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Sabato 4 Marzo 2006

Verso le 10:30 del mattino con Emanuele e Isabella, Domenico e Bice andiamo con il camper ad Erice. Lungo gli stretti  tornanti che portano su, fino al centro del paese , riesco, di tanto in tanto,  a dare  un’occhiata   al paesaggio sottostante. La vista della città di Trapani e del mare è bellissima. I tornanti sono addobbati  con fiori selvatici multicolori. Ci fermiamo qualche minuto perchè  Joanne, che è un'amante di fiori, vuole scattare alcune foto.

ERICE - prime  tre foto : fiori selvatici multicolori - quarta foto : il nostro camper lungo i tornanti di Erice

Salendo più su troviamo la nebbia. Erice è avvolta da una fitta nebbia e fa anche freddo. Visitiamo  l’interno della Chiesa Madrice. E' una struttura  del milletrecento, restaurata  più volte nel corso dei secoli. Leggo nella bacheca affissa nell'interno che il suo campanile, alto 26 metri,  è distaccato perchè aveva anche la funzione di torre di avvistamento nemico.  Mi colpisce il fatto che in uno dei gradini all’esterno della Chiesa c’è inciso il cognome dell’architetto  Badalucco, che è anche il cognome di una mia amica di Tripoli, Pina Badalucco. Erice è un grazioso paese  in stile medioevale, molto pulito,  con strette vie lastricate a fasce riquadri, tra case di pietra scurite dal tempo. Avvolto dalla fitta nebbia vediamo l’ingresso dell’Edificio Maiorana, dove tuttora, sotto la direzione del Professor Zichichi,  si riuniscono e si incontrano alcuni tra i più importanti scienziati del mondo.

ERICE :  da sinistra Ingresso della Chiesa Madrice - Il campanile staccato dalla Chiesa - Una strada lastricata a fasce riquadri - L'ingresso dell'Edificio Ettore Maiorana

Ci fermiamo in una delle viuzze vicino al centro dove c'è  il ristorante di Mario Maso e leggiamo che cucinano il cuscus. Il padre Domenico è un perfetto anfitrione. Gustiamo un cuscus con pesce delizioso. Nel pomeriggio con il camper ci imbarchiamo dal molo Sanità sul traghetto “Antonello da Messina” per la traversata da Trapani a Favignana. La traversata è piacevole. Parcheggiamo il camper vicino al porto, sulla litoranea verso nord-ovest, che guarda l'isola di Levanzo. All'imbrunire visitiamo il centro di Favignana e decido di andare in Via Leonardo da Vinci 29, ex Via Paradiso, per la nostalgia che ho di rivedere la casa con le scale esterne ed il negozio di generi alimentari di mia zia Marietta, sorella di mio padre. In quella casa, quasi ogni anno, durante la mia infanzia,  trascorrevo le mie vacanze estive siciliane. Mia zia Marietta è morta da vari anni, i familiari si sono trasferiti da un'altra parte  ed ora non  c'è più un negozio di generi alimentari, ma solo delle abitazioni. Il sole è tramontato ed è quasi buio. Torniamo al camper per cenare. Ci addormentiamo guardando dalla finestra il baluginìo che emana Levanzo e lo scintillio delle luci di posizione delle navi in transito.

FAVIGNANA - Via Paradiso 29, ora Via Leonardo da Vinci - La ex casa e bottega di mia zia Marietta, la sorella maggiore di mio padre e nonna di Michele e Mariangela Ernandes

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