li' a
convertire la sua anima." "Non ti
ascoltera', perche' si interessa solo di
cose sante," disse al suo compagno. Ma
il diavolo, nella sua solita maniera
ardente, si vesti' da Arcangelo
Gabriele, e' appari' di fronte al santo.
"Sono venuto ad aiutarti," disse. "Devi
avermi confuso con qualcun altro,"
rispose. "Non ho fatto niente nella mia
vita che meriti l'attenzione di un
angelo." E continuo' per la sua via, non
sapendo mai chi avesse evitato.
Un'amica dell'errante ando' a vedere una
commedia a Broadway, e durante un
intervallo, ando' a bere qualcosa. La
hall era gremita, e la gente stava
fumando, parlando e bevendo. Stava
suonando un pianista, ma nessuno faceva
attenzione alla sua musica. L'amica
dell'errante poso' il suo drink e
studio' il musicista. Sembrava annoiato
- faceva solamente il suo lavoro
aspettando che l'intervallo finisse.
Dopo un altro drink, e sentendosi un po'
brilla, si avvicino' al piano. "Sei una
noia mortale ! Perche' non suoni almeno
per te stesso?" esclamo' . Il pianista
era sorpreso. E allora inizio' a suonare
il tipo di musica che piaceva a lui. In
poco tempo, l'intera hall si ammutoli'.
Quando il brano termino', ci fu un
applauso entusiasta.
San
Francesco d'Assisi era un ragazzo molto
ammirato quando decise di lasciare tutto
e intraprendere la sua vita. Santa
Chiara era una giovane bellissima quando
decise di prendere il voto di castita'.
San Raimundo Lull conobbe i piu' grandi
intellettuali del tempo quando
intraprese la via del deserto. La
questione spirituale e', soprattutto,
una sfida. Chiunque la utilizza per
allontanare i propri problemi non andra'
molto lontano. Non e' una buona cosa per
chi non riesce ad avere amici
allontanarsi dal mondo. Non porta a
compimento nulla fare un voto di
poverta' se si e' gia' incapaci di
guadagnare da vivere. E non ha alcun
senso diventare umili quando si e' gia'
codardi. Una cosa e' avere qualcosa e
lasciarla. Un'altra e' non averla e
condannare chi la ha. E' facile per un
debole andare in giro predicando carita'
, ma che senso ha? Dice il maestro:
"Ammira il lavoro di Dio. Conquista te
stesso mentre affronti il mondo."
E'
facile essere asociali. Tutto cio' che
dobbiamo fare e' stare lontani dalla
gente, evitando di soffrire. In quel
modo, non dobbiamo rischiare l'amore, il
disappunto, i sogni frustrati. E' facile
essere asociali. Non dobbiamo
preoccuparci di telefonate che dovremmo
fare, di persone che ci chiedono aiuto,
della carita' che dovrebbe essere
ricambiata. E' facile essere asociali.
Dobbiamo solamente pretendere di vivere
in una torre d'avorio, e non versare mai
una lacrima. Dobbiamo solamente
trascorrere la nostra vita recitando un
ruolo. E' facile essere asociali. Tutto
ci o' che dobbiamo fare e' rigettare
qualsiasi cosa bella che la vita ci
offre.
Il
paziente disse al suo dottore: "Dottore,
sono dominato dalla paura, e la paura ha
portato via tutta la gioia di vivere."
"Qui nel mio ufficio, c'e' un topo che
rosicchia i miei libri," disse il
dottore. "Se mi dispero per il topo,
esso si nascondera', e non faro'
nient'altro nella vita che cercarlo.
Invece, ho messo tutti i miei libri
preferiti in un posto sicuro, e gli
permetto di mangiare alcuni degli altri.
In questo modo, continua ad essere solo
un topo, e non un mostro. Temi poche
cose, e concentra tutta la tua paura su
quelle - cosicche' possa essere
coraggioso nell'affrontare le situazioni
importanti."
Dice
il maestro: "Spesso e' piu' facile amare
che essere amati. Troviamo difficile
accettare l'aiuto e il supporto degli
altri. I nostri sforzi di apparire
indipendenti tolgono agli altri la
possibilita' di dimostrare il loro
amore. Molti genitori, in eta' avanzata,
tolgono ai loro figli l'opportunita' di
mostrare loro lo stesso affetto e
supporto che hanno ricevuto da bambini.
Molti mariti (e mogli), quando sono
sopraffatti dalle afflizioni, si sentono
in imbarazzo nel dipendere dagli altri.
Come risultato, le acque dell'amore non
scorrono. Dovresti accettare un gesto
d'amore di qualcuno. Devi permettere
agli altri di aiutarti, di darti la
forza per andare avanti. Se accetti tale
amore con purezza ed umilta', capirai
che l'Amore non e' ne' dare ne' ricevere
- e' partecipare."
Eva
stava camminando per il Giardino
dell'Eden, quando il serpente si
avvicino'. "Mangia questa mela," disse.
Eva, ben istruita da Dio, rifiuto'.
"Mangia questa mela," insistette.
"Perche' devi diventare piu' bella per
tuo marito." "Non ne ho bisogno,"
rispose Eva. "Non ha nessun altra che
me." Il serpente rise: "Di certo egli la
ha." Dato che Eva non gli credette, la
porto' su una cima di una collina dove
c'era un pozzo. "E' laggiu' . E' dove
Adamo la tiene nascosta." Eva guardo' e
vide una bellissima donna riflessa
nell'acqua. E allora mangio' la mela che
il serpente le aveva offerto.
Estratti da 'Lettere al mio Cuore:' "Mio
cuore, non ti condannero' o critichero'
mai. Ne' mi vergognero' mai di quello
che dici. So che tu sei un figlio amato
da Dio, e che Egli ti protegge con
gloria e amore radioso." "Io credo in
te, mio cuore. Sono dalla tua parte, e
ti chiedero' sempre di benedirmi nelle
preghiere. Chiedero' sempre che tu trovi
l'aiuto e il supporto che desideri." "Io
credo in te, mio cuore. Credo che
dividerai il tuo amore con chiunque ne
abbia bisogno o lo meriti. Cosi' il mio
cammino e' il tuo, e cosi' cammineremo
insieme verso lo Spirito Santo." "Chiedo
a te: abbi fiducia in me. Sappi che ti
amo e che sto provando a darti cio' di
cui hai bisogno per continuare a battere
con gioia nel mio petto. Faro' tutto
quello che posso affinche' non possa mai
sentirti a disagio con la mia presenza
che ti circonda."
Dice
il maestro: "Quando decidiamo di agire,
e' naturale che conflitti inaspettati
possano sorgere. E' naturale che saremo
feriti da tali conflitti. Le ferite
guariscono: rimangono come cicatrici, e
questa e' una benedizione. Tali ferite
rimangono con noi per il resto della
nostra vita, e ci sono di grande aiuto.
Se ad un certo punto - per qualunque
ragione - il nostro desiderio di
ritornare al passato e' forte, dobbiamo
solamente guardare le nostre cicatrici.
Le cicatrici sono i segni delle manette,
e ci rimandano agli orrori della
prigione - e con quel ricordo andiamo
avanti."
Nelle
Lettere ai Corinzi, San Paolo ci
racconta che la dolcezza e' una delle
caratteristiche principali dell'amore.
Non lo scordiamo mai: amore e' dolcezza.
Un'anima rigida non permette alla mano
di Dio di modellarla in accordo con i
Suoi desideri. L'errante stava
viaggiando in una stretta strada della
Spagna del nord, quando vide un uomo
steso su un letto di fiori. "Non stai
rovinando quei fiori?" chiese l'errante.
"No," rispose l'uomo. "Sto provando a
prendere un po' della loro delicatezza."
Dice
il maestro: "Prega ogni giorno. Anche se
le tue preghiere sono senza parole e non
chiedono niente, e difficilmente possono
essere capite. Fai delle preghiere
un'abitudine. Se e' difficile da
iniziare, di' a te stesso: 'Preghero'
ogni giorno per questa settimana.' E
rinnova questa promessa per ciascun
giorno seguente. Ricorda che stai
creando non solo un legame piu' intimo
con il mondo spirituale; stai allenando
la tua volonta' . E' attraverso certe
pratiche che sviluppiamo la disciplina
necessaria per lotta della vita. Non
vale a niente dimenticare la promessa un
giorno e pregare due volte il giorno
dopo. Ne' pregare sette volte lo stesso
giorno, e passa re l'intera settimana
pensando di aver completato il tuo
obiettivo. Certe cose devono accadere
con il loro giusto ritmo."
Un
uomo cattivo, sul punto di morte,
incontra un angelo ai cancelli
dell'Inferno. L'angelo gli dice: "E'
stato sufficiente aver fatto un'unica
cosa buona nella tua vita, e cio' ti
aiutera' ." "Pensaci bene," dice
l'angelo. L'uomo si ricorda che una
volta, mentre stava camminando in una
foresta, vide un ragno sulla sua strada
e devio' per non calpestarlo. L'angelo
sorride e una tela di ragno scende giu'
dal cielo, in modo da permettere
all'uomo di salire in Paradiso. Altri
condannati ne traggono vantaggio, e
cominciano ad arrampicarsi. Ma l'uomo li
attacca e li spinge giu' , temendo che
la rete si possa rompere. Proprio in
quel momento, si rompe, e l'uomo e'
ancora una volta ricacciato
nell'Inferno. "Che peccato," sente dire
dall'angelo l'uomo. "La preoccupazione
che avevi per te stesso ha cambiato
l'unica cosa buona che avevi fatto in
una malvagia."
Dice
il maestro: "Un incrocio e' un luogo
santo. La', il pellegrino deve fare la
sua decisione. Ecco perche' gli dei di
solito dormono e mangiano agli incroci.
Dove le strade si biforcano, due grandi
forze sono concentrate - il cammino che
sara' scelto, e il cammino che sara'
ignorato. Entrambi si trasformano in
un'unica via, ma solo per poco. Il
pellegrino puo' riposare, dormire un
po', e anche consultarsi con gli dei che
abitano l'incrocio. Ma nessuno puo'
rimanere la' per sempre: una volta fatta
la propria scelta, si deve andare
avanti, senza pensare alla strada che
uno ha rifiutato. Altrimenti, l'incrocio
diventa una maledizione."
L'umanita' ha commesso alcuni dei suoi
peggiori crimini in nome della verita'.
Uomini e donne sono stati bruciati al
rogo. Intere culture di alcune civilta'
sono state distrutte. Coloro che
commisero il peccato di mangiare carne
furono mantenuti a distanza. Coloro che
cercarono cammini diversi furono
esclusi. Una persona, in nome della
verita' , fu crocifissa. Ma prima che
Egli morisse - ci ha lasciato una
magnifica definizione della Verita'. Non
e' cio' che ci fornisce di certezze. Non
e' cio' che ci fa sentire migliori degli
altri. Non e' cio' che teniamo nella
prigione delle nostre idee preconcette.
La Verita' e' cio' che ci rende liberi.
"Conosci la Verita', e la Verita' ti
rendera' libero," Egli disse.
