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Raffaele Stefanile,
mio padre |
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Raffaele Stefanile nasce a Nola (Napoli) il 6 Ottobre1918. Nell’Ottobre del 1928, la sua famiglia lascia Nola per emigrare in Libia; il nucleo era composto dai genitori Antonio e Angela con otto figli; quattro maschi: Raffaele, Saverio, Sabatino e Michele e quattro femmine: Immacolata, Maria, Anna, Elvira; altre due figlie, Adelina e Caterina, già sposate, restarono a Nola. Raffaele aveva 10 anni.
Come
prima
attività
la
famiglia
Stefanile
gestì
un’azienda
agricola
dalle
parti
di
Tagiura, nella zona chiamata “ai fondi rustici”. Proprietari dell’azienda erano il professore Testore e l’avvocato Avella. Dopo un certo periodo decisero di mettersi in proprio e di acquistare l’azienda agricola del sig. Ballatore, nella zona di Collina Verde, poco distante dalla città di Tripoli. L’azienda confinava con quella dei Frullo, dei Contarino e dei Cilea. Successivamente,
per
incomprensioni,
l’azienda
fu
venduta
e sempre
a Collina Verde, gestirono l’azienda Calabretta. Si era in piena guerra mondiale. L’azienda tra il 1943-44 fu occupata da migliaia di soldati inglesi e loro alleati (marocchini, indiani, australiani), e servì da parcheggio per centinaia e centinaia di carri armati. Finita la guerra, dopo il 1945, Raffaele, quasi trentenne, iniziò a gestire da solo un’azienda a Sciara Sidi Kalifa, periferia di Porta Benito (Bab Ben Gashir). Qui costruì una stalla dove allevava quasi un centinaio di vacche, tutte da latte.
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...Qui costruì una stalla dove allevava quasi un centinaio di vacche, tutte da latte.
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Per la gran quantità di latte prodotto, fu iscritto come socio alla “Latteria Sociale” di Tripoli.
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...Per la gran quantità di latte prodotto, fu iscritto come socio alla “Latteria Sociale” di Tripoli... |
Nel 1952 sposò Olimpia Vitaliani, una colona veneta arrivata in Libia nel novembre del 1939: la sua famiglia era insediata al Villaggio Marconi, uno dei centri rurali istituiti da Italo Balbo.
Dall’unione nacquero due figli: Antonio nel 1953 e Angela nel 1957.
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....Nel
1952
sposò
Olimpia
Vitaliani,
una
colona
veneta
arrivata
in
Libia
nel
novembre
del
1939...
In questa foto Olimpia Vitaliani, a 44
anni, indossa un vestito
tradizionale libico |
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Dall’unione con
Olimpia nacquero
due
figli:
Antonio
nel
1953
e
Angela
nel
1957. |
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Mamma
Olimpia
con Antonio
all’età
di 2
anni, a
Bab
Ben
Gashir.
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Mamma Olimpia con
in braccia Antonio e alle spalle un amico libico |
Contemporaneamente all’azienda di Sciara Sidi Kalifa, Raffaele gestiva con il fratello Sabatino un’altra azienda a Collina Verde: l’azienda Campione. Si iniziò prima con la semina delle patate, si curò la piantagione dei vigneti, degli oliveti; seguirono negli anni abbondanti raccolti. Quando negli anni “60 in Libia iniziò a scarseggiare il bestiame da macellazione, Raffaele divenne il primo importatore di bestiame da macello dalla Yugoslavia. Riforniva le macellerie di Tripoli, sia quelle italiane, che arabe, ebree o maltesi. Fu affiancato economicamente in questa grossa impresa da un suo grande amico ebreo, Giuseppe Hassan.
Era un’impresa: per ogni viaggio arrivavano dalla Jugoslavia al porto di Tripoli mercantili con
1200-1500 capi di bestiame, ognuno del peso dai sei quintali in su. Per trasportare il bestiame dal porto all’azienda Campione a Collina Verde, si formava una colonna interminabile di camion, che attraversavano
la
città
di
Tripoli (i famosi Trerò).
