La Mellaha ed i Gran Premi automobilistici

 a cura di

Domenico Ernandes

Informazioni prese da Wikipedia


Una decina di anni  dopo che la Libia era diventata una Colonia Italiana un gruppo di italiani, appassionati di automobilismo, che vivevano nel capoluogo tripolino, decisero di dar vita al "Circuito della Tripolitania". In questi primi anni la gara era ancora pioneristica, con un tracciato semi-cittadino, solo in piccola parte asfaltato, e mancante anche della titolazione nazionale. La lunghezza era di ben 71 Km ripetuti 3 volte per un totale di 213 km, allungati a 420 dopo la prima edizione. Nel 1925 il vincitore fu Renato Balestrero su OM. L'anno dopo fu primo il tunisino Eysermann su Bugatti. Negli anni successivi fu cambiato il nome in "Gran Premio di Tripoli" . La storia di questa gara può essere divisa in due periodi ben distinti: il primo, molto pionieristico dal 1925 al 1930 e il secondo, il periodo d'oro con l'abbinamento alla Lotteria, dal 1933 al 1940.

Il Gran Premio di Tripoli è stato uno dei Gran Premi degli anni '30 in cui le monoposto sfioravano i 700 cavalli e raggiungevano velocità di 320 km/h. Era considerato ancora più prestigioso di quello di Montecarlo. Oltre alla famosa Lotteria abbinata, c'erano premi enormi anche per squadre e piloti, tanto che un buon risultato a Tripoli poteva far guadagnare più soldi dell'intero resto della stagione agonistica.

Con i miliardi della Lotteria, nel 1933-34 fu approntato il circuito della Mellaha (dal nome di un lago salato nella zona), che era il più avanzato circuito dell'epoca. Venne costruita una monumentale tribuna davanti ai box coperta da 12000 spettatori, box enormi e garage spaziosissimi. C'era una torre di segnalazione altissima e cellule fotoelettriche per il cronometraggio, semaforo per il "via" (ma la bandiera veniva simbolicamente mantenuta..) e persino un sistema di luci semaforiche in prossimità delle curve più pericolose per segnalare incidenti ai concorrenti che sopraggiungevano.

In più il fascino delle palme, una pista lunga quasi 14 chilometri con curve tutte ad ampio raggio tranne una, medie da 230 Km all'ora (sui rettilinei si andava ai 300...), 40 giri per complessivi 520 km.

A questo Gran Premio parteciparono vari super-assi che si davano battaglia. Tra questi i nostri Nuvolari, Varzi (3 volte primo) e Fagioli, ed alcuni  tedeschi come Caracciola, Rosemeyer, Lang (anch'egli 3 vittorie).

 

Bibliografia

 

Alberto Redaelli, "Gran Premio di Tripoli", autore , Editore Reverdito 1989.

 

Valerio Moretti , "Grand Prix Tripoli 1925-1940"