SCHEDA BIO-BIBLIOGRAFICA DI CARMELO
R. VIOLA
Carmelo R. Viola, nasce a
Milazzo (ME) nel 1928, ma da lì a
poco viene portato ad Acireale (CT),
dove rimarrà fino all’età di 13 anni.
Nel 1941, ad un anno dallo scoppio
della guerra, raggiunge la propria
famiglia, emigrata a Tripoli (Libia).
Nel 1946 esordisce come
giornalista-pubblicista sul
quotidiano “Il Corriere di Tripoli”
e due anni dopo pubblica il primo
articolo dal taglio saggistico
intitolato “Dio e scienza”, ispirato
a Lecomte du Nouy, che contiene il
seme della futura biologia sociale
(come l’autore scoprirà parecchi
anni dopo). Lo stesso anno è
protagonista di una accesa polemica
con l’amministrazione scolastica
tripolina e riscuote l’attenzione di
tutta la stampa locale. Il direttore
del quotidiano richiama il famoso
caso “J’accuse” di Émile Zola e
valorizza la sua protesta.
Nel 1951 aderisce al movimento
anarchico, nella corrente
malatestiana-comunista. Vi milita
per vent’anni, scrivendo su quasi
tutte le testate giornalistiche, fra
cui “Seme Anarchico” di Torino, “Volontà”
di Pistoia, oltre ad alcune estere,
come “El Sol” e “La Opinion” di
Costa Rica e “L’Adunata dei
Refrattari” di New York (USA). La
collaborazione principale è con “Umanità
Nova” (settimanale romano fondato da
Errico Malatesta), dove, al suo
secondo articolo, viene processato.
Difeso dal noto giurista Giuliano
Vassalli (figlio del civilista
Filippo Vassalli), partigiano,
politico italiano, e alla fine della
carriera, presidente della Corte
Costituzionale, Carmelo Viola, è
condannato per vilipendio alla
religione di Stato, e
successivamente amnistiato. Nel 1956
fonda la rivista letterario-politica
“Previsioni”, con sottotitolo “Rassegna
internazionale di cultura umanistica
e sociale”. La pubblicazione, una
fra le prime nel suo genere, si
protrae fino al 1960 e si avvale
della collaborazione eclettica di
scrittori, poeti, letterati,
appartenenti a diverse correnti
politiche e filosofiche. Agli inizi
degli anni ’60, insieme ad altri
esponenti del movimento anarchico,
fonda il mensile “L’Agitazione del
Sud” di Palermo, assumendone anche
la direzione. Nel 1967 pubblica il
saggio “Perché sei naturalmente
anarchico”. Nel 1968, la Libreria
della FAI (Federazione Anarchica
Italiana) pubblica, a sèguito di un
concorso interno, il suo saggio “No
alle armi nucleari”, ottenendo un
notevole successo di recensioni e di
consensi anche fuori del movimento,
soprattutto dal mondo socialista,
nonviolento e cattolico. Per questo
saggio e per una sua poesia dal
titolo “Hiroshima”, riceve da parte
del sindaco della città martire
giapponese, dell’epoca, un
medaglione d’argento che riproduce,
in rilievo, il monumento eretto in
memoria delle migliaia di vittime,
ed una lettera di riconoscenza (v.
riquadro). Nel campo della
problematica religiosa, il suo
lavoro principale resta “L’Inaccessibile
Dio”, del 1965, una confutazione
puntuale del saggio “Dio accessibile
a tutti” di Garrigou-Lagrange,
docente di dogmatica alla Facoltà
teologica dell’“Angelico” di Roma.
Opere minori sono “La ragione
biologica della religione” (1990),“L’antropocentrismo
post-biblico” (1995); “La biologia
della fede” (1996).
