DIARIO DI UN RADUNO EX-LALI

L'incontro di Torino del 4 e 5 Aprile 2009

di Domenico Ernandes

Ore 11:30, 04 Aprile 2009 - Torino, Via Po, di notte

 

Punta Ala,  giovedi 02 aprile  ore 18:30

Shack …shack…  shack  è il rumore sordo della  mia stampante  che  dal suo interno sta  espellendo in questo momento il mio  biglietto ferroviario  di solo andata che mi porterà domani da  Follonica a Torino Portonuova. Al vederlo mi sento elettrizzato.  Conto le ore che mancano all'inizio del  raduno  di Torino degli ex-lali  delle Scuole  dei Fratelli Cristiani  a cui quest'anno parteciperò.  L’ultimo raduno a cui ho preso parte  è stato  tre anni fa., sempre a Torino. Da allora non sono  più andato a nessun altro raduno . Malgrado ciò non  mi sento colpevole, anzi mi sento a posto con la mia coscienza.  Reputo di aver dato  un generoso  contributo del mio  tempo libero   alla riuscita di questi  raduni , pubblicizzandoli ed  inserendo nel mio sito www.ernandes.net/index.htm    i commenti e tutte le foto dei partecipanti a questi raduni. Ad inviarmi con sommo zelo queste foto  sono stati gli ex-lali ed amici  Raffaele Brignone , Antonio e Giulio Marcello e Giampiero Bakovic  utilizzando la posta elettronica.

I fotografi dei passati raduni

Raffaele Brignone Giulio Marcello Antonio Marcello Giampiero Bakovic

Punta Ala - Torino, venerdi 3 aprile  

Mia moglie Joanne mi accompagna in macchina alla stazione di Follonica.  Salgo su uno scompartimento di seconda classe dell’eurostar Campidoglio  che mi deve portare alla stazione Torino Portanuova. Di fronte a me , accanto al finestrino, è seduto un distinto signore di circa settanta anni che sta parlando sommessamente al suo cellulare. Finito  di parlare tira fuori dal taschino della sua giacca un piccolo pacchetto di mentine e con un simpatico sorriso mi fa cenno di  prenderne qualcuna.  Io accetto di buon grado e lo ringrazio di cuore.  Iniziamo a conversare, parlando del tempo. Continuiamo la nostra conversazione in un clima di cordialità come se ci fossimo conosciuti da chissà quanto tempo. Gli dico che vado a Torino ad un raduno di ex  miei compagni di scuola.  Anch’io vado a  Torino a trovare dei miei  vecchi amici  di gioventù., mi dice. , poi riflessivo  aggiunge, : In effetti non sono, come nel suo caso,  molti amici  ma solo una amica.  Il dado è tratto, così mi racconta la sua storia. Vive a Roma ed è vedovo da circa due anni.  Il suo viaggio a  Torino ha lo scopo di  riallacciare  a distanza di circa   54 anni  un’amicizia con una signora (parrucchiera e separata) che era stata il primo amore della sua vita. Dopo aver lasciato il suo paese natio  (Milazzo in Sicilia) all’età di dieci anni va   a vivere con i suoi genitori a Torino . Qui, nella bottega di suo zio, impara  il mestiere di parrucchiere, e all’età di sedici anni  incontra il primo amore della sua vita, una ragazzina di tredici anni.  Il destino crudele li separa . Lui, come una volta era consuetudine in Sicilia,  viene costretto dal padre a sposare  una ragazza del suo paese.  Lei, la piccola torinese, ormai rassegnata a questo destino  e  si trova un altro compagno.  Oggi, a distanza di 54 anni., lui è vedovo, lei è divorziata.  Lei non  ha mai sperso le speranze di poterlo .incontrare di nuovo.  Lei  rimane  sempre  in disparte, anche se  lo seguiva sempre come un'ombra, educatamente a  distanza. Di lui sapeva ogni. Solo quando lui rimane  vedovo gli telefona per accertarsi delle sue condizioni di salute.  Si parlano e ricordano i vecchi tempi passati insieme.. Ora  lei è sulla strada per andarla a trovare. La piccola torinese corona finalmente il suo sogno d'amore, un sogno che la ripaga di tante amarezze. .  Il  nostro treno è ormai giunto alla stazione di Torino Portanuova. Ed anche  il  racconto finisce. Noi  ci salutiamo come  due vecchi amici

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Ad aspettarmi all'inizio del binario trovo Felice Spagnuolo, l’organizzatore del raduno. Insieme a lui c’è  Mimmo Flagiello, tripolino anche lui (classe 1940), giunto da poco a Torino con un altro treno proveniente da Fiumicello, un paesino in provincia di Udine. 

