LA STANZA  di Fulvio Scaparro
  

Ugo Porcelli
   


INTERVISTA

 

Maurizio Scaparro dagli  anni  Sessanta   ha  diretto  i più  importanti teatri  stabili  in Italia  e all'estero, e poi la Biennale  di Venezia  e il teatro  d'Europa    a  Parigi.   Con lui  hanno   recitato   i migliori, da Vittorio  Gasmann  a Giorgio Albertazzi, da Valeria  Moriconi  a Pino Micol.

 

Quando ha cominciato ?

 

Ho cominciato da piccolo. La  prima    infanzia   a Tripoli con mio padre  che stava   con Balbo.  Si  salvò  per   miracolo quando  l'aereo  di Balbo fu abbattuto. Era a bordo  di un velivolo vicino. Una famiglia  vivace la mia. Mio fratello  è Fulvio Scaparro, uno dei più bravi psicologi italiani.  Siamo molto legati,  e la  sua  esperienza mi  è stata  utile.  Per fare  i registi  bisogna essere  un po' psicologi... E poi mio  fratello  mi ha  fatto amare  il teatro  fin da bambino, sia pure  indirettamente. Il suo maestro  elementare era Mario Scaccia che fu il mio primo  regista all'oratorio quando  interpretai  Gesù  Bambino. Chi l'avrebbe  detto che tanti  anni  dopo sarei  stato  io il suo  regista in Chicchignola di Petrolini?»

 

Chi  considera   i suoi  maestri  nel  mondo   teatrale?

 

«Visconti e  Strehler.   Più  il secondo  che il primo.  Visconti l'ho conosciuto nei suoi ultimi anni  e andavo  sempre  alla  festa del suo compleanno, il due novembre,  la  festa  dei  morti. Di lui  mi  piaceva   la forza,  la passione   per  il teatro   e per  il particolare.   Ma  con  Strehler mi  è  capitato   di  lavorare    al suo  fianco  come  condirettore del  Teatro   d'Europa    a  Parigi ed era  una  fonte  inesauribile di insegnamentì».

 

 

Lei ha fatto debuttare la Cardinale   a teatro ...

 

«Non era  riuscita  a convincerla neppure Visconti. Con me ha recitato  ne La Venexiana e, per come sapeva muoversi, era un vero animale  da palcoscenico. Aveva  poi questa voce roca  che ricordava  Ieanne Moreau ...»




      
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