LA STANZA  di  GRAZIA PAOLINO GEIGER
  


Grazia Paolino Geiger
   
IO SONO NATA A TRIPOLI



CONCLUSIONI


Gli appunti finiscono qua. Rileggo e resto a pensare. Non ricordo nulla di quello che ho scritto. E potrei rimane così, fermare il tempo, gustarmi il ritmo delle cose che invento man mano.

Mi alzo, sono stata ore e ore seduta, anni veramente, a scrivere, ricordare, a riordinare e correggere.

Metto un punto finale altrimenti andrei avanti chissà quanto ancora: è un diario, un libro, un film. Non so, è quello che vorrà essere, un ricordo intenso della mia vita riferito all’esperienza di sradicamento e adattamento ad una nuova realtà.

È la mia storia, una parte, quella di altri anche, di alcuni che solo ho appena sfiorato, altri che mi hanno conosciuto, anche amato spero.

Io di sicuro. È emozione pura che la penna ha voluto, anzi chiesto di fermare, che il cuore gli ha permesso di ricordare.

Molte cose non le ho scritte, non potrò. Tanti, come segreti, rimarranno

tali.

One more kiss, dear”

La musica e la nostalgia mi assale, mentre mi ricordo di un mio compleanno

festeggiato a New York in un tipico ristorante, noi, Arminio e i ragazzi.

Lo stereo va da solo. Ho tra le mani quel fazzoletto di seta, trovato accanto al tavolo dopo la cena.

I miei figli, piccoli, mio marito, mamma, babbo, fratellini anche Massimo, dalle vecchie foto, sorridono felici e ignari, in fila e in ordine sul mobile antico. Farò leggere la storia anche ad Andrea, a chi vorrà, agli amici.

Dirò di più, che la nostalgia ti coccola, che aiuta a mantenere vivi i ricordi che hanno dato senso alla mia esistenza fino a ora.

È il piacere di guardarsi indietro per studiare meglio il copione di oggi e

dunque anche di domani. Che bisogna guardare avanti, e sempre lassù,
in
alto. Apro la finestra mentre Gigi... mi segue e annusa l’aria più fredda

della sera.

- Che c’è? - chiedo mentre guarda sospettoso in giro e segue i suoi

fantasmi.

Osservo la notte stellata e mi stiracchio, e il cielo copre e protegge ancora il mistero della vita. Ringrazio anche per tanta esperienza.

Mentre la musica mi avvolge, accompagna i pensieri che si fanno strada, si liberano e si confondono numerosi, tra spartiti, fogli, appunti, ricordi, sogni promesse e note celebri:

One more kiss, dear

One more sigh Only this, dear

Its goodbye

For our love is such pain

And such pleasure

And I’ll treasure till I die So for now, dear Aurevoir, madame…

Until tomorrow goodbye…



Vedi youtube

https://www.youtube.com/watch?v=q4xDVQNHRsE



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