18 AGOSTO INIZIO 20 AGOSTO
 

Venerdi 19 agosto 2005

da  Tobermory a Canna

Ore 10:15 Partenza. Le previsioni  del meteo sono buone. Il mare è calmo. Il vento viene da Sud-Ovest, di 225 gradi,  ed ha una forza di 13 nodi. Da noi questo vento é chiamato  Libeccio , perché secondo gli antichi  proveniva dalla Libia. Dalle nostre parti  è un vento che generalmente è foriero di cattivo tempo. La nostra rotta per l’isola di Canna è di circa 345 gradi. Il  vento  ci soffia da dietro, quasi sulla nostra in poppa. Regoliamo le vele per navigare con andatura di gran lasco , cioè con il boma e la randa puntati decisamente fuori dal bordo della barca ed il fiocco molto allentato. Frank si rammarica di non avere uno  spinnaker a bordo, la leggera vela colorata che viene usata al posto del fiocco per le andature portanti, cioè  quando  il vento  soffia da dietro.

Ore 13:00 costeggiamo l’isola di Muck e l’isola di Eigg.

Ore 14:30 Ci avviciniamo all’isola di Rum ed avvistiamo il  Kinloch Castle, un castello fatto costruire nel 1897 da uno stravagante e ricco industriale dell’epoca  che pagava un extra  agli operai  che indossavano un kilt durante il  lavoro di costruzione del castello.

Isola di Rum - Kinloch Castle

Ore 15:00 Ci avviciniamo al molo dell’isola di Rum per andare a visitare il Castello. Frank chiede con la radio il permesso di attraccare la barca al molo dell’isola per poterla visitare. Il permesso è accordato. Scopriamo però che il castello chiude ai visitatori alle 14:00. Facciamo un giro esterno, attorno al castello e cerchiamo di curiosare l’interno attraverso i vetri delle finestre del piano terreno. Come ogni castello che si rispetti anche di  questo si dice  che  sia abitato da strani fantasmi. Purtroppo durante questo nostro giro siamo assaliti da un esercito di scatenati moscerini , midges in inglese. Questi midges  sembra quasi che vogliano  fare  la guardia al castello e  non ci danno tregua finche' non risaliamo in barca.

Ore 18:00 Arriviamo all’isola di Canna, il punto più nord del nostro viaggio. Qui non esiste un porto, cosi diamo fondo all’ancora in una rada abbastanza riparata dai venti. Vedo sulla costa quattro cinque case,  una chiesa cattolica ed una protestante , prati verdi , pecore e  mucche.

Isola di Canna : una chiesa, una casa e Slioch

Ore 18:30 Muriel si riappropia della cucina.. Dice che vuol preparare  un piatto tradizionale britannico, lo "Shepherd's pie" o pasticcio del pastore. E’ il pasto che i pastori usavano portarsi dietro quando stavano tutto il giorno fuori con il loro gregge. Cosi  io la osservo ed annoto  gli ingredienti che  usa : carne tritata e poi cotta , cipolla affettata sottilmente , olio , sale e pepe, piselli pre-lessati, prezzemolo,  concentrato di pomidoro ,  brodo di carne, purè di patate, burro, formaggio grattugiato. In una padella con burro od olio di oliva  fa indorare la cipolla tagliata sottile e aggiunge i piselli, il concentrato, il prezzemolo,  sale e pepe e la carne tritata cotta. Mescola bene,  quindi  versa  il brodo di carne. Dopo aver amalgamato bene  livella il composto in una pirofila imburrata e lo copre con il purè di patate.  Aggiunge sopra il purè dei pezzettini di burro e  del formaggio grattugiato. Poi  mette la pirofila nel forno preriscaldato a circa 200 gradi per circa mezzora, sino a quando il pure’ diventa dorato. Alle 19:30 il pranzo è servito.

Shepherd's pie

Ore 21:00 Frank è seduto  al tavolo del comandante assorto nei suoi calcoli  per  tracciare la rotta e l’orario di partenza per il giorno.  Noi altri , con in mano un mezzo  bicchiere di whisky  Lagavulin , il whisky preferito di Robin,  ci sediamo nel pozzetto, la zona a poppa della barca, ad osservare il cielo. Il cielo è sereno. Il sole è tramontato e comincia ad imbrunire. Cominciano ad apparite le prime stelle.  Dietro la collina, di fronte a noi,  si vede un forte chiarore e lentamente   appare la luna. E’ luna piena. Lo spettacolo è incantevole e per il riflesso della luna sul mare  sembra che di lune ce ne siano due.

L’effetto del riflesso delle due lune

In lontananza si vedono le luci delle case  e si sente appena lo scampanellio delle pecore e delle mucche  che brucano al buio  l’erba della collina.

Ore 22:30  vedo che Muriel è occupata a mettere dell’avena a bagno. In un altro recipiente mette delle prugne secche snocciolate e le copre d’acqua. Mi dice che il giorno dopo avremo una colazione a base di porridge, piatto tradizionale sia scozzese che irlandese. L’avena  resterà a mollo tutta la notte.

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