....ti osservo
dopo tanti anni,
come in una foto
sbiadita,
quasi non ti
riconosco,
non ti avevo mai
spiata cosi' a
fondo,
non ti avevo mai
visto cosi'
bella.
Dopo avermi
partorito,
dopo avermi
cresciuto,
non mi riconosci
piu',
o forse solo
oggi ti vergogni
di farlo
ma non ti porto
rancore
anzi ti amo di
piu'.
Dal ponte di
questa nave,
ti guardo
schiava felice
di un afa amica
e complice.
Pronto per
questo viaggio,
forse senza un
ritorno,
ripasso il mio
giovane passato
ricordando
le mie avventure
tra le vie dei
suk arabi,
le sputazzate
con gli arabetti
compagni di
giochi,
il te alla menta
con le
noccioline dei
vicini di casa,
il cous-cous e
la mirinda,
i panini al
tonno e harissa,
i viaggi con mio
padre nel
deserto
libico...
Ci muoviamo,
sento il rumore
dei mercati
affievolirsi,
il vociare
piacevole degli
arabi,
ieri fratelli
oggi
estranei,scemare,
gli odori
svanire,
i colori
sbiadirsi....
Ora c'e' solo il
blu' di questo
mare attorno a
me,
arricchito dalle
lacrime di tanti
altri
che come me,
non
dimenticheranno
mai
la loro terra
madre.
Arrivederci mia
bella
Tripoli....
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