Uno
dei monaci del monastero di Sceta
commise un grave errore, e il piu'
saggio degli eremiti fu invitato dagli
altri fratelli a riunirsi con loro per
giudicarlo. Il saggio eremita non voleva
venire, ma il gruppo fu cosi' insistente
che alla fine accetto'. Prima di
partire, pero', prese un secchio e fece
alcuni buchi sul fondo. Quindi, lo
riempi' con la sabbia, e inizio' a d
avviarsi verso il monastero. Il padre
superiore, notando il secchio, chiese a
cosa servisse. "Sono venuto a giudicare
una persona," disse l'eremita. "I miei
peccati stanno uscendo da me, come la
sabbia in questo secchio. Ma, dal
momento che non mi volto indietro a
guardare, e non vedo i miei peccati,
sono in grado di giudicare un altro." I
monaci decisero immediatamente di non
procedere con il giudizio.
Scritto su un muro di una piccola chiesa
sui Pirenei: "Signore, possa fare luce
la candela che ho appena acceso, e mi
illumini quando ho dei problemi e devo
prendere delle decisioni. Possa fare
fuoco, cosicche' Tu possa bruciare il
mio egoismo, orgoglio e' impurita'.
Possa fare una fiamma, cosicche' Tu
possa scaldare il mio cuore e insegnarmi
l'amore. Non posso rimanere a lungo
nella Tua chiesa. Ma nel lasciare questa
candela, una parte di me rimane qui.
Aiutami ad estendere le mie preghiere
alle attivita' di questo giorno. Amen."
Un
amico dell'errante decise di trascorrere
qualche settimana in un monastero del
Nepal. Un pomeriggio, entro' in uno dei
tanti templi del monastero, e vide un
monaco sorridente seduto sull'altare.
"Perche' stai sorridendo?" chiese.
"Perche' ho capito il significato delle
banane," disse il monaco, aprendo la sua
sacca e tirando fuori una banana marcia.
"Questa e' la vita che ha fatto il suo
corso, e non e' stata utilizzata al
meglio - e ora e' troppo tardi." Poi
prese un'altra banana che era ancora
verde. La mostro' all'uomo, e la rimise
nella sua sacca. "Questa e' la vita che
non ha ancora fatto il suo corso, ed
aspetta il giusto momento," disse. Alla
fine, prese una banana matura, la
sbuccio', e la divise con l'uomo,
dicendo: "Questo e' il momento presente.
Sappi come viverlo senza paura."
Un'amica dell'errante era uscita insieme
a suo figlio con una somma di denaro
sufficiente per andare al cinema. Il
ragazzo era eccitato, ed ogni minuto
chiedeva a sua madre quanto mancava per
arrivare. Quando si fermo' ad un
semaforo, vide un mendicante seduto sul
marciapiede. "Dai tutti i soldi che hai
a lui," senti' dire da una voce. La
donna era in contrasto con la voce.
Aveva promesso di portare suo figlio al
cinema. "Daglieli tutti," insistette la
voce. "Gliene posso dare la meta',
cosicche' mio figlio possa entrare al
cinema da solo mentre io aspetto fuori,"
ella disse. Ma la voce non voleva
saperne. "Daglieli tutti !" Non aveva
tempo di spiegare al ragazzo. Si fermo'
e diede tutti i soldi che aveva al
mendicante. "Dio esiste, e me l'hai
provato," disse lui. "Oggi e' il mio
compleanno, ero triste, e mi vergognavo
di elemosinare. Cosi' ho deciso di non
chiedere elemosina: se Dio esiste, mi
fara' un regalo."
Un
uomo sta passeggiando in un piccolo
villaggio nel bel mezzo di un
acquazzone, e vede una casa bruciare.
Mentre si avvicina, vede un uomo
circondato dalle fiamme seduto nel
soggiorno. "Hei, la tua casa sta andando
a fuoco !" grido' il viaggiatore. "Lo
so," rispose l'uomo. "Allora, perche'
non esci fuori?" "Perche' sta piovendo,"
disse. "Mia madre mi ha sempre detto che
puoi prenderti la polmonite se esci
fuori in mezzo alla pioggia." Il
commento di Zao Chi alla storia e' :
"Saggio e' l'uomo che puo' lasciare una
situazione quando vede che e' forzato a
farlo."
In
alcune tradizioni esoteriche, i
discepoli dedicano un giorno all'anno -
o un week-end se necessario - per
entrare in contatto con gli oggetti
della loro casa. Toccano ciascun oggetto
e chiedono a voce alta: "Ne ho davvero
bisogno?" Prendono i libri dai loro
scaffali: "Lo rileggero' mai?" Esaminano
ciascun souvenir che possiedono:
"Considero ancora il momento per cui
questo oggetto mi ricorda di essere
importante?" Aprono i loro armadi: "Da
quanto tempo non lo indosso? Ne ho
davvero bisogno?" Dice il maestro: "Gli
oggetti hanno una propria energia.
Quando non vengono utilizzati, si
tramutano in acqua stagnante nel la casa
- un bel posto per insetti e zanzare.
Devi essere attento, e permettere che
l'energia scorra liberamente. Se tieni
cio' che e' vecchio, le novita' non
hanno spazio per manifestare loro
stesse."
C'e'
una vecchia leggenda peruviana che narra
di una citta' dove tutti erano felici. I
suoi abitanti facevano tutto cio' che
volevano, e andavano d'accordo l'uno con
l'altro. Solo il governatore era triste
poiche' non aveva niente da governare.
La prigione era vuota, il tribunale non
veniva mai usato, e l'ufficio notarile
non produceva niente, perche' la parola
di un uomo valeva piu' della carta su
cui era scritta. Un giorno, egli chiamo'
a se' alcuni costruttori da un paese
lontano per innalzare una recinzione al
centro della piazza principale. Per una
settimana, si pote' sentire il rumore
dei martelli e delle seghe. Alla fine,
il governatore invito' tutti gli
abitanti all'inaugurazione. Con grande
solennita', le impalcature furono
rimosse e si pote' vedere...un patibolo.
La gente si chiese cosa stesse facendo
un patibolo la' nella piazza. Timorosi,
iniziarono ad usare il tribunale per
risolvere qualsiasi questione quando
prima si concordava con un accordo
mutuo. Andarono all'ufficio notarile per
registrare i documenti che potessero
ricordare cio' che prima era stato solo
sulla parola. E iniziarono a fare
attenzione a cosa diceva il governatore,
temendo la legge. La leggenda dice che
il patibolo non fu mai usato. Ma la sua
presenza cambio' ogni cosa.
Dice
il maestro: "D'ora in poi - per alcune
centinaia di anni - l'universo
boicottera' tutti coloro che anno dei
pregiudizi. L'energia della Terra deve
essere rinnovata. Nuove idee hanno
bisogno di spazio. Il corpo e l'anima
necessitano di nuove sfide. Il futuro
sta bussando alle porte, e tutte le idee
- eccetto quelle che sono basate su
pregiudizi - avranno occasione di
apparire. Cio' che e' importante
rimarra'; cio' che e' inutile
scomparira' . Ma lasciamo che ogni
persona giudichi solo i propri concetti.
Noi non siamo i giudici dei sogni
altrui. Per aver fede nel nostro
cammino, non e' necessario provare che
un altro e' sbagliato. Chi fa questo non
crede nei propri passi."
La
vita e' come una grande gara ciclistica,
lo scopo della quale e' vivere il
proprio Destino Personale. Sulla linea
di partenza, siamo tutti insieme,
condividendo amicizia ed entusiasmo. Ma,
quando la corsa si sviluppa, la gioia
iniziale lascia il posto alla sfida:
stanchezza, monotonia, dubbi sulle
proprie abilita'. Notiamo che alcuni
amici rifiutano di accettare la sfida -
sono ancora in gara, ma solo perche' non
possono fermarsi in mezzo alla strada.
Ce ne sono molti come loro. Corrono
vicino all'ammiraglia, parlano tra loro
e completano l'obiettivo. Ci ritroviamo
a distanziarli; e allora dobbiamo
confrontarci con la solitudine, la
sorpresa durante le curve sconosciute, e
i problemi con la bicicletta. Finiamo
per chiedere a noi stessi se lo sforzo
ne valga la pena. Si, ne vale la pena.
Non mollare.
Un
maestro e il suo discepolo stanno
attraversando il deserto dell'Arabia
Saudita a cavallo. Il maestro fa uso di
ogni momento della loro cavalcata per
insegnare al discepolo la fede. "Credi
in Dio," dice. "Dio non abbandona mai i
suoi figli." Una notte, nella loro
tenda, il maestro chiede al discepolo di
andare a legare i cavalli ad una roccia
li' vicino. Il discepolo va, ma ricorda
cio' che il maestro gli aveva insegnato:
"Mi sta mettendo alla prova," pensa.
"Dovrei lasciare i cavalli a Dio." E li
lascia slegati. Il mattino dopo, il
discepolo non trova piu' i cavalli.
Infuriato, torna dal suo maestro. "Non
sai nulla riguardo Dio," esclama." Ho
lasciato i cavalli nelle Sue mani, e ora
sono fuggiti." "Dio voleva avere cura
dei cavalli," risponde il maestro. "Ma
per farlo, aveva bisogno delle tue mani
per legarli."
"Forse
Gesu' ha mandato qualcuno dei suoi
apostoli all'Inferno per salvare le
anime," Disse John. "Anche all'Inferno,
non e' perso tutto." L'idea sorprese
l'errante. John e' un pompiere a Los
Angeles, ed oggi e' il suo giorno di
riposo. "Perche' dici questo?" chiese
l'errante. "Perche' sono stato
all'Inferno qui sulla terra. Entro negli
edifici in fiamme e vedo gente disperata
fuggire, e molte volte rischio la mia
vita per salvarli. Io sono solo una
piccola particella in questo immenso
universo, forzato ad agire come un eroe
nei vari incendi in cui sono stato. Se
io - un niente - p osso fare questo,
immagina cosa puo' fare Gesu' ! Non ho
dubbi che alcuni dei Suoi apostoli si
sono infiltrati nell'Inferno, e la'
stanno salvando delle anime."
Dice
il maestro: "Molte civilta' primitive
usavano bruciare i loro morti in
posizione fetale. 'Egli e' rinato
ancora, in un'altra vita, e dobbiamo
metterlo nella stessa posizione in cui
venne a questo mondo,' dicevano loro.
Per queste civilta', la morte e' solo un
altro passo nel cammino dell'universo.
Ma non e' importante cio' che pensiamo,
che facciamo o che crediamo: ciascuno di
noi un giorno morira' . Meglio fare come
fece il vecchio Yaqui: considerare la
morte come una consigliera. Chiediti
sempre: 'Visto che dovro' morire, cosa
dovrei fare ora?' "
La
vita non e' dare o ricevere consigli. Se
abbiamo bisogno di assistenza, e' meglio
vedere come gli altri risolvono - o non
riescono a risolvere - i loro problemi.