Felice Spagnuolo Mimmo Flagiello Fratel Luigi Montini

Felice Spagnuolo, sempre gentile e disponibile,  accompagna  me e Mimmo Flagiello con la sua nuova macchina al centro La Salle, (Strada Santa Margherita 132, 10131 Torino),  dove ad accoglierci troviamo il simpatico fratel Luigi Montini, che malgrado i suoi 72 anni ha un aspetto ancora giovanile. Anche fratel Luigi è stato in Libia, ma a Bengasi. Lui che era stato direttore dell’Istituto dei Fratelli Cristiani di Bengasi dal 1955 al 1970.  Dopo averci assegnato due camererette, la 202 a Mimmo Flagiello e la 203 a me,sistemati frettolosamente i nostri bagagli,  Fr, Fratel Luigi Montini,   ci accompagna al quarto piano nella stanza 407 per fare visita  a  Fr. Arnaldo  Grassano.  Lo troviamo disteso sul suo letto mentre sta seguendo distrattamente un programma televisivo.

Fratel Arnaldo Grassano

Fratel Arnaldo appena mi vede, mi punta il dito e dice: " Tu sei Ernandes, il marinaio che scrive". Poi si rivolge  a Mimmo Flagiello: " Tu sei  il mio caro Attila .... Flagiello di Dio", ma che fai? Non invecchi mai?". Mi avvicino a Fratel Arnaldo e lo abbraccio.  Mi commuovo nel rivederlo così cambiato,  in quello stato, magro e stanco,  diverso rispetto a tre anni fa,  quando lo avevo visto nel raduno ex-Lali di Torino  del 2006.  Ricordo brevemente, per chi non lo sapesse, che cosa ha rappresentato la figura di Fratel Arnaldo Grassano nell'ambito della nostra comunità italiana di Tripoli, nel periodo che va dal 1946 fino al giugno del 1956, quando per ordini superiori era stato costretton a lasciare  la Libia ed il Suo  Gruppo di estimatori. Se ne era tornato definitivamente in Italia, salvo poi ritornare  sporadicamente in Libia negli anni successivi. per altre occasioni.   Fratel Arnaldo, oltre ad essere stato un maestro delle scuole elementare dell'Istituto La Salle, era anche  il maggior interlocutore italiano  con le autorità  locali libiche,  rappresentate principalmente dal signor  Massaud Zentuti,  responsabile delle attività sportive locali in quel periodo.

