Diario di un telefono:

i miei ultimi quaranta anni

di

Raffaele Brignone

Caro diario, ti ricordi, quando il mio padrone in nome dell’austerity mi collegò ad un fratellastro di nome duplex? Erano situazioni difficili, gli stipendi molto bassi, ” non si arrivava alla fine del mese”.Occorreva risparmiare su tutto, ed io ero una spesa da tenere sotto controllo, grazie al mio fratellastro duplex questo era possibile. L’unico inconveniente era che se lui parlava io ero escluso da qualsiasi conversazione ed ascolto.  L’importante era però risparmiare sul canone.

Al tempo del mio fratellastro duplex, mi avevano dotato di un marchingegno che bloccava il mio disco per comporre i numeri, allora non avevo ancora il nuovo vestito con la tastiera a pulsanti. La chiave di questo marchingegno era in possesso del padrone di casa e solo lui aveva il potere insindacabile di decidere se e a chi telefonare.  

“Non si arrivava a fine di mese”.  Era necessario agire con oculatezza, e risparmiare; io ero una spesa da tenere sotto controllo.  

Fortunatamente questa situazione cambiò con il tempo, e l’avvento del boom economico. In quel periodo ricevetti anche un regalo, mi fu dato un aiuto, una segretaria, chiamata segreteria. Durante l’assenza dei miei padroni, rispondeva lei alle telefonate.

Registrava la conversazione ed i messaggi, a me non rimaneva che ascoltare e riposarmi.

Il disco per comporre il numero dell’abbonato, fu sostituito da una tastiera a pulsanti, cambiai vestito e molte altre cose cambiarono.

Sempre più spesso fui messo in disparte, usato con minor frequenza ma questa volta non per colpa dell’austerità, bensì, perché furono creati i miei cugini “ telefonini” a loro non servivano fili, collegamenti, si potevano portare con se, nel taschino della giacca, nelle borsette delle signore, nelle tasche dei jeans.  

I cugini “telefonini”

Il mio padrone ne possiede due, uno per le chiamate di lavoro, uno per uso privato. La mia padrona ne possiede un altro, tanto piccolo che spesso non riesce, a trovarlo nella borsetta.

I tre figli ne hanno uno dimenticato nel cassetto in quanto “antico”, non scatta fotografie, non fa filmini, è un pezzo da museo. Ne hanno un altro ultimo ritrovato della scienza tecnologica, con cui possono anche girare film e fotografare.

Il mio padrone continua a lamentarsi:–non si arriva più alla fine del mese -colpa del governo, colpa della politica, dell’euro, dei sindacati –

E, se si tornasse al vecchio telefono lasciato nel dimenticatoio? Magari con il fratellastro duplex o con un congegno per limitarne le telefonate, forse, non si arriverà in ogni caso a fine di mese, ma sicuramente con una limitazione agli sprechi.

 Pagina di diario dal vostro caro e vecchio telefono.