Ercole
Baldini, un campione |
Ercole Baldini,
cronoman mondiale e campione del mondo su strada |
Biografia
Grande passista fu soprannominato "il treno di Forlì" e fu
protagonista di un triennio sensazionale (’56-’58) ha diritto ad un
posto importantissimo nella storia del ciclismo mondiale. Lasciati
gli studi all'età di 17 anni, nel
1951 si
classificò terzo al Campionato Italiano Allievi, passando dilettante
l'anno successivo. Pur non congliendo molte vittorie, si mette in
luce nei tre anni successivi, arrivando a stabilire il
record dell'ora di categoria verso la fine del
1954,
percorrendo km 44.870. Dopo aver svolto il servizio
militare nel
1955,
nel 1956
diventò campione italiano dell'inseguimento
sconfiggendo il già campione mondiale
Leandro Faggin e sfiorando di un solo decimo di secondo il
record mondiale, nonostante non avesse grande confidenza con le
discipline su
pista. Due mesi dopo si laureò addirittura campione mondiale
dell'inseguimento, sconfiggendo in
Danimarca di nuovo Faggin. Sempre in quella annata
straordinaria si preparò a battere nuovamente il record dell'ora.
Dopo essersi allenato con i record dei 10 e 20 chilometri, migliorò
la prestazione assoluta mondiale, pur essendo un dilettante,
strappandolo a
Jacques Anquetil, compiendo km 46,393. A coronamento di
quell'anno il trionfo all'Olimpiade
di Melbourne nella prova su strada, staccando tutti sulla
salitella finale, con grande sorpresa in quanto i favori del
pronostico non erano certo dalla sua parte. Addirittura non si
trovava la registrazione dell'inno
di Mameli, tanto che l'inno nazionale fu cantato dai tanti
emigranti italiani presenti in
Australia. Nel
1957
passò professionista ed oltre ad ottenere sei grosse vittorie, tra
cui il
Trofeo Baracchi in coppia con
Fausto Coppi (ultimo prestigioso successo del Campionissimo),
divenne anche campione italiano su strada. Al
Giro d'Italia vinse la gara a cronometro con una media così
elevata che una ventina di corridori (poi in parte riammessi per un
cavillo della giuria) finirono fuori tempo massimo. Nel
1958
vinse il
Giro d'Italia sbaragliando
Charly Gaul anche in salita, poi la maglia tricolore di campione
italiano su strada nonché il
Campionato del Mondo su strada a
Reims.
Al
Giro di Lombardia del
1962
stabilì il record di scalata assoluto nel durissimo
Muro di Sormano, con il tempo di 9'24". Negli anni successivi,
anche a causa di un intervento chirurgico, non riuscì a ripetere le
imprese delle stagioni precedenti, sebbene nel
1964
vinse nuovamente il Trofeo Baracchi in coppia con
Vittorio Adorni, prima di chiudere la carriera agonistica. Dopo
essere stato Direttore Sportivo, è stato scelto come Presidente
dell'Associazione Ciclisti e infine Presidente della Lega. È stato
recentemente anche collaboratore del presidente dell'Unione
Ciclistica Internazionale (UCI), Veerbruggen.
Principali Vittorie
Principali piazzamenti
Palmares
- 1954 (dilettanti)
- Record dell'ora, 44,870 km (Milano)
- 1956 (dilettanti)
- Record dell'ora, 46,393 km (Milano)
-
Olimpiadi di Melbourne, prova in linea
- Campionato del Mondo di Ciclismo su pista, inseguimento
individuale
- Campionato Nazionale Italiano di Ciclismo su pista,
inseguimento individuale
- Manx International
- Trophée Edmond Gentil
- 1957
-
Campionato italiano su strada
- Giro di Lazio
- Giro di Romagna
- Gran Premio di Lugano
- Trofeo Baracchi (Cronocoppie, con
Fausto Coppi)
- 12^ tappa al Giro d'Italia (Montecatini-Forte dei Marmi a
cronometro)
- Circuito di Brescia
- Circuito di Pescara
- 1958
-
Campionato del mondo su strada
-
Giro d'Italia:
- 2^ tappa (Varese-Comerio a cronometro)
- 8^ tappa (Viareggio-Viareggio a cronometro)
- 15^ tappa (Cesena- Verona)
- 17^ tappa (Levico Terme-Bolzano)
- 7 giorni in
Maglia rosa
-
classifica finale
- Trofeo Matteotti
- Trofeo Baracchi (Cronocoppie, con
Aldo Moser)
-
Campionato italiano su strada
- Gran Premio Industria e Commercio di Prato
- 4^ tappa Gp. Ciclomotoristico (ex Roma-Napoli-Roma, ex
XXSettembre) (Lecce-Taranto)
- 6^ tappa 1^ semitappa Gp. Ciclomotoristico
(Potenza-Castellamare)
- Coppa Collecchio (Circuito)
- Trofeo Tendicollo Universal (a cronometro)
- Gran Premio di Forlì
- Circuito di Riccione
- 1959
- Giro dell'Emilia
- 18^ tappa al Tour de France (Le Lautaret-St Vincent)
- Trofeo Baracchi (Cronocoppie, con Aldo Moser)
- Gran Premio di Forlì
- Gran Premio Faema - Chignolo Po
- Trofeo Tendicollo Universal (a cronometro)
- 1960
- Grand Prix des Nations
- 1961
- Milano-Mantova
- Trofeo Baracchi (Cronocoppie, con
Joseph Velly)
- Circuito di Ravenna
- 1962
- Gran Premio di Forli
- Ponte Piave
- 1963
- Giro della Provincia di Reggio Calabria
- Coppa Placci
- Trofeo Tendicollo Universal (a cronometro)
- Trofeo Cougnet
- Gran Premio di Forli
- Gran Premio di Meda
- Circuito di San Costenzo
- Criterium dei Campioni
Piazzamenti nei grandi giri
Tour de France
Giro d'Italia
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