LA STANZA di Francesco Caronia
  


Francesco Caronia
   

RACCONTI


Da Palazzo Dal Pozzo della Cisterna

alla Strada Maestra di Salemi



Torino è dal 1° gennaio 2015, a seguito dell’abolizione delle province, sede della Città Metropolitana di Torino. Il palazzo è ubicato nella centralissima via Maria Vittoria, angolo via Carlo Alberto e, prima che fosse acquistato dalla Provincia di Torino, era di proprietà dell’illustre  famiglia Dal Pozzo della Cisterna che ne aveva iniziato la costruzione verso la fine del 1600.

                Palazzo Cisterna  (clicca sulla foto per ingrandirla)  

Uno dei personaggi più importanti di questa famiglia fu il principe Carlo Emanuele della Cisterna, il quale, nel 1841 sposò a Parigi la contessa belga Carolina Luisa De Merode, dalla quale ebbe due figlie: Beatrice, morta bambina e Maria Vittoria. In Piemonte in quegli anni, dopo la morte di re Carlo Felice (1831), era salito al trono sabaudo re Carlo Alberto e proprio questo re, nel 1848, propose la nomina a senatore del principe Carlo Emanuele della Cisterna.

Dopo la sconfitta nella prima guerra d’indipendenza contro gli austriaci, Carlo Alberto si ritirò in esilio ad Oporto e nel 1849 salì al trono il re Vittorio Emanuele II che, come sappiamo, con Cavour fu l’artefice dell’unità d’Italia.

            Maria Vittoria, intanto, si distingueva per le sue doti di bontà e saggezza,  comuni nella sua famiglia e dopo la morte del padre (1864), essendosi conquistata le simpatie di casa reale, andò in sposa  (1867) al principe Amedeo Ferdinando Maria, secondogenito del re Vittorio Emanuele II.

            Nacquero i figli Emanuele Filiberto (1869), duca delle Puglie prima e d’Aosta dopo e Vittorio Emanuele (1870), conte di Torino. Nello stesso anno 1870, il principe Amedeo viene nominato re di Spagna e conseguentemente Maria Vittoria diventa regina di Spagna. All’inizio del 1873 nasce il terzogenito Luigi Amedeo, duca degli Abruzzi.

            Sempre nel 1873, a seguito di disordini scoppiati a Madrid e dopo un attentato messo in atto dagli stessi rivoltosi, Amedeo fu costretto ad abdicare e, prima di rientrare in Italia,  si recò in Portogallo, fece una sosta a Lisbona dove fu ricevuto dal re Luigi I e dalla regina Maria Pia di Savoia, che era  sua sorella. Rientrarono quindi a Torino e si stabilirono a Palazzo Cisterna, ricevendo una calorosa accoglienza dalla popolazione, consapevole dell’esperienza drammatica vissuta dalla giovane coppia.


             Palazzo Cisterna - Stanza delle arti  (clicca sulla foto per ingrandirla)  

            Amedeo ricoprì numerosi incarichi ufficiali e nel 1876 rimase vedovo, con i tre figli piccoli avuti da Maria Vittoria, marchesa di Voghera, principessa della Cisterna, duchessa D’Aosta e regina di Spagna. Dopo dodici anni, Amedeo sposò sua nipote, Letizia Bonaparte, figlia di sua sorella Maria Clotilde di Savoia. Ebbero un figlio (1889), Umberto Maria Vittorio Amedeo Giuseppe, che è il personaggio principale di questa ricerca. Re Umberto I, in segno di affetto e di stima per il fratello Amedeo duca D’Aosta, aveva deciso di conferire al nipote Umberto Maria Vittorio il titolo nobiliare di Conte di Salemi.

            Lo stesso Umberto I disponeva che il Presidente del Consiglio dei Ministri, Francesco Crispi, desse esecuzione alle sue reali disposizioni. La risposta di Crispi non si fece attendere, anche perché da parecchio tempo aveva tentato di concedere un concreto riconoscimento alla città di Salemi, per il notevole contributo dato a Giuseppe Garibaldi e ai suoi Mille nella lotta per l’Unità d’Italia. In data 15 dicembre 1889, il Consiglio dei Ministri diede esecuzione alle decisioni del Re di conferire al proprio nipote Umberto il titolo di Conte di Salemi.