Messaud Zentuti e l'arbitro Abdulatif Turki

Lavorando congiuntamente con armonia e rispetto reciproco, organizzavano insieme eventi sportivi. In questi eventi si confrontavano, in differenti discipline, atleti della comunità italiana a Tripoli  con atleti  libici locali. Per quanto riguarda il calcio, gli italiani erano rappresentati da squadre italiane che,  a loro volta,  si riferivano alle parrocchie locali come  il San Francesco, l’Antoniana , il San Camillo, l’Olimpia e La Salle. La controparte era  rappresentata da squadre di prestigio come l’Ittihad, l’Ahly Tripoli, il Medina per il calcio, il Takaddem e l'Aurora per il basket, la Polizia per il ciclismo. Per stimolarlo e per tastare la sua memoria chiedo a Fratel Arnaldo se si ricorda ancora dell'atletica libico Squsi, uno dei migliori, se non il migliore,  centrocampisti del calcio libico di tutti i tempi. "Certo che mi ricordo di Alì Squsi, persona garbata e gentile, che, poveretto, da piccolo si era fatto male al labbro e parlava con la lisca. Ti racconto un episodio singolare  avvenuto nel 1952, quando la nazionale libica di calcio era stata invitata a partecipare ad un torneo di un Paese del Mediterraneo. Ali Squsi, oltre ad essere il miglior giocatore per le sue doti tecniche ed agonistiche, era anche il capitano ed il responsabile della rappresentativa libica. Purtroppo quello era ancora  un periodo brutto per tutti noi, specialmente dal punto di vista economico-finanziario, visto che la seconda Guerra Mondiale era terminata da poco tempo. Se era brutto per noi, pensa un po' quanto lo fosse per loro.  La nazionale di calcio libica era giunta in quel Paese prima via mare e poi con mezzi di fortuna,via terra.  Squsi, essendo il capitano e responsabile, oltre alla preoccupazione di  doversi confrontare degnamente con  le migliori squadre di calcio del mondo , doveva pensare anche a rifornire di cibo i suoi compagni di squadra. Visto che i soldi forniti dalla federazione libica erano stati sempre scarsi, per racimolarne altri, Squsi si era inventato un espediente: vendeva all'asta, al  miglior offerente,  alcune delle maglie della nazionale libica. Con i soldi ricavati  riforniva di cibo i suoi compagni di squadra.. Purtroppo i libici non vinsero ne pareggiarono  nessuna partita, ma se ne tornarono a casa comunque soddisfatti di aver partecipato, seguendo quel famoso motto del barone Pierre de Frédy di Coubertin."   Ora però mi accorgo che Fratel Luigi Montini cerca di attirare la mia attenzione. Mi fa  intendere  che il tempo a nostra disposizione è ormai scaduto e che Fratel Arnaldo ha assolutamente bisogno di riposarsi. Avrei voglia di continuare a parlare con lui all'infinito, chissà quanti altri aneddoti ne potrebbero venire fuori.. Egoisticamente parlando, sarei rimasto ore ed ore ad ascoltare Fratel Arnaldo.  Purtroppo al momento la sua fibra non è più così forte come quella di una volta.

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Nel cortile incontro Mario Anan , che viene dalla Svizzera, Luciano Pieroni e la moglie Daniela., provenienti con il loro camper da Trieste e Mario Chiodi, cognato di uno dei nostri consiglieri, Luigi Gozzo,  che abitano a Pianezza, alla periferia di Torino.

Mario Anan Mario Chiodi
Pieroni Luciano Pieroni Daniela

Dopo un aperitivo consumato insieme presso uno dei vari signorili snack bar di Via Po, decidiamo di ritrovarci a cena al Ristorante tunisino LA CASBAH, sito un po' in periferia, in Via Ragusa,.

Biglietto ristorante LA KASBAH -  Via Ragusa 18 - 1037 Torino - tel. 011.3090032

Qui incontriamo altri tripolini: Michele Mitrione, Antonio De Cianni, Uccio D’Angelo, Antonio Baldassarre e SergioSecco invitati in precedenza da Mario Anan a partecipare a questa cena.

Venerdi  03 Aprile 2009,  ore 09:00 al ristorante LA CASBAH a Torino

Da sinistra: Domenico Ernandes, Daniela Pieroni, Luciano Pieroni, Mario Chiodi (di spalle) e Mimmo Flagiello Da sinistra : Antonio De Cianni, Antonio Baldassarre e Mario Anan
Michele Mitrione Antonio De Cianni Sergio Secco Antonio Baldassarre

Questo ristorante è  conosciuto per  le sue  specialità culinarie orientali , tra cui   il cuscus, che viene cucinato in varie versioni:  tradizionale,  reale,  vegetale, col polpo,  con la cernia . Ognuno fa la sua scelta, poi Antonio, il simpatico oste italiano di origine tunisina, suggerisce a chi ha scelto quello di carne , un vino rosso siciliano, Il Padrino, un nero d'Avola, di un gradevole rosso rubino, con un gusto ben strutturato con sentori di frutta. Per chi ha scelto il cuscus di pesce c'è  uno squisito vino bianco, anch'esso siciliano ( e che altro sennò?), il Corvo di Salaparuta. Al termine, insieme ad un tè, dolcissimo con le mandorle gustiamo una micro fetta (volutamente per non indulgere troppo con l'assorbimento di calorie) del buonissimo dolce arabo, un dessert di origine mediterranea (dico mediterranea per non scontentare nessuno)  chiamato baklawa. Rimango deluso per una sola cosa. La tanta attesa esibizione della ballerina  con danza del ventre, viene rinviata per motivi finora a me sconosciuti.