Il nostro angelo e' sempre presente, e
spesso usa le labbra di qualcun altro
per dirci qualcosa. Ma di solito ci
raggiunge in una maniera casuale,
generalmente nel momento in cui -
sebbene siamo attenti - le nostre
preoccupazioni ci impediscono di vedere
il miracolo della vita. Dobbiamo
permettere al nostro angelo di parlarci
nella maniera in cui ci riesce meglio -
quando pensa sia necessario. Dice il
maestro: "I consigli sono una teoria di
vita - e la pratica della vita e' spesso
molto differente."
Un
padre del movimento di Rinnovo dei
Carismatici di Rio de Janeiro stava su
un autobus quando, all'improvviso,
senti' una voce dirgli di alzarsi e
predicare la parola di Cristo proprio
la'. Il padre comincio' a conversare con
la voce: "Penseranno che sono ridicolo !
Questo non e' un posto per un sermone."
Ma la voce insistette affinche' egli
parlasse. "Sono timido, per favore non
chiedermelo," imploro' . L'impulso
interiore persistette. Allora egli
ricordo' la sua promessa - di accettare
tutti i disegni di Cristo. Quindi si
alzo' in piedi - pieno di imbarazzo - e
inizio' a parlare dell'Evangelista. I
passeggeri, lo ascoltarono in silenzio.
Guardo' ciascuno di loro, e tutti lo
stavano fissando. Disse tutto cio' che
stava sentendo, completo' il sermone e
si sedette. Ancora oggi, egli non ha
idea del motivo per cui fece un sermone
sull'autobus. Ma non ha alcun dubbio che
egli stesse completando una missione.
Uno
stregone africano guaritore sta portando
un suo novizio nella giungla. Anche se
di una certa eta', si fa strada con
grande agilita', mentre l'altro scivola
e cade molte volte. Il novizio si
rialza, bestemmia, sputa sul terreno
traditore e continua a seguire il suo
maestro. Dopo una lunga camminata,
raggiungono un posto sacro. Senza
fermarsi un attimo, lo stregone torna
indietro verso la strada da cui
provenivano. "Non mi hai insegnato nulla
oggi," dice il novizio, dopo essere
caduto l'ennesima volta. "Ti ho
insegnato una cosa, ma non sei riuscito
ad impararla," dice lo stregone. "Sto
provando ad insegnarti come affrontare
gli errori della vita." "E come dovrei
affrontarli? " "Nello stesso modo in cui
dovevi affrontare ogni caduta che hai
fatto," risponde lo stregone. "Invece di
maledire il posto dove sei caduto,
dovresti provare a capire cosa ti ha
fatto scivolare prima."
Al
padre superiore del monastero di Sceta,
un pomeriggio fu fatta una visita da un
eremita. "Il mio consigliere spirituale
non sa come dirigermi," disse l'eremita.
"Devo lasciarlo?" Il padre superiore non
disse una parola, e l'eremita ritorno'
nel deserto. Una settimana piu' tardi,
ritorno' a fargli visita. "Il mio
consigliere spirituale non sa come
dirigermi," disse. "Ho deciso di
abbandonarlo." "E' stato saggio," disse
il padre superiore. "Quando un uomo
sente che la sua anima non e'
soddisfatta, non puo' chiedere aiuto.
Prendi le decisioni necessarie per
mantenere al sicuro il tuo passaggio in
questa vita."
Una
giovane venne a far visita all'errante.
"Voglio dirti una cosa," ella disse. "Ho
sempre creduto di avere avuto il dono di
curare. Ma non avevo mai avuto il
coraggio di provare con qualcuno.
Finche' un giorno, mio marito senti' una
forte fitta alla gamba sinistra, e non
c'era nessuno disponibile in quel
momento ad aiutarmi. Ho deciso - con un
po' di imbarazzo - di mettere le mie
mani sulla sua gamba e chiedere che il
dolore sparisse. Feci questo senza
credere veramente che sarei stata in
grado di aiutarlo, e mentre facevo
cosi', l'ho sentito pregare. 'Per
favore, Signore, rendi mia moglie capace
di essere il Messaggero della Tua luce e
della Tua forza,' disse. La mia mano
divento' calda, e il dolore scompari'.
Piu' tardi, gli chiesi perche' aveva
pregato in quel modo. Egli rispose che
era per darmi fiducia. Oggi, sono in
grado di curare, grazie a quelle
parole."
Il
filosofo Aristippo stava godendo dei
suoi poteri alla corte di Dioniso, il
tiranno di Siracusa. Un pomeriggio,
incontro' per caso Diogene mentre stava
preparando un piatto di lenticchie per
se' . "Se tu fossi disposto a
presenziare la corte di Dioniso, non
dovresti mangiare lenticchie," disse
Aristippo. "Se tu sapessi come
apprezzare le lenticchie, non dovresti
presenziare la corte di Dioniso,"
rispose Diogene. Dic e il maestro: "E'
vero che tutto ha un prezzo, ma il
prezzo e' sempre relativo. Quando
seguiamo i nostri sogni, possiamo dare
l'impressione agli altri di essere
infelici e miserabili. Ma cio' che gli
altri pensano non e' importante. Cio'
che e' importante e' la gioia nei nostri
cuori."
Un
uomo che viveva in Turchia era venuto a
conoscenza di un grande maestro che
viveva in Persia. Senza esitazione,
vendette tutto cio' che aveva, saluto'
la sua famiglia e ando' alla ricerca
della saggezza. Dopo molti anni di
pellegrinaggio, trovo' il rifugio dove
viveva il grande maestro. Con paura e
rispetto, busso' alla sua porta. Il
grande maestro appari'. "Vengo dalla
Turchia," disse l'uomo. "Sono venuto fin
qui solo per farti una domanda." Il
vecchio uomo fu sorpreso, ma disse: "Be
ne. Potrai farmi solo una domanda."
"Voglio essere chiaro su quello che sto
per chiedere. Posso farla in turco?"
"Si'," disse il saggio. "Ed ho gia'
risposto alla tua unica domanda. Se c'e'
qualcos'altro che vuoi sapere, chiedilo
al tuo cuore. Ti fornira' la risposta."
E chiuse la porta.
Dice
il maestro: "La parola e' potere. Le
parole trasformano il mondo, e gli
uomini. Tutti abbiamo sentito dire: 'Non
dovremmo parlare delle belle cose che ci
accadono, perche' l'invidia degli altri
rovinera' la nostra felicita'.' Niente
di vero. Quelli che sono i vincitori
parlano con orgoglio dei miracoli nelle
loro vite. Se rilasci energia positiva
nell'aria, questa attrae altra energia
positiva, e rende coloro che realmente
lo desiderano felici. Mentre chi e'
invidioso e sconfitto, puo' solo farti
del male se gli dai questa forza. Non
avere paura. Parla delle belle cose
nella tua vita a chiunque ascoltera'.
L'Anima del Mondo ha un grande bisogno
di felicita'."
C'era
un re spagnolo che era molto orgoglioso
della sua stirpe. Era anche conosciuto
per essere crudele con quelli piu'
deboli. Un giorno stava camminando con i
suoi anziani consiglieri in un campo in
Aragona, dove, anni prima, suo padre era
caduto in battaglia. Li' incontrarono un
sant'uomo, che stava raccogliendo una
enorme mucchio di ossa. "Cosa stai
facendo?" chiese il re. "Onore a Sua
Maesta' ," disse il sant'uomo. "Quando
ho saputo che il re di Spagna sarebbe
venuto qui, ho deciso di ritrovare le
ossa di suo padre per dargliele. Ma per
quanto cerchi, non riesco a trovarle. So
no uguali a quelle dei contadini, dei
poveri, dei mendicanti e degli schiavi."
"Chi
e' il miglior uomo di spada?" chiese un
guerriero al suo maestro. "Vai al campo
vicino al monastero," rispose il
maestro. "La' c'e' una roccia. Voglio
che tu la insulti." "Perche' dovrei
farlo?" chiese il discepolo. "La roccia
non rispondera'," aggiunse. "Bene,
allora attaccala con la tua spada,"
disse il maestro. "Non lo faro'
proprio," rispose il discepolo. "La mia
spada si romperebbe. E se la attaccassi
a mani nude, mi romperei le dita e non
otterrei alcun risultato. Questo non e'
quello che ho chiesto. Chi e' il miglior
uomo di spada?" "Il migliore e' colui
che e' come la roccia," disse il
maestro. "Senza sfoderare la spada,
dimostra che nessuno puo' sconfiggerlo."
L'errante arriva al paese di San Martin
de Unx, nella Navarra, e riesce a
trovare la donna che custodisce la
chiave per la chiesa Romana nelle rovine
del posto. Con grande gentilezza, sale
le ripide scale e apre la porta. Il buio
e il silenzio del tempio medievale hanno
un forte impatto emozionale
sull'errante. Egli inizia a conversare
con la donna, e mentre parlano,
discutono sul fatto che, sebbene sia
mezzogiorno, si riesce a vedere molto
poco delle splendide opere d'arte della
chiesa. "I dettagli possono essere visti
solo all'alba," dice la donna. "La
leggenda dice che e' questo che i
costruttori della chiesa volevano
insegnarci: Dio ha un momento
particolare per mostrarci la Sua
gloria."
Dice
il maestro: "Ci sono due dei. Il dio che
il nostro professore ci ha insegnato, e
il Dio che insegna a noi. Il dio di cui
le persone spesso parlano, e il Dio che
parla a noi. Il dio che abbiamo imparato
a temere, e il Dio che parla a noi di
compassione. Ci sono due dei. Il dio che
e' in alto, e il Dio che prende parte
quotidianamente alle nostre vite. Il dio
che ci da' degli obblighi, e il Dio che
perdona i nostri debiti. Il dio che ci
minaccia con le fiamme dell'Inferno, e
il Dio che ci mostra il cammino
migliore. Ci sono due dei. Un dio che ci
sotterra con i nostri peccati, e un Dio
che ci libera con il suo Amore."
Allo
scultore Michelangelo una volta fu
chiesto come facesse a creare delle
opere cosi' stupende. "E' molto
semplice," rispose. "Quando guardo un
blocco di marmo, vedo la scultura dentro
di esso. Tutto cio' che devo fare e'
togliere quello che non gli appartiene.
C'e' un'opera per ciascuno di noi e per
cui siamo stati destinati a compierla.
Questo e' il punto centrale della vita,
e - non importa quanto proviamo a
ingannare noi stessi - sappiamo quanto
e' importante per la nostra felicita'.
Di solito, questa opera e' coperta da
anni di paura, colpa e indecisione. Ma,
se decidiamo di rimuovere quelle cose
che non ci appartengono, se non abbiamo
dubbi sulle nostre capacita' , siamo in
grado di andare avanti con la missione
che e' il nostro destino. Questo e'
l'unico modo per vivere con onore."
Un
anziano che sta per morire chiama un
giovane al suo fianco e gli racconta una
storia di eroismo: in tempo di guerra,
egli aveva aiutato un uomo a
sopravvivere. Gli aveva dato rifugio,
cibo e protezione. Quando l'uomo che era
stato salvato fu di nuovo al sicuro,
decise di tradire il suo salvatore e
mandarlo verso il nemico. "Come sei
riuscito a fuggire?" chiese il giovane.