            Il conte Umberto ha compiuto gli studi presso il collegio dei Barnabiti di Moncalieri e poi, raggiunta la maggiore età, è stato nominato senatore del regno, come tutti i principi reali. Successivamente, all’inizio della prima guerra mondiale,  si arruolò volontario nell’esercito e morì di malattia nel 1918.

            La città di Salemi apprese con grande soddisfazione la notizia che al principe Umberto era stato concesso, dal re d’Italia Umberto I, il  titolo di  “Conte di Salemi” perché ricordava l’impresa dei Mille, con la quale ebbe inizio il processo di unificazione dell’Italia. In questo processo, la città di Salemi aveva recitato un ruolo importante, per il supporto logistico e la partecipazione popolare all’impresa, al punto da essere proclamata, come ebbe a pronunciare lo stesso Garibaldi, prima Capitale d’Italia.

            Per commemorare l’evento, l’Amministrazione Comunale di Salemi decise di intitolare al conte Umberto la via principale della città, la Strada Maestra,  che prese così il nome di via Conte Umberto e tale rimase sino alla fine della seconda guerra mondiale.

Veduta panoramica di Salemi   (clicca sulla foto per ingrandirla)  

Festeggiamenti in Municipio

            Riportare alla memoria una pagina di storia del passato, da molto tempo caduta nel dimenticatoio,  torna utile soprattutto ai giovani, ma anche agli anziani che hanno forse dimenticato chi fosse questo giovane Conte Umberto di casa Savoia, il re Umberto I e il Presidente del Consiglio di allora, il siciliano Francesco Crispi, ai quali va il merito di aver ricordato agli Italiani il ruolo avuto dalla città di Salemi nel processo di unificazione dell’Italia.

            Questa è la vicenda che unisce con un filo sottile la città di Torino e la famiglia Dal Pozzo della Cisterna alla città siciliana di Salemi che, con lo sbarco di Garibaldi a Marsala, l’ 11 maggio 1860, diede il proprio fattivo contributo alla lotta per realizzare un’Italia Unita.

Torino, 27 settembre 2015

Umberto Maria Vittorio di Savoia-Aosta, Conte di Salemi.

Il suo albero genealogico(clicca sui nomi in blu per conoscere la loro storia)  

Umberto di Savoia-Aosta Padre:
Amedeo I di Spagna
Nonno paterno:
Vittorio Emanuele II d'Italia
Bisnonno paterno:
Carlo Alberto di Savoia
Trisnonno paterno:
Carlo Emanuele di Savoia-Carignano
Trisnonna paterna:
Maria Cristina di Sassonia
Bisnonna paterna:
Maria Teresa d'Asburgo-Toscana
Trisnonno paterno:
Ferdinando III di Toscana
Trisnonna paterna:
Luisa Maria Amalia di Borbone-Napoli
Nonna paterna:
Maria Adelaide d'Asburgo-Lorena
Bisnonno paterno:
Ranieri Giuseppe d'Asburgo-Lorena
Trisnonno paterno:
Leopoldo II d'Asburgo-Lorena
Trisnonna paterna:
Maria Ludovica di Borbone-Spagna
Bisnonna paterna:
Maria Elisabetta di Savoia-Carignano
Trisnonno paterno:
Carlo Emanuele di Savoia-Carignano
Trisnonna paterna:
Maria Cristina di Sassonia
Madre:
Maria Letizia Bonaparte
Nonno materno:
Napoleone Giuseppe Carlo Paolo Bonaparte
Bisnonno materno:
Girolamo Bonaparte, Re di Vestfalia
Trisnonno materno:
Carlo Maria Buonaparte
Trisnonna materna:
Maria Letizia Ramolino
Bisnonna materna:
Caterina di Württemberg
Trisnonno materno:
Federico I del Württemberg
Trisnonna materna:
Augusta di Brunswick-Wolfenbüttel
Nonna materna:
Maria Clotilde di Savoia
Bisnonno materno:
Vittorio Emanuele II d'Italia
Trisnonno materno:
Carlo Alberto di Savoia
Trisnonna materna:
Maria Teresa d'Asburgo-Toscana
Bisnonna materna:
Maria Adelaide d'Asburgo-Lorena
Trisnonno materno:
Ranieri Giuseppe d'Asburgo-Lorena
Trisnonna materna:
Maria Elisabetta di Savoia-Carignano

Francesco Caronia

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