LA SCOMPARSA DI
UN VALENTE EXLALI
di Ali Husnein
Dopo una vita straordinariamente operosa, il
14Maggio 2011 l’Exlali Fuad Kabazi rese l’anima a Dio.
Nativo del quartiere di Kuscet As Saffar nel centro storico
di Tarabuls, vi trascorse la sua infanzia ed una buona parte
della sua giovinezza.
Nella Scuola dei Fratelli Cristiani di Sciara Espaniol
studiò e conseguì, con pieni voti, la licenza elementare. Si
iscrisse poi all’Istituto Tecnico G. Marconi, dove! proseguì
con profitto gli studi fino al mese di Aprile 1941, data di
chiusura definitiva di tutte le scuole della Libia a causa
degli eventi della Seconda Guerra Mondiale.
Le susseguenti incursioni della Royal Air Force costrinsero
la famiglia Kabazi, al pari di tante altre fa- miglie
tripoline, a sfollare ad Arada in quel di Suk El Giuma, dove
nel 1943 morì la madre di Fuad, lasciando, tra l’altro, un
figlio e due figlie tutti ancora adolescenti. Tale tragica
situazione gli impose di sposarsi nell’anno successivo.
Purtroppo tre anni dopo decedeva anche il padre, e le
responsabilità di Fuad diventarono sempre più gravi anche
per la crescita della propria famigliola. Intanto il
radicale cambiamento della struttura politica della Libia,
gli offriva la possibilità di servire la Patria, da semplice
insegnante a Ministro degli Affari del Petrolio.
Ma la buon’anima di Fuad si rivelò soprattutto un uomo
dotato di vari talenti nel campo della cultura in senso lato.
Difatti si distinse come letterato, poeta, artista, regista,
caricaturista, studioso del patrimonio folcloristico
tripolino, ecc.
Fu membro dell’Accademia di Lingua Araba nazionale e di
quella italo-libica di Roma, nonché di altre associazioni
locali ed estere.
A Fuad va ascritto il merito di avere contribuito!alla
fondazione del Circolo Sportivo e Culturale dei Lavoratori,
nonché della Compagnia Teatrale Araba. Egli si distinse
anche come giornalista, articolista, saggista e critico
letterario.
Nel 1944 partecipò alla fondazione della rivista “Al Mir-t”
del Dott. Mustafa Ageli e ne divenne redattore-capo e
l’arricchì con molte sim- patiche caricature di eminenti
tripolini. Onde si può considerare, se non il primo, uno dei
primi caricaturisti libici.
Con maestria disegnò dei bei francobolli commemorativi per
la Direzione Generale delle Poste.
Due volte assunse la carica di Ministro del Petrolio ed
altrettante volte fu nominato Ambasciatore, nella seconda
delle quali veniva accreditato presso la Santa Sede.
Membro dell’Accademia del Mediterraneo sin dal1953, ne fu il
più anziano aderente arabo.
Nel 1957 ebbe l’incarico di sovraintendere alla fon- dazione
della prima stazione radiofonica nazionale, e ne divenne
Presidente del Consiglio di Amministrazione.
Al Centro Italano di Cultura locale soleva dare con- ferenze
di vario genere. Egli svolse la sua attività culturale anche
in Italia e nel Libano.
Una parte della sua eccellente produzione letteraria in
Lingua Italiana venne pubblicata nei seguenti volumetti:
- Calchi di Poesia Araba Contemporanea
A. Mondadori Editore, 1962.
- Omar Ibn Abirabìa, Precursore arabo di G. D’Annunzio
Centro culturale ‘Al Farabi’, Palermo,1988.
- Luci, Colori, Immagini -
A cura di A. Paratore
Ass. Exallievi Lasalliani di Libia, Vercelli, 1985.
- Cose Così ... Rime e prose exlaliane.
Ed. Torino - Padova - Vercelli, 1989.
- Libeccio
“Premio Città di Reggio Calabria 1981”
Edizioni L’Oasi, 1981.
Il maggior merito a lui ascritto fu quello di avere cu- rato
la traduzione italiana del Sacro Corano, di cui si pubblicò
soltanto la seconda parte.
Tale fu, molto sinteticamente, il profilo
dell’indimenticabile!Fuad, Amico, parente e collega.
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