Il menu del ristorante

Danza del ventre (foto di repertorio) Il Padrino, nero d'Avola Il Corvo bianco di Salaparuta Un piatto di cucscus Il dolce arabo baklawa

Torino, sabato 04 aprile 2009 - mattino

Bellissima giornata di sole.   Esco con  Mimmo Flagiello per andare a fare colazione. Nel cortile dell'edificio  incontriamo  Mario  Anan, Luciano e Daniela Pieroni.. Nel frattempo  arriva  anche Mario Chiodi con la sua consorte Cetty Gozzo.

Cetty Gozzo in Chiodi

Chiodi Mario

Gentilmente i coniugi Chiodi ci invitano  a pranzo nella loro casa di Pianezza.  Qui troviamo Luigi Gozzo, fratello di Cetty, e sua moglie Loretta, Nini  e Giovanna Falletta  Gianni Tantillo e la moglie Dina Nahum, Pino Maisano e sua moglie Maria  (arrivati da poco col gruppo Alitalia), Vincenzo Falletta, Vanda Falletta  con il marito Francesco Chiara ed i due fratelli Claudio e Pino Dal Passo.

Servizio fotografico di Mario Chiodi - cliccate sulle foto x ingrandirle

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  Da sx : Gianni Tantillo, Mimmo Flagiello e Domenico Ernandes Da sx: Enzo Falletta, Mimmo Flagiello e Pino Dal Passo Da sx: Francesco Chiara, Dina Nahum e Maria Maisano
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  Da sx: in fondo Luigi Gozzo, Gianni Tantillo, Claudio Dal Passo e Domenico Ernandes Da sx: Pino Dal Passo e Mario Anan, Da sx: Loretta Gozzo, Luigi Gozzo, Luciano Pieroni, Mimmo Flagiello e Maria Maisano
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  Foto di gruppo n.1 Foto di gruppo n.2 Foto di gruppo n.3

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Foto di gruppo n.4

Da sx: Enzo Falletta, Mimmo Flagiello e Pino Dal Passo

Foto di gruppo n. 5

 

Loretta Gozzo Luigi Gozzo Dina Nahum in Tantillo Gianni Tantillo
Maria Maisano Pino Maisano Claudio Dal Passo Pino Dal Passo

Nel pomeriggio  con Chiodi e Pieroni torno a Villa San Giuseppe, per  giocare per un po' di tempo  a ping pong, nella sala giochi dell'Istituto. Ad avvicendarsi nel palleggio,  oltre al sottoscritto, ci sono  Luciano Pieroni, Mario Chiodi, Mario Vigneti,  Giuseppe Segalla , Gaetano Salgaro  e Luciano Michel. Altri non vengono perchè sono impegnati per motivi organizzativi oppure , chi per un motivo e chi per un altro, sono acciaccati.

Una fase del palleggio a ping pong tra Luciano Pieroni e Mario Chiodi

Mi telefona Umberto Vaccarini che mi conferma l’arrivo del gruppo  Alitalia, formato oltre che da lui anche dalla sua consorte Angela,   Silvio e Maria Villano,  Burgio Carnabucci col fratello Franco Burgio,  Floriana Zappoli, Adriana Quattrocchi, Mario Salemi  e Maria Luisa Natale Salemi , Guido Di Gloria e Giancarmine Valeri.

GRUPPO ALITALIA TRIPOLI -  2009

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  Umberto Vaccarini Angela Di Fede Vaccarini Guido Di Gloria
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  Bianca Burgio Carnabucci Franco Burgio Adriana Quattrocchi
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  Silvio Villano Maria Villano Giancarmine Valeri
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  Mario Salemi Maria Luisa Natale Salemi Floriana Zappoli

Purtroppo quest’anno non è presente Gianni De Nardo e di sua moglie Charmian, entrambi  rimasti a Firenze  per impegni di famiglia.