Dopo un decennio dedicato
all’insegnamento privato, negli anni
’70 elabora un’originale teoria
sociologica che denomina “Biologia
del Sociale”. La tesi viene
ufficialmente presentata nel 1979,
in occasione del Premio
Internazionale “Centumcellae”
svoltosi a Civitavecchia, recante la
motivazione: “Per una nuova ricerca
nella scienza sociale, soprattutto
nella biologia sociale”. Un decennio
dopo, la sua tesi sociologica,
raccolta nel saggio inedito “La
quarta dimensione biosociale”,
riceve il Gran Premio
Letterario-Artistico “Martin Luther
King” di Civitavecchia (1990), come
primo premio assoluto per la
saggistica. Il lavoro verrà edito
nel 1996 (ed. Cronache Italiane),
ottenendo altri primi premi.
Nell’ambito della elaborazione della
sua teoria sociale, allo scopo di
pubblicare, diffondere e
sistematizzare la vasta produzione
letteraria e politica, fonda nel
1996 il “Centro Studi Biologia
Sociale”, che conta oltre trenta
titoli, tra cui nel 1996: “Economia
non più come gioco ma come scienza”,
“Cenni di anatomia dello Stato“
(primo premio “Ungaretti” per la
saggistica), “Capitalismo e
disoccupazione”; 1997: “Stato
sociale o Criminòpoli”; “Lo Stato
biosociale”; 1998: “Il fine e la
fine del capitalismo” (confutazione
del saggio “Impariamo l’economia” di
Sergio Ricossa); 2002: “La
democrazia dei diritti”; 2004: “Dalla
predonomia allo Stato economico”;
2006: “Mafia per non dire
capitalismo” (tomi 3); 1985: “Anarchismo
etico”.
Fra i saggi minori, citiamo: 1985:“Democrazia:
la sostanza e le apparenze”; “Libertà:
fisiologia e miraggi”; “Il diritto
naturale, questo sconosciuto”; “Democrazia:
la sostanza e le apparenze”;“Libertà:
fisiologia e miraggi”; 1986:“Cenni
introduttivi alla teoria
antropo-politica della biologia
sociale”; 1988:“L’ingegneria
biosociale”; 1991:“Famismo: fra
realismo biologico e nichilismo
culturale”; “Il diritto naturale:
questo sconosciuto”; 1993: “Cenni di
economia ‘adulta’; “Dal femminismo
al maternalismo”; 1996: “Cenni di
criminologia secondo la biologia
sociale”; 1997: “Dal marxismo alla
biologia sociale”.
In più occasioni tratta delle varie
questioni politiche mondiali.
Dell’URSS, con “Perestrojka” -
Lettera aperta a Mihail Gorbaciov
(ed. Nova Cultura, 1991) e un titolo
analogo, ma diverso nel contenuto,
apparso nel 1997 per la CSBS, infine
postfazionando l’opera “La verità
sulla fine dell’URSS” del figlio
Gianni (2010); della Jugoslavia, con
“A proposito del Kosovo: I Barbari
di Nagasaki vogliono feudalizzare il
mondo” (CSBS); dell’Irak, con “La ‘liberazione’
dell’Irak, ovvero l’Utopia umanicida
degli antropozoi USA” (CSBS).
Aderisce alle più varie iniziative
progressiste, come l’obiezione di
coscienza, la nonviolenza di Aldo
Capitini (diventando collaboratore
della rivista omonima), il disarmo
unilaterale dell’amico scrittore
Carlo Cassola (con posizione anche
critica). Nel 1973, nello spirito
della lotta per i diritti civili
viene pubblicato “Referendum contro
il divorzio” (ed. La Fiaccola) e nel
1975 il Movimento Reichiano di
Napoli gli pubblica il libro “Contro
la famiglia chiusa”. Nel 1977 è la
volta di“Aborto: perché deve
decidere la donna” (ed. Pellegrini).