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...per
ogni
viaggio
arrivavano
dalla
Jugoslavia
al
porto
di
Tripoli
mercantili
con
1200-1500
capi
di
bestiame,
ognuno
del
peso
dai
sei
quintali
in
su... |
Oltre alle piantagioni di vigneti e oliveti l’azienda Campione era ricchissima anche di aranceti e limoneti; quasi ogni anno il raccolto si vendeva ai commercianti arabi ancora sulle piante, e loro si gestivano la raccolta.
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Oltre
alle
piantagioni
di
vigneti
e
oliveti
l’azienda
Campione
era
ricchissima
anche
di
aranceti
e
limoneti.... |
Quando a Collina Verde iniziarono le prime lottizzazioni, anche l’azienda Campione venne venduta dagli eredi ad un ebreo di nome Vittorio Haddad, perché anche quest’area sarebbe stata lottizzata per la costruzione di abitazioni per le famiglie arabe. A questo punto la famiglia si trasferì, sempre nella zona di Collina Verde, per gestire l’azienda di Giuseppe Hassan. Qui l’attività si concentrò principalmente
nella
coltivazione
di
verdure
e ortaggi,
in
special
modo
insalate,
finocchi
e pomodori.
Grazie
al
clima
caldo,
talvolta si riuscivano a fare due raccolti per stagione. Vorrei rammentare che tutto il lavoro agricolo veniva svolto con il solo uso delle braccia, della grande volontà e del gran sacrificio di tutti quegli italiani che ormai consideravano quella terra la loro patria, e dove, per parecchi periodi dell’anno il caldo raggiungeva anche 45° all’ombra. Pochi mesi prima della fine del 1969 la famiglia lasciò anche quest’ultima azienda per trasferirsi in un’altra confinante, di proprietà dell’allora governatore di Tripoli, Saddik Muntasser. Ma il 1° Settembre del 1969 ci fu il colpo di stato.
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... Ma
il
1°
Settembre
del
1969
ci
fu
il
colpo
di
stato... |
Da quel giorno fino all’espulsione dalla Libia, 29 Agosto 1970 (un anno dopo), i militari libici sostarono dalla mattina alla sera all’ingresso dell’azienda, impedendo qualsiasi attività agricola e commerciale. Fu un anno caratterizzato
da
grosse
difficoltà
di
qualsiasi
genere,
da
tantissime umiliazioni e da complicatissime pratiche burocratiche per riuscire ad avere i documenti per lasciare la Libia al più presto.
Alle 22:35 del 29 Agosto 1970, la motonave Campania Felix della compagnia di
navigazione Tirrenia,
carica
di
profughi
che
rientravano
in
Italia,
compresa
la
famiglia
di
Stefanile
Raffaele, si staccò dalla banchina del porto di Tripoli.
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...
Alle
22:35
del
29
Agosto
1970,
la
motonave
Campania Felix della
compagnia
di
navigazione
Tirrenia,
carica
di
profughi
che
rientravano
in
Italia,
compresa
la
famiglia
di
Stefanile
Raffaele,
si
staccò
dalla
banchina
del
porto
di
Tripoli... |
L’ultima cosa che si vide della città, mentre la nave si allontanava, fu il campanile della Cattedrale.
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Raffaele Stefanile
aveva
trascorso
in
Libia
42
anni;
è
deceduto
il
2
ottobre
2010,
all’età
di
92
anni;
la
moglie
Olimpia
lo
ha
raggiunto
dopo
cinque
giorni,
il
7
Ottobre
2010,
all’età
di
91
anni,
dopo
58
anni
di
matrimonio.
Ora
riposano
in
pace
assieme
nel
cimitero
di
Vigonovo
(VE).
CHE DIO LI ABBIA IN GLORIA! AMEN |