"Non sono fuggito. Io ero il traditore,"
disse l'anziano. "Ma nel raccontare la
storia come se fossi l'eroe, riesco a
comprendere tutto quello che egli fece
per me."
Dice
il maestro: "Tutti abbiamo bisogno
d'amore. L'amore e' una parte della
natura umana, cosi' come mangiare, bere
e dormire. Talvolta ci troviamo
completamente soli a d ammirare un
tramonto stupendo, e pensiamo: 'Questa
bellezza non ha importanza, perche' non
ho nessuno con cui condividerla.' In
quei momenti, dovremmo chiederci: quante
volte ci hanno chiesto amore e siamo
fuggiti? Quante volte abbiamo avuto
paura di avvicinarci a qualcuno e dire,
chiaramente, che lo amavamo? Temi la
solitudine. E' come una droga, e' come
il peggiore narcotico. Se il tramonto
non ha alcun senso per te, sii umile, e
vai alla ricerca dell'amore. Sappi che -
come con le altre benedizioni spirituali
- piu' amore riesci a dare, e piu' ne
riceverai in cambio."
Un
missionario spagnolo stava visitando
un'isola quando incontro' casualmente
tre santi uomini aztechi. "Come
pregate?" chiese il padre. "Abbiamo solo
una preghiera," rispose uno degli
aztechi. "Diciamo, 'Dio tu sei trino e
noi siamo tre. Abbi pieta' di noi.' "
"Vi insegnero' una preghiera che Dio
ascoltera'," disse il missionario. Gli
insegno' una preghiera Cattolica, e
ando' via per la sua strada. Poco prima
di ritornare in Spagna, si fermo' ancora
nella stessa isola. Quando approdo' la
barca a riva, il padre vide i tre uomini
camminare sull'acqua verso di lui.
"Padre, padre," disse uno di loro. "Per
favore insegnaci di nuovo quella
preghiera che Dio ascolta. L'abbiamo
dimenticata." "Non e' importante ,"
rispose il padre, essendo stato
testimone del miracolo. E chiese il
perdono di Dio per non aver capito che
Egli parla tutte le lingue.
San
Giovanni della Croce ci insegna che,
lungo il nostro cammino spirituale, non
dovremmo cercare visioni, o credere ai
fatti che sentiamo raccontare dagli
altri sul cammino stesso. Il nostro
unico supporto dovrebbe essere la nostra
fede, perche' quella fede e' chiara,
trasparente e nata con noi. Non puo'
essere confusa. Uno scrittore stava
conversando con un prete, e chiese come
fosse l'esperienza di Dio. "Non lo so,"
rispose il prete. "L'unica esperienza
che ho avuto finora e' l'esperienza
della mia fede in Dio." E quella e' la
cosa piu' importante.
Dice
il maestro: "Il perdono e' una strada a
doppio senso. Ogni volta che perdoniamo
qualcuno, stiamo perdonando anche noi
stessi. Se siamo tolleranti con gli
altri, e' piu' facile accettare i nostri
errori. In quel modo, senza colpa o
amarezza, siamo capaci di migliorare il
nostro approccio con la vita. Quando,
senza debolezze, permettiamo all'odio,
all'invidia e all'intolleranza di
vibrarci attorno, finiamo coll'essere
consumati dalle vibrazioni. Pietro
chiese a Cristo: 'Maestro, devo
perdonare le altre persone sette volte?'
E Cristo rispose: 'Non solo sette, ma
settanta volte.' L'atto del perdono
ripulisce i piani astrali, e mostra a
noi la vera luce della Divinita'."
Dice
il maestro: "Gli antichi maestri erano
soliti creare dei 'personaggi' per
aiutare i discepoli a scontrarsi con il
lato oscuro della loro personalita' .
Molte delle storie riguardo la creazione
di tali personaggi sono divenute note
come favole. Il processo e' semplice:
devi solo mettere le tue ansie, paure e
disappunti all'interno di un ente
invisibile che sta al tuo fianco
sinistro. Egli funziona da 'cattivo'
nella tua vita, suggerendo i
comportamenti che non vorresti adottare
- ma che finisci col seguire. Una volta
che il personaggio e' stato creato, e'
piu' facile respingere i suoi consigli.
E' un processo estremamente semplice. Ed
e' per questo che funziona cosi' bene."
"Come
posso sapere qual e' il miglior modo di
agire nella mia vita?" un discepolo
chiese al suo maestro. Allora il maestro
ordino' al discepolo di costruire un
tavolo. Quando il tavolo fu quasi finito
- aveva bisogno solo dei chiodi sulla
parte superiore - il maestro si
avvicino' a lui. Batteva i chiodi con
tre colpi precisi. Un chiodo, pero', era
piu' difficile, e lo dovette colpire una
volta di piu'. Il quarto colpo ando'
troppo a fondo, e il legno si crepo'.
"La tua mano era abituata a tre colpi
col martello," disse il maestro. "Quando
un'azione diventa un'abitudine, perde il
suo significato; e' puo' finire col
causare dei danni." "Ogni azione e' la
tua azione, e c'e' solo un segreto: non
lasciare che l'abitudine prenda il
comando dei tuoi movimenti."
Vicino
alla citta' di Soria, in Spagna, c'e' la
figura di un vecchio eremita scolpito
nella roccia. Alcuni anni fa, un uomo
che abbandono' tutto per dedicarsi alla
contemplazione viveva li' . L'errante
sta provando a trovare quel luogo un
pomeriggio d'autunno, e, quando riesce a
trovarlo, viene accolto con grande
cordialita'. Dopo aver diviso un pezzo
di pane, l'eremita chiede che l'errante
vada con lui ad un piccolo ruscello la'
vicino per prendere un po' di funghi
commestibili. Mentre camminano, un
ragazzo li avvicina. "Sant'uomo," dice.
"Mi e' stato detto che, per raggiungere
l'illuminazione, dovremmo evitare di
mangiare la carne. E' vero?" "Accetta
con gioia tutto cio' che la vita ti
offre," risponde l'uomo. "Non commettere
peccati contro lo spirito, e non
maledire in nome di Dio la generosita'
della terra."
Dice
il maestro: "Se il tuo viaggio e'
difficile, ascolta il tuo cuore. Prova
ad essere onesto il piu' possibile con
te stesso, e vedi se stai veramente
seguendo il tuo cammino e pagando il
prezzo per i tuoi sogni. Se fai cio' , e
comunque la tua vita e' dura, e' giusto
che arrivi il momento di lamentarsi.
Fallo con rispetto, come un bambino si
lamenta con un genitore. Ma non fallire
nel richiedere piu' attenzione ed aiuto.
Dio e' Padre e Madre, e i genitori
vogliono sempre il meglio per i loro
bambini. Puo' accadere che il processo
di istruzione sia stato forzato troppo,
allora non costa nulla chiedere una
pausa, un po' di affetto. Ma non
esagerare mai. Giobbe si lamento' al
momento giusto, e cio' che gli
apparteneva gli fu reso. Al Afid si
lamento' troppo, e Dio smise di
ascoltarlo."
Un
uomo pio si ritrovo' d'improvviso
deprivato di tutti i suoi beni. Sapendo
che Dio l'avrebbe aiutato in qualche
modo, inizio' a pregare: "Signore, ti
prego fammi vincere la lotteria,"
chiese. Prego' per anni ed anni, ma
rimase povero. Un giorno mori', e, dal
momento che era un uomo molto devoto,
ando' direttamente in paradiso. Quando
arrivo' la', si rifiuto' di entrare.
Disse che aveva vissuto l'intera vita
secondo i suoi insegnamenti religiosi, e
che Dio non gli aveva mai permesso di
vincere la lotteria. "Tutto quello che
mi avevi promesso era una bugia," disse
l'uomo disgustato. "Sono sempre sta to
pronto ad aiutarti a vincere," rispose
il Signore. "Ma per quanto avessi voluto
farlo, tu non hai mai comprato il
biglietto della lotteria."
Un
anziano saggio cinese stava camminando
per i campi innevati, quando incontro'
una donna che piangeva. "Perche' stai
piangendo?" chiese. "Perche' sto
pensando alla mia vita, la mia
giovinezza, la bellezza che vedevo nello
specchio e l'uomo che amavo. Dio e'
crudele per aver dato la capacita' di
ricordare. Egli sapeva che un giorno
avrei ricordato la primavera della mi a
vita, e avrei pianto." Il saggio rimase
in piedi li' nella neve, guardando un
punto fisso e contemplando. Ad un certo
punto, la donna smise di piangere: "Cosa
vedi laggiu'?" ella chiese. "Un campo di
rose," rispose il saggio. "Dio e' stato
generoso con me perche' mi ha dato la
possibilita' di ricordare. Egli sapeva
che d'inverno, avrei potuto sempre
immaginare la primavera." E sorrise.
Dice
il maestro: "Il proprio destino
personale non e' facile come sembra. Per
niente. Potrebbe richiedere anche delle
azioni pericolose. Quando vogliamo
qualcosa, mettiamo in movimento delle
energie potenti, e non siamo piu' in
grado di nascondere a noi stessi il vero
significato della nostra vita. Quando
vogliamo qualcosa, facciamo una scelta e
ne paghiamo il prezzo. Potrebbe
richiedere di dover lasciare delle
vecchie abitudini, potrebbe crearci dei
problemi, e portarci disappunto. E non
importa quanto alto sia il prezzo
perche' non e' mai cosi' alto come cio'
che pagheremmo per non aver vissuto il
nostro destino personale. Perche' un
giorno guarderemo indietro e vedremo
tutto quello che abbiamo fatto, e
ascolteremo il nostro cuore dire: 'Ho
sprecato la mia vita.' Credimi, quella
e' la peggior frase che potrai mai
ascoltare."
Un
maestro aveva centinaia di discepoli.
Tutti loro pregavano al momento
appropriato - eccetto uno, che era un
ubriacone. Nel giorno in cui stava
morendo, il maestro chiamo' il discepolo
'ubriacone' al suo fianco, e gli
consegno' tutti i suoi segreti occulti.
Gli altri discepoli si rivoltarono: "E'
una vergogna ! Abbiamo sacrificato tutto
per un maestro incapace di carpire le
nostre qualita' ," dissero. Il maestro
rispose: "Ho dovuto consegnare questi
segreti all'uomo che conoscevo meglio.
Quelli che appaiono virtuosi spesso
nascondono le loro vanita', l'orgoglio e
l'intolleranza. Cosi' , ho scelto
l'unico discepolo di cui potevo vedere i
difetti: il bevitore."
Il
padre cistercense Marcos Garcia disse:
"Talvolta Dio riporta indietro alcune
benedizioni per aiutare le persone a
comprenderle meglio. Dio sa fino a che
punto puo' esaminare un'anima - e non va
mai oltre quel limite. In quei momenti,
non diciamo mai: 'Dio mi ha
abbandonato.' Se il Signore ci impone
una prova di grande pazienza, ci
fornisce sempre di un sufficiente numero
di grazie - probabilmente piu' del
necessario - per superarla. Quando
sentiamo lontana la Sua presenza,
dovremmo chiedere a noi stessi:
'Riusciamo a capire come far uso di cio'
che ha messo sul nostro cammino?' "
Alcuni
giorni della settimana passano senza
aver ricevuto un solo gesto d'affetto da
part e di qualcuno. Tali periodi sono
difficili; quando l'umana gentilezza
sembra essere scomparsa, e la vita
sembra essere semplicemente della mera
sopravvivenza. Dice il maestro:
"Dobbiamo esaminare il nostro cammino.