Charmian e Gianni De Nardo in una foto di repertorio in uno dei raduni torinesi degli anni precedenti

 

Sabato 4 Aprile - ore 20.30  Cena

Alle 20.30 finalmente l’incontro con tutti i partecipanti  alla cena ( con un menù a base di pesce) di questo raduno  nella mensa di Villa San Giuseppe.  Ospite d’onore è Fr. Arnaldo,  che siede a capotavola con accanto, alla sua sinistra, la signora Claudia Romano, consorte  dell’avvocato tripolino Romano Cordiano detto Iano. A seguire Fratel Luigi Montini, l'ingegnere Francesco Prestopino, Nanni Gritli, il nostro Presidente Giancarlo Consolandi,  il Prof. Ali S. Husnein, Giuseppe Segalla, Fratel Bruno Bordon, Fratel Piero Spagnolini tutti a sedere allo stesso tavolo. Poi sparsi quà e là. Marcello Trovato, Pasqualino Sepe, Renata Toso, Luciano Michel, Antonio Marcello con la sua  la sua consorte Maria Gabriella, Gaetano Salgaro, Giovanni Romano (sempre pronto a riprendere tutto e tutti con la sua video camera digitale) , Gigi Badalucco e sua moglie Lina, Nicola Hannis con la sorella Anna Maria e la loro amica , Fabia Ferro,  Giovanni Rizzo, Giampiero Bakovic (solo in visita di cortesia),  Michele Mitrione con la sorella Lina, Nicola Vischi con  consorte e figlia,  il gruppo Alitalia, oltre a tante altre persone a cui chiedo scusa per non essere riuscito fino  ad ora a prendere nota del loro nome.

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  Fratel Arnaldo Grassano Claudia Romano Fratel Luigi Montini Ing. Francesco Prestopino
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  Fratel Piero Spagnolini Nanni Gritli Giancarlo Consolandi Alì S. Husnein
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  Giuseppe Segalla Fratel  Bruno Bordone Felice Spagnuolo Renata Toso
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  Giancarlo Trovato Regina Trovato Marcello Trovato Luciano Michel
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  Antonio Marcello Maria Gabriella Marcello Gaetano Salgaro Giampiero Bakovic
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  Nicola Vischi Aldo Caprio Rosa Gallo Giovanni Romano
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  Gigi Badalucco Lina Badalucco Nicola Hannis Anna Maria Hannis
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  Michele Mitrione Lina Mitrione Pasqualino Sepe Giovanni Rizzo

