Le poesie di Lino Boccia

Lino Boccia

Donna

 

La donna d’oggi

parrebbe quella di ieri …

ma quale differenza!

Quando ero giovane

sentire che,

quella signora,

era una dottoressa

o un avvocato

era come scoprire

un ago nel pagliaio.

Farsi curare da …

una dottoressa,

ma non scherziamo,

farsi difendere

da una avvocatessa …

ma per l’amor del cielo!

La donna doveva

curare i propri figli,

far da mangiare

e rassettare il focolare,

insomma,

essere l’angelo della casa …

e niente più.

Poi,

dopo la guerra,

una corsa a perdifiato

ed ecco dieci, cento avvocatesse

e cento dottoresse,

donne pilota,

dirigenti d’azienda,

presidenti d’industria,

scienziate,

senatrici e deputate

e, alcune, perché no,

capo di stato.

L’uomo si è un po’

adagiato,

forse, ancor di più

si è rassegnato

e teme,

questa è la gran paura,

d’essere scavalcato.

Io sono vecchio

e non vedrò … il salto,

ma questo ci sarà,

forse presto, molto presto.

Prego però il Signore

che uomo e donna

ricordino che, da sempre,

formano una coppia,

la sola “vera coppia”

che,

da Adamo ed Eva

ad oggi, ha,

può, sa, e deve procreare.

I figli sono solo

di un uomo

e di una donna,

non esistono figli manufatti,

artefatti o inventati.

Tutti si possono voler bene,

ma, non tocchiamo i figli.

Tu donna che l’uomo hai

quasi scavalcato

non dimenticare mai,

che oltre ad essere

capo di stato

o gran scienziata,

SEI MAMMA, MAMMA DEL CREATO.