GABICCE MARE
(PS) | Tramonto
sulla costa -
inverno |
Sei caduta con le mimose,
coi grappoli stanchi
dell’acacia
nel lungo, triste viale
che di là del fiume
porta alla stazione.
- Addio! – Ricordo
la tua voce senza suono,
il silenzio, il singhiozzo.
Sei caduta con l’Estate
breve come sogno,
con le prime illusioni,
con la gioia di vivere.
- Perché! - Ricordo
il tuo viso chiuso,
disperatamente chiuso
nell’angoscia muta.
Oh quanto pallore
hanno portato i primi
venti d’Autunno!
Su tutte le cose
sembra essersi posato
un velo di tristezza;
e sul misero verde
una languida, stanca
polvere d’ambra.
Addio! Fuggiamo a nord! –
Tu piangi adesso, e il
tuo pianto macera il mio
cuore, come laggiù
nella scogliera a dirupo
un cupo, tetro, frantoio
stritola pietre, odio
e paura per la guerra
che avanza ed incombe.
Io giuro di sentire
negli abissi della mia
pena,
negli immensi silenzi
della mia solitudine,
giuro di sentire
l’estremo respiro
dell’Estate morente
nelle foglie secche
che frusciano,
che stridono sotto
i tuoi passi lenti
nel lungo, triste viale
che di là del fiume
porta alla stazione.
Io dico: - La guerra è
un mostro, una piovra
vorace che si avvinghia
da per tutto! –
- Devo partire! E’ inutile!-
Tu tremi, ed io ti raccolgo,
ti copro, ti stringo
nelle mie braccia perché
dici di aver freddo.
Dodici anni! Appena nati
alla vita, e d’improvviso
quanta paura di morire!
Sei partita con pietre
lisce, vetri colorati,
stelle di mare,
murici lucide,
valve iridescenti
che in fretta ho raccolto
per farti un dono.
Anche i cordari dopo
l’Autunno m’hanno lasciato!
Lungo la spiaggia
mosconi arenati,
ossi di seppia,
procellarie mi tengon
compagnia insieme
allo sgomento e al cupo
macinare del frantoio.
Se trovo una conchiglia,
nel brusio c’è l’eco della
tua voce:
- Addio! Devo partire!
E’ inutile! La guerra! -
Oh l’Estate! Quanto tempo
ho atteso l’Estate
per vederti tornare!
Nell’albasia dei miei
sogni t’ho visto
venire di tra le attinie
e madrepore di corallo
come sirena, come sirena!
Non ricordo più nulla.
Io non sò se sia venuta
l’Estate. Tu non c’eri.