Dobbiamo ravvivare la fiamma, e provare
a d illuminare la nostra vita divenuta
una stanza buia. Quando sentiamo il
fuoco scoppiettare e la legna ardere, e
quando leggiamo la storia che le fiamme
ci stanno raccontando, la speranza
ritorna in noi. Se siamo capaci di
amare, saremo anche capaci di essere
amati. E' solo una questione di tempo."
Ad un
pranzo, una persona ruppe un bicchiere.
Un'altra disse: "E' un segno di buona
fortuna." Tutti i commensali conoscevano
questa credenza. Ma un rabbino che era
li' chiese: "Perche' e' un segno di
buona fortuna?" "Non lo so," disse la
moglie dell'errante. "Forse e' un antico
modo per evitare l'imbarazzo di un
ospite." "No, non e' questa la
spiegazione," disse il rabbino. "Certe
tradizioni ebraiche dicono che l'uomo ha
una certa quantita' di fortuna, che puo'
usare nel corso della sua vita. Ciascuno
puo' guadagnare gli interessi da quella
quota se usa la propria fortuna solo per
le cose che gli servono realmente -
altresi' puo' anche sprecare la sua
fortuna. Noi ebrei diciamo 'Buona
fortuna' quando qualcuno rompe un
bicchiere. Ma significa: 'E' bene che tu
non abbia usato la tua fortuna per
provare a non far rompere il bicchiere.
Ora la puoi usare per cose piu'
importanti.' "
Padre
Abraham sapeva che vicino al monastero
di Sceta viveva un eremita reputato di
essere un uomo saggio. Egli incontro'
l'uomo e gli chiese: "Se avessi trovato
una bella donna nel tuo letto oggi,
saresti stato in grado di convincerti
che non era realmente una donna quella
che vedevi?" "No," rispose il saggio.
"Ma sarei stato in grado di
controllarmi." Il padre continuo' : "E
se tu trovassi delle monete d'oro nel
deserto, saresti in grado di considerare
le monete come dei pezzi di pietra?"
"No," disse il saggio. "Ma sarei in
grado di controllarmi e lasciarle la'."
Il padre insistette: "E se tu fossi
consultato da due fratelli, uno dei
quali ti ama, mentre l'altro ti odia,
saresti in grado di considerarli
uguali?" L'eremita rispose: "Anche se
potrei soffrirne dentro, tratterei colui
che mi ama allo stesso modo di chi mi
odia." "Vi spieghero' chi e' un uomo
saggio," disse il padre, al suo ritorno,
ai suoi discepoli. "E' colui che,
piuttosto che uccidere le proprie
passioni, e' capace di controllarle."
W.
Frasier, nella sua vita, scrisse libri
sul far west americano, e fu orgoglioso
di aver scritto la sceneggiatura per il
film interpretato da Gary Cooper. Disse
che c'erano stati pochi momenti della
sua vita in cui si era arrabbiato. "Ho
imparato molte cose dai pionieri,"
disse. "Combatterono gli indiani,
attraversarono i deserti, cercarono cibo
e acqua in posti remoti. E tutto quello
che e' stato scritto durante quel
periodo mostra che possedevano dei
curiosi tratti: i pionieri scrivevano e
parlavano solo di cose belle. Invece di
lamentarsi, componevano canzoni e
ballate sulle loro difficolta' . In quel
modo, evitavano di scoraggiarsi e
deprimersi. E oggi, a 88 anni, provo a
fare la stessa cosa."
Il
testo e' adattato da una poesia di John
Muir: "Voglio liberare la mia anima
cosicche' possa godere di tutti i doni
che lo spirito possiede. Quando questo
sara' possibile, non provero' a
conoscere i crateri della luna, ne'
tracciare i raggi del sole fino a dove
nascono. Non provero' a comprendere la
bellezza delle stelle, ne' la
desolazione artificiale degli esseri
umani. Quando imparero' come liberare la
mia anima, seguiro' l'alba, e ritornero'
con essa attraverso il tempo. Quando
imparero' a liberare la mia anima, mi
precipitero' nelle correnti magnetiche
che scorrono nell'oceano dove tutte le
acque si incontrano per formare l'Anima
del Mondo. Quando imparero' a liberare
la mia anima, provero' a leggere le
meravigliose pagine della Creazione
dall'inizio."
Uno
dei sacri simboli della Cristianita' e'
la figura del pellicano. La ragione e'
semplice :nella totale mancanza di cibo,
il pellicano affonda il suo becco nella
propria carne per nutrire i suoi
piccoli. Dice il maestro: "Siamo spesso
incapaci di capire le benedizioni che
riceviamo. Molte volte non percepiamo
che Dio fa questo per farci crescere
spiritualmente. C'e' una storia su un
pellicano che - durante un duro inverno
- sacrifica se stesso dando da mangiare
la propria carne ai suoi piccoli. Quando
alla fine muore per la debolezza, uno
dei piccoli dice a un altro: 'Finalmente
! Ero stanco di mangiare sempre la
stessa cosa tutti i giorni.' "
Se sei
insoddisfatto di qualcosa - anche di una
buona cosa che vorresti fare, ma non sei
in grado di farla - smetti ora. Se le
cose non stanno andando bene, ci sono
solo due spiegazioni: o la tua
perseveranza e' messa alla prova , o hai
bisogno di cambiare direzione. Per
scoprire quale delle due opzioni e'
corretta - dal momento che sono opposte
l'una all'altra - usa il silenzio e la
preghiera. Poco a poco, le cose
diverranno stranamente chiare, fino a
che non avrai sufficiente forza per
scegliere. Una volta che hai preso la
tua decisione, dimentica completamente
l'altra possibilita'. E vai avanti,
perche' Dio e' il Dio del Valoroso.
Domingos Sabino dice: "Tutto va sempre
per il meglio. Se le cose non stanno
andando bene, e' perche' non hai ancora
raggiunto la fine."
Il
compositore brasiliano, Nelson Motta,
era a Bahia, quando decise di fare una
visita a Madre Menininha de Gantois.
Prese un taxi, e mentre andavano, il
conducente ruppe i freni. La macchina
sbando' in mezzo alla strada, ma oltre
al grande spaventato, non accadde niente
di grave. Quando incontro' Madre
Menininha, la prima cosa che Nelson le
racconto' fu l'incidente per strada. "Ci
sono certe cose che sono gia' scritte,
ma Dio trova un modo per farcele evitare
senza grossi problemi. Cioe', c'era una
parte del tuo destino dove era scritto
che dovevi essere nell'automobile a
questo punto della vita," disse. "Ma,
come vedi, e' accaduto tutto - e
niente."
"C'era
qualcosa che mancava nel tuo discorso
sulla Strada per Santiago," disse un a
pellegrina all'errante mentre lasciavano
la conferenza insieme. "Ho notato che la
maggioranza dei pellegrini," disse, "sia
per la Strada per Santiago, sia per il
loro cammino attraverso la vita, cercano
sempre di seguire il passo che tengono
gli altri. All'inizio del mio
pellegrinaggio, ho provato a camminare
alla stessa andatura del mio gruppo. Ero
stanca, avevo chiesto piu' di quello che
il mio corpo poteva darmi, ero tesa, e
finii con l'aggravare il tendine del
piede sinistro. Mi fu impossibile
camminare per due giorni, e imparai che
avrei raggiunto Santiago solo se fossi
andata alla mia andatura. Mi occorse
piu' degli altri, e camminai per lunghi
tratti da sola. Ma fu solo rispettando
la mia andatura che fui in grado di
percorrere l'intera strada. Da allora,
ho applicato la lezione a qualsiasi cosa
nella mia vita."
Croesus, re della Lidia, aveva deciso di
attaccare i persiani, tuttavia volle
consultarsi con un oracolo greco. "Sei
destinato a distruggere un grande
impero," disse l'oracolo. Felicemente,
Croesus dichiaro' guerra. Dopo due
giorni di battaglia, la Lidia fu invasa
dai persiani, la sua capitale
saccheggiata, e Croesus fu preso
prigioniero. Infuriato, chiese al suo
ambasciatore greco di tornare
dall'oracolo a dire quanto fosse
sbagliata la sua pre visione. "No, sei
tu che ti sei sbagliato," disse
l'oracolo all'ambasciatore. "Hai
distrutto un grande impero: la Lidia."
Dice il maestro: "Il linguaggio dei
segni e' li' davanti a noi, per
insegnarci il miglior modo di
comportarci. Ma molte volte proviamo a
distorcere quei segni per farli andare
d'accordo con quello che volevamo fosse
in principio."
Buscaglia racconta la storia di un
quarto re Magio, che vide anch'egli la
cometa brillare nel cielo di Betlemme.
Ma era sempre in ritardo nell'arrivare
nel posto in cui Gesu' doveva essere,
perche' lungo la strada, i poveri e i
bisognosi lo fermavano per chiedergli
aiuto. Dopo trenta anni in cui segui' i
passi di Gesu', attraverso l'Egitto, la
Galilea e la Batanaea, il magio
raggiunse Gerusalemme, ma era ancora una
volta in ritardo. Il bambino Gesu' era
ormai un uomo, e il magio era arrivato
il giorno della crocifissione. Il re
aveva portato delle perle per darle a
Gesu' , ma le aveva venduto tutte per
aiutare coloro che incontrava lungo la
via. Rimase una sola perla, ma il
Salvatore era ormai morto. "Ho fallito
la missione della mia vita," penso' il
re. E allora senti' una voce dire:
"Contrariamente a cio' che pensi, sei
stato con me tutta la vita. Ero nudo, e
tu mi hai vestito. Ero affamato, e tu mi
hai nutrito. Ero imprigionato, e tu mi
hai fatto visita. Io ero in ogni povera
anima per la strada. Grazie per cosi'
tanti atti di amore."
Una
storia di fantascienza racconta di una
societa' dove quasi tutti sono nati per
compiere delle funzioni: tecnici,
ingegneri e meccanici. Solo in pochi
sono nati senza particolari abilita' :
questi sono mandati in istituti di
malattia mentale, visto che la gente
insana di mente non e' in grado di
contribuire per la societa'. Uno dei
cosiddetti insani si ribella. L'istituto
ha una libreria, dove egli tenta di
imparare tutto cio' che c'e' da sapere
sulle arti e le scienze. Quando sente di
aver imparato abbastanza, decide di
fuggire, ma viene catturato e portato in
un centro di ricerca fuori dalla citta'.
"Benvenuto," disse una delle persone in
carica li' al centro. "Sono coloro che
sono stati forzati a fare la propria
strada che ammiriamo di piu'. D'ora in
poi, puoi fare cio' che vuoi, dato che
e' grazie alla gente come te che il
mondo e' in grado di progredire."
