Le poesie di Domenico Ferrante

Domenico Ferrante

Spaventapasseri

Lo spaventapasseri

Il pudore della notte nascose la luna

e più non ridacchiò la civetta nei reami delle tenebre,

nè fischiò il pipistrello negli antri del silenzio.

 

Nell’orrore chiuso della mia veglia,

da una croce di vetro della rozza stanza,

penetrai nella notte e nei pensieri

i miei occhi accesi di pietà:

 

ma più non c’era o liberazione!

Non c’era lo spaventapasseri a guardarmi

con crudele fissità :

 

ma c’era lontano un pagliaccio fasullo,

un pipiare d’uccelli che ad esso d’intorno

facevan trastullo.

 

Giocò nella stanza un fascio di luce

e rinacqui alla speranza.