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Lunedì 06 Marzo 2006

Decidiamo di parcheggiare il camper nel posto precedente, vicino al centro abitato, lungo la litoranea che guarda a nord-ovest. Secondo il mio programma di viaggio oggi dovrei prendere l'aliscafo per andare alla vicina isola di Marettimo e visitare le altre due mie cugine  Maria e Franca Sardina, figlie di Concetta, sorella di mio padre. C'è un fortissimo vento di maestrale con un mare forza 7, che secondo la scala di Beaufort della forza del vento equivale ad un vento di 35 nodi (pari a circa 65 km orari) e secondo la scala Douglas equivale ad un'altezza media delle onde vicina ai nove metri.  Tutte le linee dei servizi nautici di trasporto sono al momento  interrotte. Telefono ad entrambe le mie cugine Maria e Franca Sardina  per comunicare loro  il problema. Naturalmente anche loro ne sono a conoscenza. Mi dicono che Marettimo è flagellata dalle onde. Ci salutiamo con la speranza di rivederci il giorno dopo.

FAVIGNANA : Mare in tempesta

Decido di impiegare utilmente  il mio tempo sull'isola e  approfitto della circostanza per informarmi meglio sull'albero genealogico degli Ernandes. Dapprima vado nella Chiesa principale per chiedere notizie al parroco. Mi accoglie il vice-parroco Don Carlo, il quale mi dice che purtroppo non mi può aiutare. Al momento la Chiesa è in ristrutturazione ed  i registri sono stati riposti in un luogo sicuro,  per motivi di sicurezza. Pertanto per ora i registri non possono essere consultati. Don Carlo è dispiaciuto, ma è così gentile da indicarmi di andare a visitare il Circolo Ricreativo Aegusa, dove il signor Peppe Guarrasi potrebbe aiutarmi in questa mia ricerca. Nel Circolo Ricreativo Aegusa trovo Peppe Guarrasi.

FAVIGNANA : Con Peppe Guarrasi

Gli spiego cosa cerco. Peppe Guarrasi è una persona  che trovo subito simpatica perchè aperta  e disponibile.  Mi dice che anche lui ha iniziato  da pochi mesi a fare una ricerca dell'albero genealogico della famiglia Guarrasi. Anzi, a questo proposito, mi chiede di aiutarlo ,poichè gli dico di conoscere una famiglia di nome  Guarrasi, che abitava a Tripoli, in Libia. A Peppe interessa sapere principalmente se questi Guarrasi hanno dei rapporti di parentela con la famiglia Savalli. Decido di chiarire subito la cosa, chiamando al telefono   la mia conoscente  Mariuccia Guarrasi, che attualmente abita con il marito Pippo D'Amico a Grosseto. Mariuccia è del 1920 e Pippo del 1913. Siamo stati quasi per venti anni vicini di casa, nello stesso palazzo, porta a porta, nel quartiere del Lido Vecchio a Tripoli.  Mariuccia al telefono mi risponde che la sua famiglia viene da Marsala e non da Favignana e che non sa niente dei Savalli. Con Peppe  deduciamo che probabilmente sono due linee  dei Guarrasi diverse. Ringrazio Mariuccia e riattacco.

GROSSETO: Mariuccia e Pippo D'Amico al telefono

Peppe Guarrasi intanto mi informa che i registri del Comune di Favignana iniziano dal 1820 mentre i registri della Chiesa risalgono addirittura al 1600. Andiamo insieme al Comune  e Peppe  mi presenta alla Signora Silvana Macchi, responsabile dell'ufficio anagrafe del Comune di Favignana. La Signora Macchi è una persona gentile e mi concede la possibilità di consultare i registri per la mia ricerca. Mi rendo subito conto che il compito richiede tempo e concentrazione. Pertanto mi limito a fare una ricerca sommaria. Trovo l'atto di nascita di mio padre e scopro che oltre a Giuseppe ha anche  un secondo nome, Nicolo'. Scopro che mio nonno Domenico Lorenzo non è nato a Favignana,  bensì a Trapani, nel 1868 ed è morto a Favignana l'11 Novembre 1916, quando mio padre aveva appena 7 anni. Domenico Lorenzo è figlio di Nicolo' Ernandes. Ci sono tre Nicolo' Ernandes, figli di Filippo Ernandes. Il primo Nicolo' è nato nel 1825, il secondo nel 1827 ed il terzo nel 1829.  Quest'ultimo ultimo Nicolo', quello presumo sopravvissuto,  sposa Maria Manuguerra. Da loro nasce mio nonno, Domenico Lorenzo. Per un motivo che ancora non so Domenico Lorenzo nasce a Trapani nel 1868. Domenico Lorenzo cresce e impara il mestiere del calzolaio. Per passione si diverte a suonare la tromba nella banda musicale cittadina. Crea una famiglia con una bella giovane, Francesca Arpaia, mia nonna. Mettono al mondo quattro figli, Marietta, Orsola, Concetta e Giuseppe (mio padre). Intanto  guardando questi registri noto  una cosache mi incuriosisce.  Due secoli fa  chi era incaricato di scrivere gli atti ufficiali nei  registri del Comune, che avevano pagine a righe , doveva scrivere rigorosamente in "bella calligrafia". Per scrivere l'incaricato utilizzava  una penna che era costuita da un pennino da intingere nell'inchiostro. La esse minuscola , come la scriviamo ora,  è  composta solo da un segno sopra il rigo. La esse di allora, invece,  era composta da due parti, una sopra e l'altra sotto il rigo. La parte sopra della esse  era come quella che oggi viene comunemente scritta, mentre la esse  di sotto aveva come un semicerchio aperto a sinistra, esattamente   come la zeta che oggi comunemente scriviamo. Fatta questa premessa,  ecco qual'è il fatto per me curioso. Sfogliando il vecchio registro del Comune, cominciando appunto dall'anno 1820  e andando avanti con gli anni, noto  che, forse per un'errata interpretazione dell'impiegato dell'anagrafe, alcune volte la esse finale di Ernandes  diventa zeta, e quindi Ernandez. Ne deduco che la esse, con quel ricciolo sotto il rigo, viene spesso  confusa con la zeta. Ecco perchè forse oggi esistono a Favignana oltre ai tanti Ernandes, anche alcuni Ernandez, come ad esempio l'attuale sindaco di Favignana, Gaspare Ernandez.  A questo punto non continuo più  nella mia ricerca, perchè proseguire richiede tempo e l'ufficio anagrafe deve chiudere. Mi riprometto di tornare a Favignana in un futuro immediato, concedendomi più tempo per la ricerca. Probabilmente  quando anche i registri della Chiesa saranno resi  disponibili al pubblico.

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