Domenica 05 aprile  2009 - Domenica delle Palme

Verso le 10:00 con Antonio Marcello andiamo a salutare fratel Arnaldo. Antonio e Fr. Arnaldo cominciano a scambiarsi amichevolmente battute ricordando lontane reminiscenze tripoline. In particolare ricordano insieme le Olimpiadi GREST che si svolgevano al termine dell'anno scolastico,durante l'estate, nello stabilimento balneare a metà tra il la spiaggia del Lido Nuovo e quella dei Sulfurei. Queste vacanze-premio duravano una ventina di giorni circa. Il gruppo era formato da una cinquantina di ragazzi, di un'età che andava fra i dieci ed i dodici  anni.  Questi ragazzi, accompagnati dai loro genitori, si riunivano davanti al cancello di ferro colorato di verde del "Santo Cortile" della Scuola dei Fratelli Cristiani di Tripoli di Sciara Afgani - Chi non ricorda la nostra squadra La Salle ed il ritornello, che era il nostro grido di incitamento : Olio, petrolio, benzina minerale, per battere La Salle ci vuole la Nazionale ! Da lì, sotto la rigida  tutela di fratel  Arnaldo (dico rigida pensando a tutti i ceffoni che  avrà dato un tempo con quelle sue manone), di fratel Regolo e qualche volta anche del Presidente Gildo Drago partivano alla volta della Colonia Marina. Una volta riuniti ed inquadrati, questi ragazzi partivano a bordo di una vecchia corriera anteguerra, che aveva il cofano anteriore del vano motore che assomigliava ad un grosso muso d'animale ed era rivestita da  enormi cerchioni in lega. Durante il tragitto l'allegra comitiva sciorinava tutto il repertorio di canzoni che generalmente si usa cantare in queste in queste circostanze.  Ad esempio  Sul cappello /sul cappello che noi portiamo/c'è una lunga /c'è una lunga penna nera/che a noi serve/che a noi serve per bandiera/su quei monti/su quei monti a guerreggiar oilalà /Evviva evviva il reggimento/evviva evviva il coro degli alpin...oppure  Vecchio scarpone/ quanto tempo è passato /quante illusioni/ fai rivivere tu /quante canzoni /Sul tuo passo ho cantato ..o ancora Viva i Pompieri di Viggiù/ che quando passano /i cuori infiammano./Viva i pennacchi rossi e blu/Viva le pompe dei pompieri di Viggiù!...oppure.Nella vecchia fattoria ia-ia-o /Quante bestie ha zio Tobia ia-ia-o /C'è la capra-capra-ca-ca-capra /Nella vecchia fattoria ia-ia-o. /Attaccato a un carrettino ia-ia-o /C’è un quadrupede piccino ia-ia-o /L'asinel-nel-nè-nè-nel /C'è la capra-capra-ca-ca-capra /Nella vecchia fattoria ia-ia-o./Nella stalla silenziosa ia-ia-o /Dopo aver mangiato a iosa ia-ia-o /Dorme il bue-bue-bu-bu-bue /C'è un bel cane/cane/ca-ca-cane /C'è il maiale-iale-ia-ia-iale /C'è un bel gatto-gatto-ga-ga-gatto //C'è la capra-capra-ca-ca-capra /Nella vecchia fattoria ia-ia-o.
Antonio Marcello, ora sembra preso dalle convulsioni,  perchè si mette a ridere a crepapelle,  ricordando  un  vecchio ritornello che inizia così: " La macchina del capo/ ha un buco nella ruota/ e noi la ripariamo col chew gum/ la macchina del capo/ ha un buco nella ruota/ pischhhhhhhhhhh.. (sibilo di una ruota bucata!!)". Arrivati sul luogo tutti prendevano posto in una enorme baracca in legno, dove sistemavano i loro bagagli. La baracca  veniva utilizzata per dormire e per mangiare,  insomma per tutto. Le olimpiadi GREST consistevano in tanti giochi per ragazzi. Al termine della gara i vincitori venivano premiati con dei piccoli regali. Durante la mattina la maggior parte di questi giochi si svolgevano in acqua, dove si facevano gare di nuoto sulla varie distanze. Nel pomeriggio, dopo il pranzo, le olimpiadi GREST si disputavano sulla spiaggia. C'era la corsa con i sacchi, quella col cucchiaio in bocca , su cui stava in equilibrio una patata, la corsa a tre gambe, il tiro alla fune, la corsa alla bandierina, il gioco delle biglie di vetro sulla sabbia. I vincitori, divisi per età ed anche in questo caso  venivano premiati con  medaglie e regali.  La sera dopo cena, (sia il pranzo che la cena venivano preparati dal fratel Igino), prima di andare a dormire  nelle loro brande all'interno della baracca,  venivano accesi dei falò sulla spiaggia. Poi tutti a nanna, per ricominciare daccapo il giorno dopo. Antonio  ride ancora di gusto ricordando che per colazione veniva servito ai ragazzi  una miscela di latte in polvere, che sembrava gesso allungato con acqua. Fratel Arnaldo ed Antonio ricordano alcuni dei nomi dei bambini di allora: Carlo Belpassi, Roberto Marziani, i fratelli Giancarlo e Piero Caputi, Franco Toso, Omero Orsi, Cesare Giannotti, Gianni Piva, Mimmo Flagiello, Gaetano Salgaro, Nanni Guastella, i fratelli Sillano, Gianni Loffredo, Giancarlo Cibin,  Angelo Cusimano, Gianni Rizzitano, Augusto Casadio ed altri ancora. Alcuni di essi purtroppo sono già scomparsi.

Da sx: Antonio Marcello, Fratel Arnaldo e Domenico Ernandes a proposito di ... Olimpiadi CREST

Sono quasi le 11:00, alla spicciolata arrivano in macchina altri tripolini.  Roberto Longo, il nostro ex-redattore del notiziario lasalliano l'OASI, con la moglie Rosetta Martelli Longo, Alberto Paratore, Giulio Marcello con la sua macchina fotografica a tracolla, Giampiero e Livia Bakovic,  Franco Battiato, Amilcare Angelucci, Riccardo Chisari, Umberto Cordani, Giuseppe Bova in carrozzella accompagnato dai suoi figli Nino e Franco. Arrivano anche Giuseppe Guarella, Antonio Gallo, Giovanni Moro, Maria Luisa Cadori, Elena Schiavone, Stefano Fiorentino, Maria Pia Pelligra, Stefano D'Amico ed altri ancora