Svolge attività di critica artistica
e letteraria e si interessa di
poesia. Nel 1978 pubblica una
silloge poetica dal titolo “Un canto
nella notte” (ed. Ursini –
Catanzaro) e nel 1992 “La poesia:
una ragione per vivere, l’altra
faccia della scienza”, testo
argomentato in una conferenza sul
tema. Fra i molti premi ricevuti, si
ricorda l’Attestato di benemerenza
“Arte e Intelletto”, conferitogli
per meriti speciali in quanto
scrittore, poeta e critico (1988).
Fra le molte testate letterarie
collabora con “La Procellaria”
(Reggio Calabria), “Fermenti” (Roma)
e “Hyria” (Nola). Ha scritto anche
di psicologia e il suo testo più
importante è “La dipendenza
affettiva” (1998 – CSBS).
Nella sua ultrasessantennale
carriera di studioso, scrive su
oltre cento testate, pubblicando
diverse migliaia di articoli
soprattutto su argomenti di
carattere sociale (oltre cinquecento
sul quotidiano romano “Rinascita”),“Pomezia-
Notizie” (Pomezia), “Il Gazzettino
dello Jonio” (Cosenza)”,“La Comune
Democrazia Popolare” (Roma), “La
Ragione” (Roma). Fra la stampa non
quotidiana, il periodico su cui
compare regolarmente e con servizi
corposi è “Cronache Italiane”
(Salerno) del dott. Giovanni Marra,
una rivista unica nel suo genere per
la qualità di presentazione degli
articoli e per l’alto livello di
competenza redazionale. Altra
rivista notevole è “Alpes” di
Sondrio, diretta da Pierluigi
Tremonti (fratello dell’ex ministro
dell’economia).
Conosce il tedesco, l’inglese, il
francese, il russo, il portoghese e
l’esperanto, che utilizza
correntemente nella sua attività
letteraria. Traduce dal francese (su
commissione), un saggio sul
situazionismo, che rimane nei
cantieri dell’amico Feltrinelli e un
saggio attribuito a D’Holbac,
stampato dalla editrice La Fiaccola.
Esperto della lingua russa, traduce
una parte della monumentale opera
“La storia universale dell’Uomo” (13
volumi) dell’Accademia delle Scienze
dell’Urss (Ed. Teti – Milano). Per
lo stesso editore traduce “La Storia
della Chiesa russa” di Nikol’skji,
un testo in russo, con frequenti ed
ampi passaggi in versione di
vetero-russo. Il lavoro rimane
inedito per sopravvenuti eventi
politici. Sempre dal russo, traduce
una nutrita silloge della poetessa
Anna Ahmatova e diversi altri poeti
con particolare attenzione al grande
Puŝkin.
Pluriaccademico e destinatario di
parecchi premi ed onorificenze, è
presente in sillogi poetiche,
antologie ed anche in testi (critico-polemici)
a lui dedicati come "Viola e il
misticateismo" del filosofo Giovanni
Tummolo. Per meriti inerenti la sua
attività di “scrittore, poeta e
sociologo” (10-06-1979) fa parte
dell’ “Accademia Tiberina” di Roma (Istituto
di Cultura Universitaria ed Istituti
Superiori), che decreta di
annoverarlo tra i suoi membri di
qualità e di “accademico associato”.
Socio onorario dell’Associazione
Nazionale Sociologi (ANS) di Roma,
collabora con il “Notiziario” e con
la “Rivista di Studi
Etno-antropologici e Sociologici” di
Napoli (del Consiglio Nazionale
delle Ricerche).
Fra gli scritti inediti troviamo il
“Trattato essenziale della Biologia
del Sociale”, con sottotitolo: “Possibile
mutazione dal liberismo antropozoico
e umanicida all’organizzazione
plenaria del lavoro senza dittatura”
(di prossima pubblicazione), il
romanzo “La patria di nessuno”, un
poderoso epistolario e
l’autobiografia con due anticipi già
editi nei due romanzi” La mia guerra”
(1998) e “Paradiso Perduto” (2008).
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