Prima
di partire per un lungo viaggio, un uomo
d'affari stava salutando sua moglie.
"Non mi hai portato mai un regalo che
avesse valore," disse lei. "Donna
ingrata, tutto cio' che ti ho donato mi
e' costato anni di lavoro," rispose
l'uomo. "Cosa posso darti di piu'?"
"Qualcosa che sia bello come me." Per
due anni, la donna aspetta il suo
regalo. Finalmente, suo marito torno'.
"Sono riuscito a trovare qualcosa che e'
bello quanto te," disse. "Ho pianto per
la tua ingratitudine, ma ho deciso che
avrei fatto come mi avevi chiesto. Per
tutto questo tempo ho creduto che non ci
potesse essere un regalo bello quanto
te, ma alla fine ne ho trovato uno." E
le porse uno specchio.
Il
filosofo tedesco, F. Nietzsche, una
volta disse: "Non vale la pena
trascorrere il tempo discutendo su ogni
cosa; fa parte del genere umano
sbagliare di tanto in tanto." Dice il
maestro: "Ci sono persone che insistono
sul fatto di essere sempre nel giusto
anche nei piccoli dettagli. Spesso non
permettono a loro stessi di fare errori.
Cio' che raggiungono con questo
atteggiamento e' la paura di andare
avanti. La paura di fare errori e' la
porta che ci chiude all'interno del
castello della mediocrita'. Se siamo in
grado di sorpassare quella paura,
abbiamo fatto un importante passo verso
la nostra liberta'."
Un
novizio chiese al Padre Superiore
Nisteros al monastero di Sceta: "Quali
sono le cose che dovrei fare per
soddisfare Dio?" Padre Nisteros rispose:
"Abramo accolse gli stranieri, e Dio fu
felice. Elia non amava gli stranieri, e
Dio fu felice. Davide fu orgoglioso di
cio' che fece, e Dio fu felice. Il
console romano, di fronte all'altare, si
vergogno' di cio' che aveva fatto, e Dio
fu felice. Giovanni Battista ando' nel
deserto, e Dio fu felice. Jonah ando'
alla grande citta' di Ninevah, e Dio fu
felice. Chiedi alla tua anima cosa vuole
fare. Quando l'anima e' in accordo con i
tuoi sogni, Dio e' felice."
Un
maestro buddista stava viaggiando con i
suoi discepoli, quando noto' che stavano
discutendo tra loro su chi fosse il
migliore. "Ho praticato la meditazione
per quindici anni," disse uno. "Sono
stat o caritatevole fin da quando ho
lasciato la casa dei miei genitori,"
disse un altro. A mezzogiorno, si
fermarono sotto un melo per riposarsi. I
rami dell'albero raggiungevano il
terreno. "Quando un albero e' carico di
frutti, i suoi rami si piegano fino a
toccare il terreno. Il vero saggio e'
colui che e' umile. Gli stupidi credono
sempre di essere migliori degli altri."
Antonio Machado dice: "Respiro dopo
respiro, passo dopo passo, Cercatore del
Cammino, non c'e' cammino, Il cammino
viene fatto camminando. Camminando, il
cammino si crea, E se ti volti indietro,
Tutto quello che vedrai sono i segni
Delle tue orme che un giorno I tuoi
piedi percorreranno nuovamente.
Cercatore del Cammino, non c'e' cammino,
Il cammino viene fatto camminando."
All'Ultima Cena, Gesu' accuso' - con la
stessa gravita' e le medesime parole -
due dei suoi apostoli. Entrambi avevano
commesso i crimini predetti da Gesu'.
Giuda Iscariota nascose i suoi
sentimenti e condanno' se stesso. Pietro
anche nascose i suoi sentimenti, dopo
aver rinnegato tre volte tutto cio' in
cui aveva creduto. Ma nel momento
decisivo, Pietro capi' il vero
significato del messaggio di Gesu'.
Chiese perdono e ando' avanti, umiliato.
Avrebbe potuto scegliere il suicidio,
invece affronto' gli altri apostoli e
dovrebbe aver detto: "D'accordo,
raccontate i miei errori fino a che
esistera' il genere umano. Ma lasciatemi
correggerli." Pietro imparo' che l'Amore
perdona. Giuda non imparo' nulla.
Un
famoso scrittore stava camminando con un
amico quando un ragazzo attraverso' la
strada mentre arrivava un camion. Lo
scrittore, in una frazione di secondo,
si lancio' verso il camion e riusci' a
salvare il ragazzo. Ma, prima che
chiunque lo potesse ammirare per il suo
atto eroico, diede uno schiaffo in
faccia al ragazzo. "Non essere ingannato
dalle apparenze, ragazzo mio," disse.
"Ti ho salvato cosicche' non possa
fuggire dai problemi che avrai quando
sarai adulto." Dice il maestro: "A volte
abbiamo paura di fare del bene. Il
nostro senso di colpa prova sempre a
dirci che - quando agiamo con
generosita' - stiamo semplicemente
provando a impressionare gli altri. E'
difficile per noi accettare che siamo
buoni di natura. Mascheriamo le nostre
buone azioni con ironia e indifferenza,
come se vivere fosse sinonimo di
debolezza."
Gesu'
guardo' il tavolo davanti a lui,
pensando a quale fosse il miglior
simbolo del suo passaggio sulla terra.
Sul tavolo c'erano melograni della
Galilea, spezie del deserto del sud,
frutta secca della Siria e datteri
dell'Egitto. Egli deve aver teso la Sua
mano per consacrarne uno, quando
improvvisamente si ricordo' che il
messaggio che avrebbe portato era
destinato a tutti gli uomini di ogni
luogo del mondo. E forse i melograni, i
datteri e i frutti, non esistevano in
alcune parti della terra. Ci penso' su,
e un altro pensiero gli venne in mente:
nei melograni come nei datteri e la
frutta, il miracolo della Creazione
manifesta se stessa senza alcuna
interferenza da parte dell'uomo. Cosi'
prese il pane, ringrazio', lo spezzo' ,
e ne diede un po' ai suoi discepoli
dicendo: "Prendete e mangiate, tutti
voi, perche' questo e' il mio Corpo."
Perche' il pane era ovunque. E il pane,
al contrario dei datteri, dei melograni
e della frutta della Siria, era il
miglior simbolo del cammino verso Dio.
Il pane era il frutto della terra e del
lavoro dell'uomo.
Il
giocoliere si ferma in mezzo alla
piazza, tira fuori tre arance e comincia
a volteggiarle. La gente si riunisce
intorno a lui e si meraviglia per la
grazia e l'eleganza dei suoi movimenti.
"Cosi' e' coma va la vita, piu' o meno,"
dice qualcuno l i' in mezzo vicino
all'errante. "Abbiamo sempre un'arancia
in ciascuna mano, e una in aria. Ma
quella in aria fa la differenza. E'
stata lanciata con abilita' ed
esperienza ma segue il proprio corso.
Come il giocoliere, lanciamo un sogno
nel mondo, ma non abbiamo sempre il
controllo su di esso. In quel momento,
devi sapere come metterti nelle mani del
Signore - e chiedere che, nel momento
dovuto, il sogno segua il suo corso
correttamente e cada, completo, nelle
tue mani."
Uno
degli esercizi della crescita interiore
piu' potente consiste nel fare
attenzione alle cose che facciamo
automaticamente - come respirare,
battere le palpebre, dare importanza
alle cose intorno a noi. Quando facciamo
questo, permettiamo al nostro cervello
di lavorare con piu' liberta' - senza
l'interferenza dei nostri desideri.
Certi problemi che apparivano insolubili
finiscono coll'essere risolti, e certe
sofferenze che pensavamo non potessero
essere superate finiscono col dissiparsi
senza sforzi. Dice il maestro: "Quando
devi confrontarti con una situazione
difficile, prova ad usare questa
tecnica. Richiede un po' di
disciplina...ma i risultati possono
essere sorprendenti."
Un
uomo e' ad una fiera, per vendere dei
vasi. Una donna si avvicina ed esamina
la sua merce. Alcuni pezzi non sono
decorati, mentre altri hanno dei disegni
accurati. La donna chiede il prezzo dei
vasi. Con sua sorpresa, le viene detto
che costano tutti uguale. "Come possono
avere lo stesso prezzo i vasi colorati e
quelli semplici?" ella chiede. "Perche'
valutare lo stesso per un vaso che ha
richiesto piu' tempo e sforzi per essere
realizzato?" "Sono un artista," dice il
venditore. "Posso contrattare per un
vaso che ho fatto, non per la sua
bellezza. La bellezza e' gratis."
L'errante stava seduto da solo ad un
raduno. D'un tratto un amico si
avvicino'. "Devo parlarti," disse
l'amico. L'errante vide nell'incontro un
segno, e inizio' a parlare di cosa egli
considerasse fosse importante. Parlo'
delle benedizioni di Dio, dell'amore, e
del fatto che aveva visto l'arrivo del
suo amico come un segnale del suo
angelo, perche' un momento prima
l'errante si sentiva solo, mentre ora
aveva una compagnia. L'amico ascolto'
senza dire una parola, ringrazio'
l'errante, e ando' via. Invece di
sentirsi felice, l'errante si senti'
piu' solo che mai. Piu' tardi realizzo'
che, nel suo entusiasmo, non aveva fatto
attenzione alla richiesta del suo amico:
che egli parlasse. Perche' l'Universo
voleva che accadesse qualcosa di diverso
in qual momento.
Tre
fate furono invitate al battesimo di un
principe. La prima gli dono' la
possibilita' di trovare l'amore. La
seconda gli dono' abbastanza soldi per
fare tutto cio' che volesse. La terza
gli dono' la bellezza. Ma, come in tutte
le favole, una strega appari'. Ella era
furiosa per non essere stata invitata, e
pronuncio' una maledizione: "Dato che
hai gia' tutto, ti daro' ancora di piu'.
Avrai talento in tutto cio' che proverai
a fare." Il principe crebbe bello, ricco
e innamorato. Ma non fu mai in grado di
completare un obiettivo poiche' si
distraeva velocemente e voleva fare
subito qualcos'altro. Dice il maestro:
"Tutte le strade portano allo stesso
posto. Ma scegli la 'tua' strada, e
seguila fino alla fine. Non provare a
percorrere ogni sentiero."
Un
testo anonimo del XVIII secolo racconta
di un monaco russo alla ricerca di un
consigliere spirituale. Un giorno, gli
fu detto che in un certo paese viveva un
eremita che dedicava se stesso notte e
giorno al perdono della sua anima.
Sentendo cio' , il monaco ando' alla
ricerca del santo uomo. "Voglio che tu
mi guidi lungo il cammino dell'anima,"
disse il monaco quando trovo' l'eremita.
"L'anima ha il proprio cammino, e il tuo
angelo ti guidera'" rispose l'eremita.