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  Roberto Longo, ex redattore dell'OASI Rosetta Martelli in Longo Alberto Paratore Giulio Marcello
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  Umberto Cordani Riccardo Chisari Franco Battiato Amilcare Angelucci
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  Mario Vigneti Giuseppe Bova Nino Bova Franco Bova

Domenica ore11 :00 incontro nella Sala-Cappella

Iniziano gli interventi di Giancarlo Consolandi   con  il suo discorso introduttivo. Alberto Paratore  legge il Padre Nostro in arabo. Seguel'intervento di ringraziamento di Fratel Arnaldo. Prende la parola l' Avv. Cordiano Romano, che  ha ospitato per tanti anni Fr. Arnaldo  nella sua casa a Massa.

Fratel Arnaldo mentre ringrazia

Ing. Giancarlo Consolandi

Prof. Alberto Paratore

Avv. Romano Cordiano

Poi è la volta del prof.  Ali Husnein,  parente di Fuad Cabasi, che cita due interessanti aforismi:   Chi ti insegna una lettera ti fa suo schiavo e poi Se hai un amico visitalo sovente perché le spine ed i rovi rendono impraticabile il sentiero in cui passa nessuno - Nanni Gritli parla dei viaggi che lui organizza per far visitare la Libia a tutti i tripolini.  Interviene di nuovo Giancarlo Consolandi per parlare della nuova legge sugli indennizzi ai profughi della Libia e degli eventuali  viaggi  in Libia che organizzerà Gritli. Infine lo storico Ing. Francesco Prestopino presenta la signorina Chiara Loschi, una studentessa in antropologia culturale all'Università di Torino,  che sta preparando una tesi sul rapporto tra Italia e Libia  tra il passato coloniale e gli avvenimenti recenti.

Il prof. Ali Husnein nel suo discorso mentre cita i suoi aforismi

Nanni Gritli e Giancarlo Consolandi

Chiara Loschi con lo storico Francesco Prestopino

La Santa Messa inizia alle ore 11.45 ed è officiata da Padre..............

Domenica ore 12.45  Pranzo sociale

Servizio fotografico di Giulio Marcello - cliccate sulle foto x ingrandirle

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  Da sx: Antonio Marcello, Fr. Arnaldo ed Ali Husnein Mario Chiodi con la consorte Cetty Gozzo Chiodi in sala Da sx: Ing. Francesco Prestopino, Claudia Romano e l'Avv. Cordiano Romano Fratel Arnaldo con una sua parente
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  Giancarlo Consolandi e Fr. Arnaldo Il Prof. Ali S. Husnein mentre viene premiato da Fr. Luigi Montini La Santa Messa. In primo piano in centro Giuseppe Segalla Nanni Gritli, Felice Spagnuolo e Giancarlo Consolandi confabulano prima del pranzo
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  Giancarlo Consolandi, Giuseppe Segalla ed il Prof. Ali S. Husnenin Da sx: Umberto Vaccarini, Silvio Villano, Maria Villano, Angela Di Fede Vaccarini, appoggiata alla colonna Renata Toso, Rosetta  Martelli Longo e Roberto Longo Da sx: Giuseppe Segalla, Antonio Marcello, Maria Gabriella Marcello, Regina Trovato e Giancarlo trovato Da sx: Domenico Ernandes, Sergio Secco, Antonio De Cianni, Mario Anan, Cetty Gozzo, Mario Chiodi e Daniela Pieroni
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  Da sx: Renata Toso, Gaetano Salgaro, Luciano Michel, Riccardo Chisari, Amilcare Angelucci, Trimpoli Da sx: A. Romano, Lina Badalucco, Gigi Badalucco, Giovanni Romano, Anna Maria Hannis, Fabia Ferro e Nicola Hannis Da sx: Mario Anan, Maria Gabriella Marcello, Regina Trovato e lo Chef Da sx: Maria Gabriella Marcello, Regina Trovato e Livia Bakovic
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  Luigi Gozzo, Loretta Gozzo, Pasqualino Sepe, Felice Spagnuolo e  Nanni Gritli Da sx: Santina Marangeli, Anna Maria Angelucci Lamboglia, Amilcare Angelucci, Anna bartoli Avallano e Manuela Marangeli Da sx: Stefano Fiorentino, Maria Pelligra e Franceco D'Amico Da sx: Giuseppe Guarella, Antonio Gallo, Giovanni Moro, Maria Luisa Cadori e Elena Schiavone

 

Servizio fotografico di Renata Toso - cliccate sulle foto x ingrandirle

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  Mario Anann con Giovann Rizzo ( di spalle) - Umberto Vaccarini e Mimmo Flagiello - SilvioVillano ed Umberto Vaccarini

 

Servizio fotografico di Umberto Vaccarini (gruppo Alitalia) - cliccate sulle foto x ingrandirle

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  Da sx: Regina Trovato, Maria Gabriella Marcello, Antonio Marcello e Chiara Loschi Marcello Trovato con ...... Fratel Arnaldo ed Umberto Vaccarini
 
  Da sx: Umberto Vaccarini, Silvio Villano, Maria Villano, Angela Vaccarini e Roberto Longo Da sx: Pino Maisano, Maria Maisano, Guido Di Gloria e Bianca Burgio Carnabucci Da sx . Rosetta Martello Longo, Roberto Longo, Giancarmine Valeri e .....
 
  Da sx: Adriana Quattrocchi, Maria Luisa Natale Salemi, Floriana Zappoli e Mario Salemi Da sx: Giulio Marcello, Mario Anan, Nanni Gritli  e Lina Mitrione (dentro la macchina) Da sx: in alto Umberto Vaccarini, Mario Salemi, Bianca Burgio Carnabucci, Domenico Ernandes, Adriana Quattrocchi, Silvio Villano, Maria Villano. Seduti da sx: Pino Maisano e Floriana Zappoli

 

Nel pomeriggio, dopo il pranzo,  al Bingo vince il solito Mario Anan. Il Presidente Giancarlo Consolandi augura  un nuovo appuntamento al 2010!!! Poi il raduno si scioglie e tutti, chi in treno, chi in macchina, chi in aereo,  ritornano alle loro case. Un grazie sincero a Felice Spagnuolo, organizzatore e factotum di questo raduno che, col passare degli anni,  sta avendo sempre più successo. Bravo  Felice!!

Conclusione

Milano, martedi 7 aprile

Ieri ho colto l'occasione per visitare alcuni miei parenti  che abitano a Cesano Maderno, uno dei paesi limitrofi di Milano. Ora sono seduto su questo treno  che mi porterà  Punta Ala. Prendo appunti, penso agli amici incontrati in questi giorni, penso a fratel Arnaldo, penso anche ad una persona che oggi ho voluto conoscere personalmente,  una persona che definirei un protagonista riservato della nostra associazione ex-lali di Libia. fratel Giuseppe Volpati.  Lui è il protagonista della nostra cultura per antonomasia, la persona che, silenziosamente e con discrezione, ha preso il testimone lasciatogli da fratel Amedeo e che in tutti questi anni ha curato e sta curando  l'OASI, avvalendosi dapprima  della collaborazione di Roberto Longo ed ora del tuttofare Felice Spagnuolo.   Nel settembre del 1996 ha pubblicato  un libro su fratel Amedeo, vita e scritti e pagine per ricordarlo c'è scritto accanto ad una foto sorridente di fratel Amedeo sulla copertina del libro.

Il libro dedicato a fratel Amedeo scritto e pubblicato da fratel Giuseppe Volpati nel settembre del 1996

Fratel Gip, come qualcuno lo chiama affettuosamente, ogni tanto si concede una vacanza di meditazione andando spesso in India  o nei paesi dell'America centrale, per dare aiuto ai poveri ed anche penso per trovare se stesso. Mi accompagna all'uscita dell'Istituto scolastico San Giuseppe, ove su un piano sono stato ricavate un certo numero di stanze ed utilizzate per per farne un Centro di accoglienza., situato in via G.B. de La Salle, alla periferia di Milano. che lui gestisce come factotum, nel vero senso della parola, perchè fa il centralinista, il portiere, l'amministratore ed a volte anche il cameriere.

 

CHIUNQUE ABBIA ALTRE FOTO DA POTER AGGIUNGERE  LE SPEDISCA AL SEGUENTE INDIRIZZO EMAIL :          ernandes1948@gmail.com       GRAZIE!!!!!