"Prega senza fermarti." "Non so pregare
cosi'. Me lo insegnerai?" "Se non sai
come pregare incessantemente, allora
prega Dio che ti insegni a farlo." "Non
mi stai insegnando nulla," disse il
monaco. "Non c'e' niente che debba
essere insegnato, perche' non puoi
trasmettere la fede allo stesso modo in
cui spieghi la matematica. Accetta il
mistero della fede, e l'Universo si
rivelera' da solo."
Dice
il maestro: "Scrivi ! Che sia una
lettera, un diario o solo qualche nota
mentre parli al telefono - ma scrivi !
Nello scrivere, ci avviciniamo a Dio e
agli altri. Se vuoi capire meglio il tuo
ruolo nel mondo , scrivi. Prova a
metterci l'anima nello scrivere, anche
se nessuno legge le tue parole - o
peggio, anche se qualcuno finisce col
leggere cio' che non avresti voluto
fosse letto. Il semplice fatto di
scrivere ci aiuta a organizzare i nostri
pensieri e a vedere piu' chiaramente
cosa abbiamo intorno. Una carta e una
penna fanno miracoli - alleviano il
dolore, rendono i sogni realta' e
ricordano una speranza perduta. La
parola e' potere."
I
monaci del deserto affermavano che era
necessario lasciare agire la mano degli
angeli. Per fare questo, talvolta
facevano cose assurde - come parlare ai
fiori o ridere senza un motivo.
L'alchimista segue i 'segni di Dio,'
indizi che a volte danno realmente poco
senso ma che finiscono col portare da
qualche parte. Dice il maestro: "Non
aver timore di essere considerato pazzo
- fare qualcosa oggi che non va
d'accordo del tutto con la logica che
hai imparato. Agire e' un attitudine che
e' l'opposto dell'usuale comportamento
che ti e' stato insegnato. Questa
piccola cosa, non importa quanto sia
piccola, puo' aprire la porta a una
grande avventura - umana e spirituale."
Un
ragazzo sta guidando una lussuosa
Mercedes quando buca una ruota. Mentre
prova a cambiarla, realizza di non avere
il cric. "Beh, andro' alla casa piu'
vicina e chiedere se possono prestarmene
uno," pensa, mentre va alla ricerca di
aiuto. "Forse la persona a cui
chiedero'. Vedendo la mia macchina,
iniziera' a contrattare soldi per darmi
il cric," dice tra se' e se' . "Con una
macchina come questa, e con me che
chiedo aiuto, mi chiedera' almeno dieci
dollari. No, forse anche quindici,
perche' sa che ho bisogno del cric.
Potrebbe approfittarsi di me e chiedermi
fino a cento dollari." E piu' va avanti,
piu' alza il prezzo. Quando raggiunge la
casa piu' vicina, e il proprietario apre
la porta, l'uomo grida: "Sei un ladro !
Un cric non vale cosi' tanto ! Tienitelo
!" Chi di noi puo' dire che non ha mai
agito cosi'?
Milton
Ericcson e' l'autore di una nuova
terapia che ha guadagnato il favore di
migliaia di praticanti negli Stati
Uniti. Quando aveva dodici anni,
contrasse la polio. Dieci mesi dopo,
senti' un fisiologo dire ai suoi
genitori: "Vostro figlio non ce la fara'
a passare la notte." Ericcson senti' sua
madre piangere. "Chissa', forse se ce la
faccio a passare questa notte, non
soffrira' cosi' tanto," penso' . E
decise di non dormire fino all'alba
successiva. Quando il sole spunto',
grido' a sua madre: "Hei, sono ancora
vivo !" La gioia in casa fu tale che
decise di affrontare ogni notte, una
dopo l'altra, per non far soffrire la
propria famiglia. Egli mori' a 75 anni
nel 1990, lasciando numerosi libri
importanti sulla enorme capacita'
dell'uomo di superare i propri limiti.
"Santo
uomo," disse un novizio al Padre
Superiore, "Il mio cuore e' colmo
d'amore per il mondo, e il mio cuore e'
libero dalle tentazioni del diavolo.
Qual e' il prossimo passo?" Il padre
chiese al discepolo di andare con lui a
visitare una persona malata che aveva
bisogno della estrema unzione. Dopo aver
confortato la famiglia, il padre noto'
un paio di pantaloni in un angolo. "Cosa
sono quei pantaloni?" chiese. "E' il
vestito che mio zio non ha mai
indossato," disse un nipote. "Aveva
sempre pensato che ci sarebbe stata
qualche occasione per indossarli, ma ora
sono diventati inutili." "Non
dimenticare quei pantaloni," disse il
padre al discepolo mentre tornarono. "Se
hai dei tesori spirituali nel tuo cuore,
mettili in pratica adesso. Altrimenti
loro ti abbandoneranno."
I
mistici dicono che quando iniziamo il
nostro cammino spirituale, vogliamo
spesso parlare con Dio - e finiamo col
non sentire quello che Egli ha da dirci.
Dice il maestro: "Rilassati un po'. Non
e' facile. Abbiamo un naturale bisogno
di fare sempre la cosa giusta, e
pensiamo di poterlo fare lavorando
incessantemente. E' molto piu'
importante provare, fallire, rialzarsi e
provare ancora. Ma lasciamo che Dio ci
aiuti. Nel mezzo di un grande sforzo,
guardiamo a noi stessi, permettiamoGli
di rivelarsi e di guidarci. Qualche
volta permettiamoGli di prenderci in
grembo."
Un
padre del monastero di Sceta si
incontro' con un giovane che voleva
seguire il cammino spirituale. "Per un
periodo di un anno, dona dei soldi a
chiunque ti insulti," disse il padre.
Per dodici mesi, il giovane pago' ogni
volta che veniva attaccato. Alla fine
dell'anno, torno' dal padre per imparare
quale fosse il passo successivo. "Vai in
citta' e comprami del cibo," disse il
padre. Non appena l'uomo parti' , il
padre si finse un mendicante, e usando
una scorciatoia che conosceva, ando'
alle porte della citta'. Quando l'uomo
si avvicino', il padre inizio' ad
insultarlo. "E' magnifico !" disse
l'uomo al falso mendicante. "Per un anno
intero, ho dovuto pagare chiunque mi
insultasse, e ora posso essere attaccato
gratuitamente, senza pagare un soldo."
Sentendo cio' , il padre si tolse la
maschera. "Sei pronto per il prossimo
passo, perche' hai imparato a ridere in
faccia ai tuoi problemi," disse.
L'errante stava camminando con due suoi
amici per le strade di New York.
Improvvisamente, nel mezzo di una
conversazione, i due cominciarono a
discutere, quasi attaccandosi l'un
l'altro. Piu' tardi - quando le cose si
furono calmate - sedettero in un bar.
Uno di loro si scuso' con l'altro. "Mi
sono accorto che e' molto facile essere
cattivi con quelli che conosci," disse.
"Se fossi stato uno sconosciuto, mi
sarei controllato molto di pi u'. Ma dal
momento che siamo amici - e mi conosci
meglio di chiunque altro - ho finito con
l'essere molto piu' aggressivo. Questa
e' la natura umana." Forse e' la natura
umana. Ma dovremmo combattere contro di
essa.
Ci
sono momenti in cui vorremmo molto
essere d'aiuto a qualcuno, ma non c'e'
niente che possiamo fare. Sia perche' le
circostanze non ci permettono di offrire
aiuto, sia perche' la persona non e'
ricettiva a nessuna espressione di
vicinanza e supporto. Dice il maestro:
"C'e' sempre amore. Anche in quei
momenti in cui ci sentiamo inutili,
possiamo ancora amare - senza aspettarci
una ricompensa, un tributo o dei
ringraziamenti. Se siamo capaci di agire
in questo modo, l'energia dell'amore
comincia a trasformare l'Universo
intorno a noi. Quando questa energia
appare, e' sempre in grado di compiere
il suo lavoro."
Quindici anni fa, durante un periodo di
profondo rigetto della fede, l'errante
stava con sua moglie ed un amico a Rio
de Janeiro. Mentre stavano prendendo un
drink insieme, un amico di vecchia data
con cui l'errante aveva vissuto la
pazzia degli anni sessanta e settanta
entro' nel bar. "Cosa fai adesso?"
chiese l'errante. "Sono un prete." Disse
l'amico. Quando lasciarono il posto,
l'errante indico' un bambino che stava
dormendo sul marciapiede. "Vedi come
Gesu' ha dei problemi col mondo?" egli
disse. "Certo che lo vedo," rispose il
prete. "Ha messo il bambino proprio li'
davanti a te per essere sicuro che tu lo
veda, cosicche' tu possa fare qualcosa."
Un
gruppo di uomini saggi di religione
ebraica si incontrarono per provare a
creare la piu' piccola Costituzione del
mondo. La regola del raduno era che se -
nel periodo in cui uno riusciva a stare
in equilibrio su un piede - uno di loro
riusciva a definire le leggi che
avrebbero governato l'uomo, sarebbe
stato considerato come il piu' saggio
fra tutti. "Possa Dio punire i
criminali," disse uno. Gli altri furono
d'accordo sul fatto che questa non era
una legge, ma un ricatto. La frase non
fu accettata. A quel punto, il rabbino
Hillel si uni' al gruppo. Mettendosi su
un piede, disse: "Non fare agli altri
cio' che non vorresti fosse fatto a te.
Questa e' la Legge. Tutto il resto sono
solo giudizi." Cosi' il rabbino Hillel
fu considerato il piu' saggio di loro.
Lo
scrittore, George Bernard Shaw noto' un
enorme blocco di pietra nel salotto di
un amico, lo scultore, J. Epstein. "Cosa
hai intenzione di farci?" chiese Shaw.
"Non lo so ancora. Ci sto pensando,"
rispose Epstein. Shaw fu sorpreso:
"Significa che tu pianifichi le tue
ispirazioni? Non pensi che un artista
debba essere libero di cambiare le
proprie idee quando vuole?" "Questo
funziona solo quando - dopo aver
cambiato idea - tutto quello che devi
fare e' accartocciare un foglio che pesa
venti grammi. Ma, quando sei di fronte a
quattro tonnellate, devi pensare
differentemente," disse Epstein. Dice il
maestro: "Ciascuno di noi conosce il
modo migliore per fare il proprio
lavoro. Solo la persona che si confronta
con i propri obiettivi conosce i
problemi che sono annessi."
Fratello Giovanni stava pensando: "Ho
bisogno di essere come gli angeli. Non
fanno altro che contemplare la gloria di
Dio." Quella notte, lascio' il monastero
di Sceta e ando' nel deserto. Una
settimana dopo torno' al monastero. Il
fratello di guardia all'entrata senti'
bussare, e chiese chi era. "Sono
fratello Giovanni. Sono affamato." "Non
puo' essere," disse il fratello.
"Fratello Giovanni e' nel deserto, e si
sta trasformando in un angelo. Non sente
pi u' fame, e non deve piu' lavorare per
mantenersi." "Perdona il mio orgoglio,"
disse fratello Giovanni. "Gli angeli
sono caritatevoli con gli uomini. Questo
e' il loro lavoro, e questo e' il motivo
per cui contemplano la gloria di Dio. Io
posso contemplare la stessa gloria
facendo il mio lavoro quotidiano." Con
queste parole di umilta', il fratello
apri' la porta.
Di
tutte le potenti armi di distruzione che
l'uomo e' stato in grado di inventare,
la piu' terribile - e la piu' codarda -
e' la parola. I pugni e le armi da fuoco
almeno lasciano del sangue. Le bombe
distruggono le case e le strade. I
veleni possono essere scoperti. Dice il
maestro: "La parola puo' distruggere
senza lasciare indizi. I bambini sono
condizionati per anni dai loro genitori,
gli uomini sono criticati
impietosamente, le donne
sistematicamente massacrate dalle parole
dei loro mariti. I fedeli sono tenuti
lontani dalla religione da coloro che si
sentono gli interpreti della voce di
Dio. Verifica se gli altri stanno
facendo uso di quest'arma su di te. E
impedisci a questi di continuare."
Una
leggenda del deserto narra la storia di
un uomo che voleva andare in un'altra
oasi, e comincio' a caricare il suo
cammello. Mise su le sue coperte, i suoi
utensili da cucina, i suoi vestiti - e
l'animale sopporto' tutto il peso.
Mentre stavano per partire, l'uomo si
ricordo' di una stupenda piuma blu che
suo padre gli aveva regalato. Egli la
trovo' e la mise sulla groppa del
cammello. Con quella, l'animale
collasso' e mori'. "Il mio cammello non
e' riuscito a sopportare il peso di una
piuma," l'uomo deve aver pensato. A
volte pensiamo lo stesso degli altri -
senza capire che i nostri piccoli
scherzi possono essere stati la goccia
che ha fatto traboccare il vaso della
sofferenza.
"Talvolta la gente si abitua a quello
che vede nei film e si dimentica la
storia vera," dice uno all'errante.
"Ricordi il film, 'I Dieci
Comandamenti?' " "Certamente. Mose' -
Charlton Heston - alzo' il suo bastone,
le acque si aprirono, e la gente
d'Israele fu in grado di attraversare il
Mar Rosso." "Nella Bibbia, non e' cosi'
che e' scritto," disse la persona.
"Allora, Dio diede un ordine a Mose':
'Di' ai figli d'Israele di marciare.' Ed
e' stato solo dopo che iniziarono a
muoversi che Mose' alzo' il suo bastone
e le acque si aprirono. Perche' solo il
coraggio nel percorrere il cammino fa
rivelare il cammino stesso."
Questo
fu scritto dal violoncellista, Pablo
Casals: "Sono sempre rinato. Ogni
mattino e' un momento per iniziare la
vita di nuovo. Ottant'anni fa iniziai il
mio primo giorno allo stesso modo - ma
non significa che sia una routine
meccanica. E' essenziale per la mia
felicita'. Mi sveglio, e vado al piano a
suonare due preludi e una fuga di Bach.
Questi brani funzionano come una
benedizione sulla mia casa. Ma questa
pratica e' anche un modo per ristabilire
il contatto con il mistero della vita e
col miracolo di essere un essere umano.
Anche se lo faccio da ottant'anni, la
musica non e' mai la stessa - mi insegna
sempre qualcosa di nuovo, fantastico,
incredibile."
Dice
il maestro: "Da una parte, sappiamo che
e' importante la ricerca di Dio.
Dall'altra, la vita crea una netta
distanza tra Lui e noi. Ci sentiamo
ignorati dalla Divinita' , o siamo
preoccupati per i nostri problemi
quotidiani. Questo crea un senso di
colpa: sia che stiamo rinunciando in
qualche modo alla vita a causa di Dio, o
che sentiamo di rinunciare troppo a Dio
a causa della vita. Questo apparente
conflitto e' fantasia: Dio e' nella vita
e la vita e' in Dio. Uno deve essere
solo attento a questo per poter capire
meglio il destino. Se siamo capaci di
penetrare nella santa armonia della
nostra quotidianita', saremo sempre sul
sentiero giusto, e completeremo i nostri
obiettivi."
La
frase e' di Pablo Picasso: "Dio e' un
artista. Egli ha inventato la giraffa,
l'elefante e la formica. Attualmente,
non ha mai ricercato uno stile - Egli ha
semplicemente fatto tutto cio' che
voleva fare." Dice il maestro: "Quando
iniziamo il nostro cammino, una grande
paura ci assale. Ci sentiamo obbligati a
fare ogni cosa bene. Ma, dal momento che
abbiamo solo una vita da vivere, chi ha
detto che bisogna seguire lo standard
del 'Tutto giusto?' Dio ha creato la
giraffa, l'elefante, e la formica -
perche' dobbiamo seguire uno standard?
Uno standard serve solo a mostrarci come
gli altri definiscono la loro realta' .
Spesso ammiriamo i modelli degli altri,
e molte volte possiamo evitare gli
errori commessi dagli altri. Ma per
vivere bene, solo noi sappiamo come fare
per noi stessi."
Degli
ebrei devoti stavano pregando nella
sinagoga quando, durante la preghiera,
sentirono la voce di un bambino che
diceva: "A, B, C, D." Essi provavano a
concentrarsi sulle scritture, ma la voce
ripeteva, "A, B, C, D." Interruppero la
messa, e, guardandosi intorno, videro un
ragazzo che continuava con la stessa
cantilena. Il rabbino parlo' col
ragazzo: "Perche' fai cosi'?" "Perche'
non conosco i versi santi," rispose il
ragazzo. "Cosi', speravo che recitando
l'alfabeto, Dio avrebbe usato le lettere
per formare le parole giuste." "Grazie
per questa lezione," disse il rabbino.
"E possa io donare a Dio ogni mio giorno
su questa terra allo stesso modo con cui
tu hai donato le tue lettere."
Dice
il maestro: "Lo spirito di Dio presente
in noi puo' essere descritto come uno
schermo del cinema. Sullo schermo
accadono varie situazioni - le persone
si amano, si separano, i tesori vengono
ritrovati, e paesi distanti scoperti.
Non importa quale film sia proiettato.
La schermo e' sempre lo stesso. Non e'
importante se cadono le lacrime o scorre
sangue - perche' niente puo' macchiare
la purezza dello schermo. Cosi' come per
lo schermo Dio e' li' - dietro le agonie
e le estasi di ognuno di noi. Le vedremo
tutte quante quando finisce il nostro
film."
Un
arciere stava camminando nella foresta
vicino un monastero Indu' conosciuto per
la severita' dei suoi insegnamenti,
quando vide i monaci nel giardino, che
stavano bevendo e divertendosi. "Come
sono cinici quelli alla ricerca del
cammino verso Dio," disse l'arciere ad
alta voce. "Dicono che la disciplina e'
importante, ma li' si stanno ubriacando
!" "Se tu scoccassi cento frecce di
seguito, cosa accadrebbe al tuo arco?"
chiese il piu' anziano dei monaci. "Il
mio arco si romperebbe," rispose
l'arciere. "Se si eccedono i propri
limiti, le proprie volonta' si
indeboliscono. Chi non e' in grado di
bilanciare il lavoro con il riposo perde
entusiasmo, e non puo' andare lontano."
Un re
mando' un messaggero in un paese lontano
con un accordo di pace che doveva essere
firmato. Volendo approfittare del
viaggio, il messaggero informo' alcuni
suoi amici che avevano alcuni affari
importanti in quel paese. Essi gli
chiesero di rimandarlo, e - dal momento
che doveva essere firmato un accordo di
pace - scrissero nuovi ordini, e
cambiarono le loro strategie di affari.
Quando il messaggero finalmente parti',
era gia' troppo tardi per consegnare
l'accordo; scoppio' la guerra,
distruggendo i piani del re e gli affari
degli uomini che avevano ritardato la
partenza del messaggero. Dice il
maestro: "C'e' solo una cosa importante
nella vita: vivere il proprio destino
personale - la missione che ci e' stata
affidata. Ma spesso finiamo col caricare
noi stessi con preoccupazione inutili
che poi distruggono il nostro sogno."
L'errante e' nel porto di Sydney,
guardando il ponte che collega le due
parti della citta', quando un
australiano si avvicina e gli chiede di
leggere una pubblicita' sul quotidiano.
"Le lettere sono troppo piccole," dice.
"Ho lasciato i miei occhiali a casa, e
non riesco a leggere." Anche l'errante
e' senza i suoi occhiali da lettura, e
si scusa con l'uomo. "Beh, immagino che
dovro' scordarmi dell'annuncio," e,
volendo continuare la conversazione,
dice: "Non siamo solo noi due. Anche la
visione di Dio e' annebbiata. Non
perche' sia vecchio, ma perche' Egli
vuole cosi' . Allora, quando qualcuno
vicino a Lui commette un errore, Egli e'
capace di vederlo chiaramente. Non
volendo essere ingiusto, perdona la
persona." "E cosa ne pensi delle 'buone
azioni?' " chiede l'errante. "Beh, Dio
non lascia mai i suoi occhiali a casa,"
risponde l'australiano ridendo mentre va
via.
"C'e'
qualcosa piu' importante della
preghiera?" chiese il discepolo al suo
maestro. Il maestro gli disse di andare
ad un cespuglio la' vicino e tagliare un
ramo. Il discepolo obbedi' . "E' ancora
vivo il cespuglio?" chiese il maestro.
"Vivo come prima," rispose il discepolo.
"Ora va e taglia le radici," disse il
maestro. "Se lo faccio, il cespuglio
morira'," disse il discepolo. "Le
preghiere sono i r mi di un albero, le
cui radici sono la fede," disse il
maestro. "Quindi ci puo' essere fede
senza preghiera. Ma non ci puo' essere
preghiera senza fede."
Santa
Teresa d'Avila dice: "Ricorda: il
Signore invito' tutti noi, e - dal
momento che Egli e' pura verita' - non
possiamo dubitare del suo invito. Egli
disse: 'Vengano a me tutti coloro che
sono assetati, ed Io gli daro' da bere.'
Se l'invito non fosse stato per ciascuno
di noi, il Signore avrebbe detto:
'Vengano a me tutti quelli che lo
desiderano, perche' non avete niente da
perdere. Ma daro' da bere solo a coloro
che sono preparati.' Egli non impone
condizioni. E' sufficiente camminare e
desiderare, e tutti riceveranno l'Acqua
della Vita del Suo Amore."
I
monaci Zen, quando desiderano meditare,
siedono davanti ad una roccia e dicono:
"Ora aspettero' che questa roccia cresca
un po'." Dice il maestro: "Ogni cosa
intorno a noi e' in continuo
cambiamento. Ogni giorno, il sole
splende su un nuovo mondo. Cio' che
chiamiamo routine e' piena di nuovi
propositi e opportunita'. Ma noi non
percepiamo che ogni giorno e' differente
dagli altri. Oggi, da qualche parte, un
tesoro ti aspetta. Puo' essere un breve
sorriso, puo' essere una grande vittoria
- non importa. Niente e' noioso, perche'
tutto cambia costantemente. Il tedio non
fa parte del mondo. Il poeta T. S. Eliot,
scrisse: 'Cammina tante strade, ritorna
alla tua casa, e vedi ogni cosa come se
fosse la prima volta.'"